L’esordio di Logan Sargeant al volante di una monoposto dell’IndyCar, nel corso dei test del Thermal Club, ha lasciato al pilota statunitense tante senzazioni positive
Nei test del Thermal Club, Logan Sargeant ha guidato per la prima volta una Dallara IndyCar (motorizzata Honda). L’occasione è arrivata grazie al Meyer Shank Racing che – pur avendo annunciato da tempo i suoi piloti – ha approfittato dell’esperienza del classe 2000 per raccogliere dati e informazioni.
Dei sei presenti, il nativo di Fort Lauderdale è stato quello che ha girato di più. L’atleta della Florida ha completato 84 tornate. Un risultato di per sé gratificante e di alto livello, visto quanto l’autodromo californiano sia probante e complicato da intepretare. La migliore prestazione personale, in 1’41″139, gli è valso il terzo posto, a 192 millesimi dal capofila Felipe Nasr.
L’analisi di Logan Sargeant
Al termine della sessione, Sargeant si è soffermato sugli aspetti del test di maggiore rilevanza dal suo punto di vista.
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A RACER, il classe 2000 ha dichiarato: “È stato bello. Chiaramente è un’auto unica da guidare, molto diversa dalla maggior parte da quelle del mio passato. Devi agire per capire cosa di cosa la macchina necessiti per lavorare al meglio con te. Tuttavia, abbiamo affrontato molti aspetti positivi per la squadra in vista del prossimo anno. Nel complesso, è stata una giornata abbastanza pulita e solida, ma c’è ancora molto da fare”.
A proposito delle gomme – e del loro degrado – il pilota della Florida si aspettava “tirarle un po di più“, ma così non è stato. “Vista la massa dell’auto macchina e il trasferimento di peso, è abbastanza facile scivolare sul pneumatico“, ha spiegato. “Controllare le temperature è divenuto fondamentale, anche durante il giro, per cercare di ottenere il massimo“.
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Sull’eventuale approdo nella serie, Sargeant ha offerto la sua disamina, senza ovviamente tralsciare un confronto con precedenti serie che ha frequentato. Sempre a RACER, il nativo di Fort Lauderdale ha dichiarato: “Se ci fosse l’opportunità di salire su un’auto, lo farei sicuramente. Mi sono trovato bene a lavorare con i ragazzi del Meyer Shank Racing“.
Poi, ha aggiunto: “L’atmosfera è stata davvero bella, così diversa. È stato molto più piacevole rispetto alle esperienze passate. Ho trovato maggiore facilità e divertimento nell’entrare in contatto con tutte le persone della squadra. Mi sono divertito a conoscerli e a lavorare con loro. Credo che questo si sia sentito anche dall’altra parte. Senza dubbio è stata un’esperienza piacevole”.
Copertina: RACER Credits