IndyCar | Saint Petersburg GP 2025 – Gara: Alex Palou vince in rimonta

La gara di Saint Petersburg, la prima stagionale dell’IndyCar, si è chiusa col successo di Alex Palou, partito ottavo e che ha iniziato al meglio il 2025

Alex Palou ha cominciato il 2025 dell’IndyCar vincendo a Saint Petersburg, in una gara estremamente tirata, con le tattiche che sono state l’elemento dominante. Lo spagnolo scattava ottavo e grazie alla gestione delle gomme è dapprima tornato nel novero dei piloti di vertice, insieme a Josef Newgarden e Scott Dixon, per poi prendere la testa al giro 75. Gestiti gli ultimi ventinque passaggi, è così arrivato primo al traguardo.

Sul cittadino della Florida, nel Firestone Grand Prix, il Chip Ganassi Racing ha ottenuto addirittura una doppietta. Dixon – sesto al via – ha anche lui valorizzato il lavoro dai box, fino all’ultimo giro, quando ha sorpassato Newgarden e si è issato secondo. Il Team Penske ha ottenuto un podio, ma in generale la giornata è stata poco positiva. Il poleman Scott McLaughlin è arrivato quarto, mentre Will Power si è ritirato.

L’australiano è rimasto coinvolto in un incidente al giro 1. Incidente che, di fatto, ha aperto la possibilità alle soste, riscrivendo la gara. Per l’Andretti Global, Kyle Kirkwood e Marcus Ericsson hanno chiuso quinto e sesto. Colton Herta, ampiamente in gioco per una posizione di vertice, è stato danneggiato da un rifornimento ‘mancato’. Per il californiano, la domenica ha dato ‘solo’ un sedicesimo posto.

Il Warm Up

Nel Warm Up di Saint Petersburg, il più rapido è stato Josef Newgarden, col tempo di 1’01″1952. L’alfiere del Team Penske ha chiuso la sessione davanti a due dei tre piloti del Chip Ganassi Racing, ossia Scott Dixon e Alex Palou. Felix Rosenqvist (Meyer Shank Racing) e David Malukas (A. J. Foyt Enterprises) hanno completato la relativa Top 5.


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Al netto dei temi, per le squadre il lascito del Warm Up è stato un grande interrogativo sulle gomme. Nello specifico, per l’utilizzo delle alternate (le morbide), data la mescola ancora più soffice rispetto al passato. Oltreché aumentare la forbice prestazionale con le primary (dure) e dunque la prestazione, ci sarà un maggiore degrado. E senza i riferimenti della passata stagione, le incognite sono assolute.

IndyCar Saint Petersburg Gara
Prodromo alla prima gara stagionale dell’IndyCar, il Warm Up di Saint Petersburg si è chiuso col primato di Josef Newgarden – Official NTT IndyCar Series Official Website Credits

Si aggiungano le possibili valutazioni sulle neutralizzazioni e l’utilizzo del carburante. Da qui, la complessità di preparare e studiare un evento. Il quale, a conti fatti, si è perciò annunciato come incerto e spettacolare.

La bandiera verde

Allo sventolio della bandiera verde, Scott McLaughlin (su primary nuove) mantiene la testa su Colton Herta (morbide nuove). Quando la prima parte del gruppo ha già affrontato la curva 3, più indietro c’è una carambola. Will Power ha tamponato Nolan Siegel. Nell’incidente rimane coinvolto anche Louis Foster che così conclude la sua prima gara in IndyCar dopo neanche mezza tornata.

La Direzione Gara opta per la vettura di sicurezza. Così – sotto caution i partenti sulle morbide hanno avuto l’opportunità di ritornare ai box, alla fine del giro 1, cambiando gomme per le prime.

Tra questi, oltre a Herta, Newgarden, Dixon, Palou. Lo stesso fa Pato O’Ward, ma al contrario, ossia dalle dure (nuove), alle morbide (nuove). Nove, invece, sono i partecipanti che non tornano ai box. Conseguentemente, alle spalle di McLaughlin, salgono Felix Rosenqvist e Marcus Armstrong.

