Ganassi ha iniziato la stagione IndyCar 2023 sbancando la Florida, con Ericsson primo e Dixon terzo, mentre Palou ha conquistato un altro podio in Texas
Le prime due tappe stagionali hanno sorriso a Chip Ganassi. In effetti, tra Florida e Texas, Ganassi ha rafforzato le proprie ambizioni, in vista di una stagione IndyCar incerta e spettacolare.
A Saint Petersburg, Marcus Ericsson ha sfruttato al massimo la situazione, sopravanzando O’Ward nel finale e conquistando il suo quarto successo nella categoria. Dixon e Palou, dal canto loro, non hanno mancato l’appuntamento con il podio. Il neozelandese, terzo, nello stesso Gran Premio di Saint Petersburg, piazzamento poi replicato dall’iberico nella PPG 375.
La scuderia con sede nell’Indiana si è presentata ai nastri di partenza affidandosi – come ormai dal 2021 – alla ‘tripletta’ composta da Scott Dixon, Marcus Ericsson e Alex Palou. Inoltre, sulla quarta Dallara-Ganassi (la numero #11), si alterneranno al loro fianco l’esordiente Marcus Armstrong e un altro veterano, il giapponese Takuma Sato. Con un organigramma di tale livello, è indubbio che l’obiettivo minimo sarà quello di giocarsela almeno fino alla fine.
I punti importanti del Texas
Con Palou immediatamente dietro a Newgarden e O’Ward, il Texas Motor Speedway ha visto Dixon quinto e Ericsson ottavo. Sato è invece uscito al giro 46. Tre vetture in Top 10, per quanto ovviamente nessuna vincitrice, hanno corrisposto la cifra di una domenica comunque da sottolineare.
Nelle parole di fine gara, nello specifico quelle raccolte dal settimanale Paddock Eye, Dixon e Ericsson hanno fornito impressioni e valutazioni.
È stata una giornata decisamente particolare – ha esordito Dixon – nella misura in cui abbiamo patito un set di gomme che ci ha causato del sottosterzo, facendoci perdere alcune posizioni. Per recuperare, abbiamo scelto una delle ultime neutralizzazioni per effettuare la sosta, ma alla fine avremmo semplicemente avuto bisogno di più giri. Il quinto posto non è male, ma noi ci presentiamo sempre per vincere”.
Lo svedese, invece, ha faticato maggiormente, come da lui stesso ammesso. L’ ottica, dunque, è stata quella di gestire quanto più possibile. “L’ottava piazza era probabilmente il massimo, visto quanto abbiamo faticato per trovare il giusto passo. Massimizzare i punti nelle giornate negative, è il modo migliore per rinsaldare le nostre ambizioni e la classifica. Faremo tesoro di quanto accaduto in Texas e andremo a Long Beach per lottare in testa“.
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