Pilota e manager dell’omonima scuderia IndyCar, Ed Carpenter ha ristrutturato la ‘sua’ squadra e guarda deciso alla prossima Indianapolis 500
C’è aria di sfide future in IndyCar per Ed Carpenter, sia in qualità di pilota, che d’imprenditore. Il pilota di Paris (Illinois) ha ristrutturato l’Ed Carpenter Racing e mira decisamente ad una stagione di alto profilo.
La compagine con base a Indianapolis ha esordito nel 2012, ottenendo fin qui sei vittorie. Nel contempo, come ormai consuetudine affermata, Carpenter ha limitato il suo impegno alle corse su ovali. Al centro del suo programma, chiaramente, la Indianapolis 500.
Tuttavia, a differenza delle ultime stagioni, nel 2024 non ci sarà una vettura in più, singola, sugli ovali. In effetti, a fianco del pilota ‘a tempo pieno’ Rinus VeeKay (sulla Dallara Ilmor-Chevrolet numero 21), si è scelto di mantenere soltanto la vettura numero 20 e di condividerla, tra lo stesso Carpenter e Christian Rasmussen. Una terza monoposto ci sarà soltanto alla 500 Miglia di Indianapolis, destinata all’esordiente danese. Per l’occasione, infatti, la #20 sarà affidata al proprietario.
Si punta a migliorare il lavoro e la gestione in pista
Su questo cambiamento – e sulle conseguenze – Ed Carpenter ha parlato con RACER. Pur avendo all’attivo tre vittorie in IndyCar, il classe 1981 è reduce da diverse gare non troppo soddisfacenti. La mancanza di prestazioni è stata una delle cause rispetto alla rimodulazione degli impegni in pista.
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“Non continuerei a gareggiare se non mi sentissi in grado“, ha rimarcato l’atleta dell’Illinois. “Le più recenti sono state due stagioni strane, per come sono andate le cose. Penso che a volte sembri molto peggio di quello che si prova. Tuttavia, mi diverto moltissimo a competere. Mi diverto maggiormente quando alziamo il livello della prestazione. Sono però davvero contento della situazione in cui si trova la squadra in questo momento“.
L’Ed Carpenter Racing ha cominciato il 2024 con il decimo posto di VeeKay a Saint Petersburg. Un buon risultato. Certamente, ne avrà giovato il morale. Anche su questo passo in avanti, almeno iniziale, Carpenter ha fornito la sua versione, ribadendo l’importanza di un lavoro strutturale. Questa la sua riflessione: “Il merito è dei piloti e del gruppo di persone che ha lavorato duramente per assicurarsi di essere in una posizione migliore“.
L’ex alfiere del Vision Racing ha poi aggiunto: “Stiamo lavorando molto sul serio, in ogni comparto. Non c’è un’area rispetto alla quale non si sia elaborato un buon piano di preparazione, nell’ottica di cominciare l’anno. Tornare in pista sarà emozionante“.
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Copertina: Chris Jones/Motorsport.com Credits