La prima ripartenza

La neutralizzazione termina alla fine del giro 6. Si riparte dalla tornata 7, con McLaughlin che alla prima frenata controlla Rosenqvist. Herta – il primo in classifica ‘virtuale’ tra i fermatisi – è nono. Il ritmo del vertice, inizialmente è sul minuto e 02″ alto. I suoi diretti inseguitori sono leggermente più veloci, ma senza voler andare oltre.


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Leggermente più indietro – alla fine del passaggio 13 – nel frattempo Callum Ilott (sulle stesse dure del via) è salito decimo. Robert Schwartzman – che aveva cambiato durante la neutralizzazione, dalle morbide alle prime – è ventitreesimo. Al vertice, lo svedese del Meyer Shank Racing si mantiene nell’arco del secondo dal pilota del Team Penske.

Più che sull’aspetto velocistico in sé, la variabile dell’incidente del primo giro ha già rimodulato l’andamento della gara. La parità di mescole non corrisposta dal numero delle fermate – e dunque dal carburante nei serbatoi – ha in effetti creato una competizione (a distanza) nella competizione Lo dimostrano i riferimenti cronometrici intorno al passaggio numero 20, che si assestano sul minuto e 02″ basso.

Armstrong è al giro 26 terzo, poi Christian Lundgaard (Arrow McLaren), Alexander Rossi (Ed Carpenter Racing) e i due esponenti dell’A. J. Foyt Racing, David Malukas e Santino Ferrucci. Da parte sua, McLaughlin si è impegnato a ritoccare i propri tempi, staccando Rosenqvist nell’arco di alcune tornate.

Il valore delle soste

Al termine del giro 30, Rosenqvist rientra per le morbide. Per lui, al ritorno in pista, c’è la sedicesima posizione. Trascorre una tornata e McLaughlin si difende dall’undercut, imitando lo svedese. La scelta paga, giacché torna in gara come dodicesimo virtuale. In testa rimane Armstrong, per quanto a fronte dei pit stop altrui, la classifica resta fluida.

Con le fermate di Armstrong, Lundgaard e Rossi, la testa è ripresa da Herta, ma per pochi passaggi. Al giro 36, infatti, Colton Herta si riferma, di nuovo per le dure non rodate. Il californiano paga una sosta non velocissima, a causa della posteriore destra. Dopo due passaggi, è la volta di Newgarden. Al 39, di Dixon e Palou.

Primo torna McLaughlin, davanti a Armstrong e Lundgaard. Questi ultimi hanno costruito un overcut su Rosenqvist, cominciando il loro secondo stint davanti allo svedese. Il neozelandese si riferma – per le dure nuove – al giro 44 ma per lui arriva il ritiro. Ancora, alla tornata successiva è la volta del numero 3, per le dure nuove. Al passaggio 46 c’è Rosenqvist.

Trascorre un giro e per Herta c’è di nuovo la via dei box. Per il californiano, però, c’è solo il carburante, senza il cambio delle gomme. Il rifornimento troppo corto nella sosta precedente costa molto all’alfiere dell’Andretti Global, di nuovo a centro gruppo.

La seconda metà di gara

Si entra nella seconda metà dell’evento, con in testa virtualmente Lundgaard, su Rossi e Dixon. I riferimenti cronometrici sono comunque sul minuto e 03″, a riprova di un passo non ancora al massimo. Per Rossi – quarto – c’è un altro cambio delle gomme alla fine del giro 63. Il numero 20 scende in classifica, così come farà Felix Rosenqvist (stessa tornata del cambio).

A conclusione del giro 68, il capofila virtuale Lundgaard è di nuovo in sosta. Per lui, un treno di morbide nuove. Al passaggio successivo, di nuovo Newgarden ai box e al rientro in pista, il numero 2 riesce a scavalcare il danese.

