L’Iowa Speedway è stato il teatro perfetto del capolavoro di Josef Newgarden, vincitore sia in Gara 1 che in Gara 2 e sempre più in rampa di lancio per tentare l’impresa nel finale di stagione IndyCar
Josef Newgarden ha completato una tre giorni quasi perfetta, conquistando, dopo Gara 1, anche Gara 2 dell’Iowa 250 Race Weekend, la dodicesima stagionale dell’IndyCar. Sull’ovale di Newton, il portacolori del Team Penske ha dato un saggio delle sue qualità. Vincitore al sabato, il nativo di Nashville si è confermato appunto anche la domenica, rimontando dalla settima posizione di partenza.
Senza dubbio, il momento più spettacolare della giornata Newgarden l’ha regalato al giro 31, quando con un doppio sorpasso ai danni dei compagni Will Power e Scott McLaughlin, ha conquistato il comando, approfittando delle loro schermaglie per il vertice.
Un successo mai scontato
Rispetto al sabato, la seconda gara è stata meno lineare, più ‘nervosa’ e caratterizzata da tre neutralizzazioni, ciascuna delle quali ha azzerato i vantaggi costruiti.
C’erano poi i doppiati da sorpassare, spesso in lotta tra di loro, sempre con l’incognita di prendere ‘aria sporca’ o di finire sui marbles, col rischio di perdere la vettura e finire a muro.
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Eppure, nonostante tutto, il classe 1990 ha trascorso in prima posizione ben 212 tornate, sulle 250 totali.
Una questione di numeri
Approfittando ancora delle statistiche – prendendo come base l’insieme dei 500 giri, tra Gara 1 e Gara 2 – si noterà come il numero 2 ne abbia condotti in testa 341. A questi, poi, si devono aggiungere i 149 di Power (119 in Gara 1, 30 domenica) e le due tornate di McLaughlin in Gara 2.
Il risultato è che su quelle 500 tornate complessive, per 492 di queste al comando c’è stata una Dallara motorizzata Ilmor-Chevrolet del Team Penske. Insomma, un vero e proprio dominio di squadra. La compagine con base a Mooresville, nell’evento dell’Iowa Speedway, ha conquistato due pole position – entrambe con Will Power – e due doppiette.
In Gara 2, pur rallentato nelle fasi iniziali da problemi di bilanciamento, l’australiano ha riscattato parzialmente il calo della giornata precedente, arrivando secondo sotto la bandiera a scacchi. Quinto, invece, McLaughlin (secondo in Gara 1) che ha pagato la ripartenza finale.
La grande soddisfazione di Newgarden
Forte di due successi di tale portata, il portacolori Penske non ha potuto esimersi dall’utilizzo di parole di grande gioia. Subito dopo la fine della gara domenicale, secondo quanto riportato da Paddock Eye, Newgarden ha dichiarato: “Sapevamo di avere un’ottima macchina. La pressione era tanta, perché volevamo ottimizzare il grande lavoro nell’arco dell’intero fine settimana. Ora sono felice“.
Il pilota di Nashville ha poi aggiunto: “Il bello di avere due gare è che terminata la prima, poi si corre ancora, subito. Al contempo, però, ci si sente incompleti finché non si arriva alla nuova giornata di competizione. Sono orgoglioso della squadra per essere riuscito a ripetermi”.
Per concludere, il fresco vincitore ha ribadito: “E’ stato un fine settimana molto gratificante. Quando ti presenti con un’auto come questa, hai la pressione di dover finalizzare il tuo lavoro. Quando non ci riesci, ti senti come se avessi commesso qualcosa di sbagliato. L’unico peccato è stato non aver piazzato tutte le nostre vetture nelle prime tre posizioni“.
L’IndyCar tornerà in pista tra due domeniche, proprio a Nashville. In Tennessee, Newgarden si presenterà da secondo della generale, distanziato di ottanta lunghezze da Alex Palou, ottavo e terzo in Iowa. La sfida si preannuncia più che mai incerta.
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Copertina: Chris Jones/NTT IndyCar Series Credits