Sull’ovale di Indianapolis, Kyle Larson ha completato il proprio Rookie Orientation Program, primo e indispensabile tassello nell’IndyCar verso la 500 Miglia del 2024
Giovedì 12 Ottobre 2023, sull’ovale di Indianapolis, Kyle Larson ha completato il Rookie Orientation Program, tappa fondamentale verso la ‘classicissima’ della IndyCar del 2024. Portacolori Chevrolet – con Hendrick Motorsports – nella NASCAR Cup Series, il classe 1992 ha nell’occasione pilotato la Dallara numero 6 dell’Arrow McLaren.
La scuderia di Zak Brown ha infatti deciso – nella Indy 500 del 2024 – di confermare la quarta vettura. Per il protagonista della NASCAR – così come per gli altri sportivi con lo status di ‘esordienti’ – si è reso però necessario testare l’effettiva capacità di mantenere delle velocità consone alla disciplina.
Un programma da rispettare
Nello specifico, il programma prevedeva che si dovesse cominciare con dieci giri, tra le 205 e le 210 miglia orarie. In secondo luogo, i successivi quindici passaggi dovevano raggiungere un livello compreso tra le 210 e le 215 miglia orarie, per poi concludersi con ulteriori quindici tornate. Per queste ultime, la velocità doveva essere superiore alle 215 miglia orarie.
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Il californiano – all’esordio assoluto su una monoposto della IndyCar – ha ben figurato. Larson ha impiegato poco più di due ore per completare le tre fasi del test. Specialista degli ovali, il vincitore della Cup Series del 2021 ha ultimato settantadue tornate della celebre pista dell’Indiana (2.5 miglia), la migliore delle quali in 217.898 mph.
L’obiettivo è stato raggiunto anche da Marcus Armstrong e Linus Lundqvist (Chip Ganassi Racing), oltreché da Tom Blomqvist (Meyer Shank Racing).
C’è ancora molto da imparare
Al termine della sessione, Larson ha commentato la sua prova. “È stato bello andare così veloce“, ha detto a RACER.

Poi, il nativo di Elk Grove ha spiegato le sue impressioni di guida. “Direi che è stato più o meno come mi aspettavo per quanto riguarda l’aderenza e la velocità. Ovviamente ci sono delle piccole cose che mi hanno colto un po’ alla sprovvista, come il modo in cui la macchina tende a sinistra, mentre in rettilineo devi lottare e girare a destra. In curva, però, il peso della ruota era quello che mi aspettavo“.
Oltreché alla pista, Larson ha già rivolto le sue attenzioni ad altri piccoli particolari su cui lavorare. Su tutti, la gestione delle soste ai box e la modulazione della frizione con la leva idraulica sul volante.
“Quando tornerò, dovrò lavorare sulle cose da fare ai box“, ha ribadito. “Bisogna girare il volante fino a un certo punto, quindi devo abituarmi a essere veloce in questo senso. Penso che la giornata sia andata bene e che Arrow McLaren abbia fatto un ottimo lavoro di preparazione“.
Le impressioni di Tony Kanaan
Insieme alle parole di Larson, RACER ha riportato anche le dichiarazioni di Tony Kanaan, Direttore Sportivo della squadra, nonché vincitore della Indy 500 nel 2013. Il brasiliano si è detto ‘impressionato’ dal ‘nuovo’ alfiere Arrow McLaren. “Avere un grande pilota mi rende la vita più facile e questo mi fa fare bella figura“, ha sottolineato Kanaan.
L’ex portacolori Andretti ha raccontato le sue sensazioni. “Stamattina mi sono svegliato ed ero davvero nervoso. Non sapevo perché. Non ce n’è motivo. Sì, è stata una giornata fantastica“.
Kanaan ha concluso, soddisfatto: “L’aspetto più positivo è che io e Larson siamo stati compagni di squadra in passato. Abbiamo vinto insieme la 24 Ore di Daytona, quindi ci conosciamo. Ci siamo adattati l’uno al sedile dell’altro. Non c’è stato alcun problema. Penso che oggi abbiamo fatto quello che dovevamo fare“.
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Copertina: Joe Skibinski/NTT IndyCar Series Credits