Il pilota del Tennessee è quinto. Alex Palou rientra alla fine del giro 71, montando delle dure nuove al posto delle sie precedenti usate. Le soste proseguono. Scott Dixon alla fine del 72, con Newgarden che riesce a sopravanzarlo con decisione in curva 1.

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Alla fine del passaggio 73 va McLaughlin e del 74 Rosenqvist. Il vertice passa sotto l’egida di Alex Palou. Così, si entra nelle ultime venti tornate.

Le tornate conclusive

A quindici passaggi dall traguardo, Palou ha più di quattro secondi su Newgarden. A parità di prime (dure) nuove e sebbene il pilota del Tennesse si fosse fermato due giri prima dello spagnolo, Newgarden ha tutto un altro ritmo. Tant’è che con l’inizio del giro 92, la differenza tra i due si è ridotta a poco più di sette decimi.

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Palou e Newgarden gareggiano nel traffico e tra i muretti di Saint Petersburg. Sting Ray Robb non è un aiuto, visto come rende meno pulita l’aria dell’iberico. Non c’è una frenata o una porzione del tratto più guidato, in cui il numero 2 non sembri poter guadagnare ancora strada. Intanto, però, rispetto a loro si è riavvicinato anche Dixon.

Palou forza il doppiaggio in curva 1 al quintultimo giro. Dopodiché, in uscita dalla curva 3 e sull’allungo successivo, Ray Robb si lascia passare dagli inseguitori. Essenzialmente, gli ultimi cinque passaggi sono quelli del confronto tra il terzetto di vertice.

L’alfiere del Chip Ganassi è abile a controllare l’avversario fino alla fine, riuscendo anzi leggermente a riallungare. Il portacolori del Team Penske è costretto infatti al ritorno di Dixon. Il veterano della Ganassi gli arriva negli scarichi proprio all’ultimo giro, per poi attaccarlo e sorpassarlo all’interno in curva 10.

Sotto la bandiera a scacchi, dunque, è transitato primo Alex Palou, davanti a Scott Dixon e a Josef Newgarden.

Quarta posizione per Scott McLaughlin. Kyle Kirkwood è arrivato quinto, davanti a Ericsson, Rosenqvist e Lundgaard (ottavo alla prima gara in Arrow McLaren). Rinus VeeKay e Alexander Rossi hanno completato la Top 10. Pato O’Ward si è piazzato undicesimo, Colton Herta sedicesimo. Per la Prema, Ilott si è classificato diciannovesimo, davanti a Robert Schwarzman.

I risultati del Grand Prix of Saint Petersburg 2025

Alex Palou ha vinto il Gran Premio di Saint Petersburg, la prima gara del Campionato IndyCar del 2025. Lo spagnolo e il compagno Scott Dixon hanno legittimato la grande giornata del Chip Ganassi Racing, con la doppietta. Palou ha condotto la corsa per ventisei tornate, sulle cento in programma.

Terzo, Josef Newgarden, autore anche del giro più veloce, in 1’01″6900 (a 105.041 mph), alla tornata 89. Quarto Scott McLaughlin. Il numero 3 ha comunque raggiunto il maggior numero di tornarte in testa, ossia 40. La corsa, estremamente tirata, ha alla fine premiato anche Kirkwood e Ericsson, quinto e sesto,  mentre gli errori del box sono costati a Herta una possibile Top 5.

Di seguito – con vincitore Alex Palou – la graduatoria del Firestone Grand Prix of Saint Petersburg, prima gara del 2025 in IndyCar. La classifica è tratta direttamente dal sito ufficiale della serie.

IndyCar Saint Petersburg Gara
Alex Palou si è aggiudicato il Gran Premio di Saint Petersburg, gara di apertura dell’annata 2025 dell’IndyCar  – Official NTT IndyCar Series Website Credits

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Copertina: Official NTT IndyCar Series Twitter Account Credits

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