Callum Ilott dovrebbe presenziare anche a Indianapolis, nei test collettivi, visto che il recupero di David Maluks e il conseguente ritorno in IndyCar, non sembrano così vicini
Per gli ormai prossimi Indianapolis Open Test, Callum Ilott dovrebbe essere nuovamente in pista, aiutando così l’Arrow McLaren nell’avvicicinamento alla Indy 500, classicissima IndyCar del prossimo Maggio.
Mentre prosegue il recupero di David Malukas – sulle quali tempistiche si staglia più di un’incertezza – il britannico presenzierà sul celebre ovale dell’Indiana. Nella due giorni (10 e 11 Aprile), insieme a lui – oltre a Pato O’Ward e Alexander Rossi – ci sarà anche Kyle Larson.
L’unico problema, a questo punto, potrebbe essere la pioggia. Il brutto tempo, previsto per entrambe le giornate di prove, causerebbe un intralcio molto serio a tutte le scuderie. Non è stato ancora comunicato se, in caso di rovesci, ci sia l’eventualità di una sessione extra, il venerdì.
I piani dell’Arrow McLaren
Archiviata l’evento dell’Indianapolis Motor Speedway, l’IndyCar si proietterà nuovamente sul Campionato. Contestualmente, Gavin Ward e la dirigenza dell’Arrow McLaren continueranno a monitorare Malukas.
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Ilott, infatti, a Long Beach non potrà esserci in ogni caso, vista la concomitanza del WEC. Come per altro ha scritto Marshall Pruett su RACER, al momento, per la compagine con base ad Indianapolis, l’opzione principale resta quella di riavere il classe 2001 in macchina, già in California. Del resto, subito dopo Long Beach – a distanza di una settimana – ci sarà Birmingham.
Dunque, è verosimile che qualora Malukas non dovesse recuperare entro la seconda metà di Aprile, gli scenari aperti sarebbero plurimi. E’ circolato, a tal proposito, il nome di Théo Pourchaire. Il giovane transalpino ha già provato il simulatore della Chevrolet a Charlotte, nel North Carolina, ma la sua candidatura resta un’eventualità. Non rimane che aspettare, allora, in attesa che la vicenda offra ulteriori sviluppi.
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Copertina: RACER/Michael L. Levitt/Motorsport Images Credits