In ossequio al sistema delle iscrizioni, in ottica 2025 il Chip Ganassi Racing ha deciso di limitare il proprio impegno in IndyCar a tre ‘sole’ vetture a tempo pieno, al posto delle cinque schierate nel 2024
Nel 2025, il Chip Ganassi Racing ridimensionerà suo impegno in IndyCar, tornando nel contempo a competere nella Indy NXT. Dello scorso Marzo, invece, la notizia sulla conclusione della sinergia tra Ganassi e Cadillac nel WEC. Per l’IndyCar, dalle cinque vetture schierate ‘a tempo pieno’ nel 2024, si passerà alle tre auto. La decisione è arrivata in seguito alle limitazioni definite secondo il nuovo sistema di charter.
A rimanere, dunque, saranno le monoposto idonee all’iscrizione, ossia la numero 10 e la 11, oltreché la numero 8. Termineranno invece i programmi della numero 11 (aggiunta nel 2023) e della numero 4 (che ha debuttato nell’annata ancora in corso).
Fermo restando le conferme di Scott Dixon (sulla 9) e di Alex Palou (sulla 10), sulla numero 8 – al posto di Linus Lundqvist – dovrebbe salire Kyffin Simpson (nel 2024, sulla 4), forte del suo sostegno economico. Conseguentemente, Lundqvist (“Esordiente dell’Anno“) e Marcus Armstrong (in questa stagione, sulla vettura 11) dovranno cercare un altro sedile.
Un futuro da ridefinire
Potendo la compagine contare su un organigramma ampio, parte del personale sarà rimpiegato in Indy NXT. In quest’ultima, infatti, il numero delle monoposto è aumentato nelle ultime stagioni. Attualmente, tra le compagini dell’IndyCar, nella serie cadetta sono presenti soltanto l’Andretti Global e lo Juncos Hollinger Racing.
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Raggiunto da RACER, il Team Manager Taylor Kiel ha spiegato: “L’aspetto per noi fondamentale è che abbiamo un gran numero di persone valide e nel bel mezzo di un ridimensionamento. Dopo la fine del rapporto con Cadillac, abbiamo pure dovuto rivedere i nostri piani per l’IndyCar. Dunque, stiamo innanzitutto cercando di capire come impiegare i nostri dipendenti“.
In secondo luogo, Kiel si è soffermato sull’importanza che avrà la Indy NXT, non sono nella formazione dei giovani piloti. Queste le sue parole: “Siamo molto fiduciosi. E’ una categoria in crescita. I vantaggi per la nostra squadra saranno vari, oltre a quello di trovare un posto per i nostri dipendenti. Per noi è stata una scelta naturale. Ne abbiamo dibattuto in passato per un bel po’ di tempo”.
Poi, ha aggiunto: “Il bello [della Indy NXT] è che lì bisogna saper fare di tutto. Mettere insieme e approntare le vetture. Saldare. Pulire. Riparare il carbonio. Portare avanti lavoro di sotto-assemblaggio. Inoltre, si guida ovunque. Sono tutte operazioni che creano legami e rafforzano una squadra. Sarà ottimo per il nostro ecosistema di corse. I tempi sono giusti, le opportunità ci saranno. Siamo pronti ad approfittarne“.
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Copertina: RACER/Perry Nelson/Motorsport Images