Agustín Canapino, uno degli esordienti nell’IndyCar 2023, ha regalato alla sua squadra, la Juncos Racing un buon piazzamento, sfruttando la tappa del Texas per imparare
La PPG375, edizione 2023, è stata una delle più emozionanti gare IndyCar degli ultimi tempi, valorizzando protagonisti inattesi. Alle spalle del gruppo di testa e del serrato confronto per la vittoria che alla fine ha sorriso a Newgarden, si sono issati nomi solo apparentemente meno appariscenti. Scorrendo la classifica finale del Texas Motor Speedway, in bella vista è in effetti apparsa la dodicesima posizione di Agustín Canapino, pilota Juncos Hollinger Racing, alla prima annata in IndyCar.
Una carriera poliedrica
L’argentino è uno dei rookies della stagione 2023 della NTT IndyCar Series. Classe 1990, il pilota sudamericano ha alle spalle una lunga carriera nelle gare Turismo. Nel settore delle ‘ruote coperte’, lo stesso può anche vantare due partecipazioni nell’IMSA SportsCar Championship 2019, alla guida di una Cadillac DPi (iscritta dalla stessa Juncos Racing), con un ottavo posto a Daytona e un decimo a Sebring.
Portacolori Juncos Racing anche nella IndyCar 2023, sua personale stagione d’esordio nella categoria, Canapino – compagno di scuderia di Callum Ilott – ha ottenuto due dodicesime piazze, in altrettante gare fin qui disputate. Ad impreziosire però la domenica di Fort Worth, senza dubbio è stato il completamento – ad un giro da Newgarden – la sua ‘prima’ su un ovale (nello specifico da 1,5 miglia).
Un obiettivo, quest’ultimo, nient’affatto banale. A maggior ragione nella misura in cui – al netto della tattica e delle scelte mirata dei rifornimenti – già l’esser rimasto fuori dai guai e l’aver riportato a casa punti, hanno costituito la cifra di una domenica da rimarcare.
Lo stupore del protagonista
Eppure, alla vigilia dell’evento texano, le premesse non erano buone. Il team Juncos Hollinger Racing ha cominciato, nel 2023, solamente la sua seconda stagione completa in IndyCar. Sbbene poi la scuderia di Indianapolis abbia optato – altra novità – di schierare due vetture, il lavoro da effettuare è sempre gravoso. Questo perchè non ci sono legami tecnici con nessuna delle squadre maggiori. Si è capito dunque perchè una ‘semplice’ dodicesima piazza sia stata salutata con estrema positività.
Al termine della gara, Canapino ha concesso un’intervista al portale The Race, parlando seduto dal muretto dei box, ancora visibilmente in difficoltà dopo due ore di quella portata. “Mi gira la testa – ha esordito il sudamericano – anche perchè non ho mai provato nulla di simile in tutta la mia vita ed è stata una giornata incredibile“.
Al di là dell’aspetto ‘emotivo’, il portacolori Juncos, è poi passato ad analizzare le difficoltà fisiche. “Non avevo mai guidato in condizioni similari. Per questo ho dovuto fare i conti con una forza G davvero elevata, mai sperimentata prima che ha messo in subbuglio persino il mio corpo“.
Tornando alla gara, Canapino ha concluso esprimendo di nuovo tutta la propria soddisfazione. “Esser arrivato dodicesimo dopo aver lottato con Helio [Castroneves], Power, Callum [Ilott], Marcus [Ericsson], è stato fantastico e infatti ancora non riesco a crederci. È stato il mio esordio su un ovale con queste monoposto, per cui mentre guidavo e lottavo, ne ho approfittato anche per imparare. Comunque, onestamente, ancora non riesco a crederci“.
Il nono posto finale di Ilott e il dodicesimo di Canapino potranno essere – per Juncos Racing – la spinta per continuare a lavorare, con l’obiettivo di squadra di migliorare e ottenere altre belle prestazioni.
Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter