In Texas, Rosenqvist ha regalato a McLaren la prima partenza al palo della stagione IndyCar, senza però riuscire a convertirla in un buon piazzamento
Lo svedese era sembrato in un primo momento riscattare Saint Petersburg. La PPG 375, edizione 2023, secondo evento della stagione IndyCar, si è infatti aperta con la Dallara-McLaren numero 6 di Rosenqvist davanti a tutti, grazie alla pole position conquistata nelle qualifiche del Texas Motor Speedway.
La gara, per il classe 1991, è ben presto divenuta difficile. Con O’Ward protagonista, Rosenqvist ha dovuto invece combattere per le posizioni a ridosso della Top 10, rallentato dal bilanciamento non ottimale della propria vettura.
Con 72 tornate ancora da compiere e O’Ward a guidare autorevolmente le operazioni, Rosenqvist – che aveva guidato la gara per appena quarto tornate – è uscito di scena. Già staccato di un giro dal compagno messicano, lo svedese, già largo in ingresso, non ha controllato un sovrasterzo in curva 4, perdendo la vettura e collidendo pesantemente contro il muro. Classificato comunque 26°, Rosenqvist è tornato dal Texas con un bottino di appena sette punti.
La delusione di Rosenqvist
Secondo quanto dichiarato al portale Paddock Eye, Rosenqvist, ancora prima che con gli avversari, ha lottato con l’assetto della sua Dallara. Una difficoltà generale che è arrivata fino alle estreme conseguenze. “Sono andato troppo largo nelle curve 3 e 4, ho perso la vettura e mi sono schiantato. In generale – ha continuato Rosenqvist – per me è stata una giornata dura. Sebbene pensassi che fossimo competitivi, a conti fatti non sono mai stato a mio agio con il bilanciamento della vettura.
Lo svedese comunque non ha cercato alibi. “In ogni caso, è stata colpa mia. È stato uno schifo, ma dovremo riprenderci con più forza“. Poi, rivolgendo un pensiero al giovane messicano, suo compagno di scuderia in Arrow McLaren – battuto nel finale da Newgarden – ha chiosato: “È stato un peccato anche per Pato [O’War], perchè sembrava lui sì che è sembrato il più forte in pista“.
Rosenqvist – in IndyCar dal 2019 e vincitore del Gran Premio di Road America 2020 – sarà per forza di cose chiamato a riscattarsi. Come lo stesso protagonista ha affermato, dopo un inizio ‘turbolento’, le attenzioni sono tutte rivolte al prossimo appuntamento, il Gran Premio di Long Beach.
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