Callum Ilott ha conquistato in Texas un nono posto, legittimando la Juncos Racing nel novero delle sorprese d’inizio stagione della IndyCar 2023
Tra le note positive di questo inizio di stagione IndyCar, non è mancato il nome di Callum Ilott. In effetti, Ilott, portacolori Juncos Hollinger Racing, è tornato dal Texas Motor Speedway con in dote una nona posizione che lo ha portato al settimo posto della classifica generale piloti della IndyCar. Il classe 1998, da parte sua, ha dimostrato progressi importanti. Alla terza stagione in IndyCar – la seconda completa e sempre con Juncos Racing – Ilott sta prendendo le misure alla categoria, cominciando nel contempo a sfruttarne ‘i segreti’.
Il britannico – ex membro della Ferrari Driver Academy, nonchè vicecampione Formula 2 nel 2020 – ha cominciato il 2023 con due risultati pesanti, in entrambi i casi finalizzando una rimonta. A Saint Petersburg, Ilott è arrivato quinto dopo esser scattato ventiduesimo. A Fort Worth, invece, le posizioni nel complesso guadagnate sono state otto, rispetto alla diciassettesima in qualifica.
La prestazione nella PPG 375 si è ulteriormente connotata di un significato rilevante in quanto Ilott, prima di sbarcare in Texas, aveva disputato solamente cinque gare su ovale. Per la scuderia argentino-americana con sede nell’Indiana (Indianapolis) il sorriso è stato duplice. Il compagno di squadra di Ilott, l’argentino Agustín Canapino – per di più all’esordio assoluto su questa tipologia di circuito – è riuscito a mantenersi fuori dai guai, strappando alla fine una più che onorevole dodicesima piazza.
La soddisfazione di Ilott
Come ammesso dallo stesso pilota, il vero valore aggiunti di giornata è pervenuto dallo sfruttamento ottimale delle ripartenze. Nella domenica texana, infatti, sono state necessarie cinque neutralizzazioni, per un totale di 52 tornate sulle 250 complessive dell’evento.
A proposito della sua domenica, il nativo di Cambridge ha dichiarato al portale Paddock Eye: “La nona piazza ha dato ulteriore lustro al nostro inizio di stagione. Siamo stati bravi a gestire e a sfruttare le ripartenze“. Passando poi alla disamina ‘tecnica’ della giornata, Ilott ha specificato: “La nostra vettura si è dimostrata molto valida nella prima metà di ogni stint, salvo poi perdere prestazione decisamente con il degrado degli pneumatici, il che è stato un po’ strano e dovrà essere approfondito”.
Il giovane pilota britannico ha continuato l’intervista, sottolineando la natura dei miglioramenti da apportare, al di là del mezzo. “Penso che possiamo lavorare ancora un po’ per rendere le nostre soste ai box più efficaci. La strada è ancora lunga, ma nel complesso è positivo capitalizzare questo tipo di risultati quando ve ne sia la possibilità”, a compendio di quali possano essere le concrete aspirazioni. “A questo punto non vedo l’ora che arrivi Long Beach, dove saremo nuovamente della partita“, ha concluso il britannico, conscio del potenziale, personale e della squadra.
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Foto copertina: Ilott IG