L’IndyCar ha presentato il format dell’evento ‘spettacolo’ del Thermal Club, gara fuori campionato che si disputerà il prossimo 24 Marzo
L’IndyCar Series ha annunciato la struttura dell’evento del Thermal Club, gara ‘spettacolo’ extra-Campionato, senza punti in palio. L’evento, decisamente esclusivo, comincerà dall’abbinamento tra i membri del Club e ciascuno dei ventisette piloti iscritti ‘a tempo pieno’.
I fortunati potranno assistere persino alle addirittura alle riunioni tecniche, vivendo appieno l’ambiente circostante. Tuttavia – a differenza di quanto inizialmente annunciato – non ci sarà la condivisione dei premi in denaro tra i primi cinque e i rispettivi appassionati a loro assegnati.
A proposito del montepremi complessivo, in totale ci saranno 1.756.000 $, suddivisi secondo un sistema decrescente. Il primo classificato ne vincerà 500.000. Il secondo 350.000. Il terzo 250.000. Il quarto, 100.000. Il quinto, 50.000. Dal sesto, fino al ventisettesimo, ciascun partecipante guadagnerà comunque 23.000 $.
Un complesso sistema di competizione
Le 27 vetture saranno ripartite in due gruppi per le qualifiche. Le prove cronometrate – Sabato 23 Marzo – si terranno in due sessioni. Ogni gruppo avrà a disposizione dodici minuti, mentre i piloti potranno sfruttare il push-to-pass per 40″ di utilizzo. In caso di bandiera rossa, il tempo si fermerà, ma soltanto alla prima interruzione. Dalle successive, il cronometro continuerà a scorrere.
Le due manche di qualifica determineranno l’ordine di partenza di due batterie, da 10 giri o comunque da venti minuti di competizione. Le batterie si terranno Domenica 24 Marzo. Nella misura in cui fossero esposte delle bandiere gialle, le tornate non sarebbero conteggiate. Il minutaggio, al contrario, non subirà alcuna interruzione. I piloti disporranno di un nuovo set di gomme e potranno rientrare ai box esclusivamente per motivi di emergenza.
I primi sei di ogni manche formeranno il gruppo di 12 vetture che si giocherà la ‘gara conclusiva’ vera e propria, “The Thermal Club $1 Million Challenge” (sempre il 24 Marzo). La pole position e le posizioni di partenza dispari saranno determinate dal vincitore di manche. Il tempo più veloce delle qualifiche garantirà la pole position. L’evento principale sarà sulla distanza di 20 giri.
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Le 20 tornate saranno divise in due frazioni da dieci giri. Completato il decimo giro, scatterrà una pausa di dieci minuti, durante la quale le monoposto torneranno ai box per rifornire. Inoltre, si potranno regolare gli alettoni e la pressione degli pneumatici. Confermati i 40″ di push-to-pass, sia per i primi che – una volta ripristinati nel corso della pausa – per i secondi dieci giri. Nel caso di eventuali sostituzioni degli pneumatici, si potranno montare soltanto quelli già usati nelle batterie.
La scelta di fermare il confronto per rifornire è sorta dall’impossibilità – per gli attuali serbatoi – di completare 40 giri consecutivi della pista californiana. Un tracciato, quello del Thermal Club, lungo 4,82 km e con 19 cure
Callum Ilott confermato in Arrow McLaren
In California, per la seconda gara di fila, nell’abitacolo della Dallara Ilmor-Chevrolet numero 6 siederà Callum Ilott. L’Arrow McLaren l’ha confermato, in attesa che David Malukas recuperi pienamente dall’infortunio che lo ha tenuto lontano dalle piste nelle ultime settimane.
Il portacolori JOTA Porsche nel WEC, a Saint Petersurg, si è qualificato sedicesimo. In gara, Ilott ha recuperato qualche posizione, concludendo in tredicesima posizione. L’ex alfiere dello Juncos Hollinger Racing sarà in macchina anche il prossimo Lunedì, al Barber Motorsports Park, per una giornata di test. Le aspettative, restano comunuqe piuttosto elevate.
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A proposito di Saint Petersburg, secondo quanto riportato da RACER, Ilott ha dichiarato: “Non è stata una brutta gara. Partendo sedicesimo, siamo dovuti risalire. Ritengo abbiamo faticato un po’ nel primo stint, tutti erano piuttosto compassati, ma avevamo una buona macchina. Una volta montate le gomme morbide, avevamo sicuramente un po’ più di ritmo, peccato che non siamo riusciti a valorizzarlo a causa del traffico“.
Il britannico, poi, ha aggiunto: “Abbiamo in secondo luogo provato a giocare d’azzardo, rientrando prima ai box per lo stint finale. Una scelta che ha quasi dato i frutti sperati, ma alla fine non siamo riusciti nell’intento. Nelle tornate conclusive abbiamo risparmiato molto carburante. Comunque, l’Arrow McLaren ha fatto un ottimo lavoro con la macchina, era veloce“.
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Copertina: RACER/Jake Galstad/Lumen Credits