Alex Palou è stato il più veloce nelle qualifiche del Sonsio Grand Prix of Indianapolis, il primo dei due appuntamenti dell’IndyCar previsti per Maggio sul circuito dell’Indiana
Il “Month of May 2024” dell’IndyCar è cominciato nel segno di Alex Palou, autore della pole position nelle qualifiche del Sonsio Grand Prix, l’evento sul circuito stradale di Indianapolis. L’alfiere del Chip Ganassi Racing ha preceduto Christian Lundgaard (Rahal Letterman Lanigan Racing) e Will Power (Team Penske).
Quarto, Josef Newgarden (Team Penske) e quinto l’alfiere dell’Arrow McLaren Pato O’Ward. Tra i primi dieci, per Ganassi, si sono piazzati anche Scott Dixon (sesto) e Marcus Armstrong (ottavo). Pessima, la giornata dell’Andretti Global. Kyle Kirkwood non è andato oltre il quattordicesimo posto, dietro a Scott McLaughlin (Team Penske). Ancora peggio hanno fatto Marcus Ericsson, ventunesimo e Colton Herta, ventiquattresimo.
Herta, addirittura, è rimasto senza benzina nel finale del suo turno di qualifica (Gruppo 2). A quel punto, il californiano non ha potuto fare altro che parcheggiare la monoposto nella via di fuga, all’esterno della curva 7. Ericsson, invece, scatterà di fianco a Luca Ghiotto, ventiduesimo per il Dale Coyne Racing, sulla Dallara-Honda numero 51.
Le prove libere
Nella prima sessione di libere – caratterizzata da tre bandiere rosse – il miglior tempo è stato quello di Colton Herta. Il californiano dell’Andretti Global ha fermato il cronometro sull’1’09″2863 (al giro 13, dei quindici complessivamente percorsi). Secondo, Agustin Canapino (Juncos Hollinger Racing), in 1’09″3713. In terza posizione, si è issato Will Power (Team Penske), in 1’09″3930.
Leggi anche: IndyCar | Ufficiale: Théo Pourchaire con Arrow McLaren per il resto del 2024, ma non a Indianapolis
Nelle seconde libere (sempre al venerdì), il riferimento più rapido è stato l’1’09″5588 di Christian Lundgaard (Rahal Letterman Lanigan Racing). Il danese ha portato la ‘sua’ Dallara-Honda davanti alle monoposto di Will Power, in 1’09″6899 e Scott Dixon (Chip Ganassi Racing), in 1’09″8565.
Il Gruppo 1
Archivata una fase di studio della pista – sulla mescola primary (soprattutto nuova) – si cominciano a segnare i primi giri veloci. Sarà comunque soltanto col passaggio alle gomme morbide, però, che il ritmo s’imposta sull’1’09” alto.
Fondamentale, l’ultimo minuto, che si apre con Rinus VeeKay in testa. L’olandese ha fermato il cronometro sull’1’08″9462. Will Power (sulle alternative nuove), a 46″ dal termine, gli sfila il primato, in 1’08″7890. Il numero 21 dell’Ed Carpenter Racing resta secondo, poi Josef Newgarden, Patricio O’Ward e Alexander Rossi, compagno del messicano in Arrow McLaren.
Settimo di Gruppo 1 (in 01’09″1378), Scott McLaughlin comincerà la gara dalla tredicesima posizione. Non brillante neanche Agustin Canapino, ottavo (in 1’09″2578), quindicesimo sabato. Ancora peggio Marcus Ericsson, che non avendo migliorato il personale 1’09″3936, undicesimo nella sessione, dovrà iniziare ventunesimo.
Il Gruppo 2
Sulle primary usate, Felix Rosenqvist è l’autore del primo giro veloce del Gruppo 2. Il portacolori del Meyer Shank Racing si scambia il vertice parziale della graduatoria con Christian Lundgaard (stessa mescola, usata). Il numero 45 va sull’1’10″5091. Anche Scott Dixon e Marcus Armstrong si fanno notare.
Tant’è che Dixon (dure nuove) si porta primo, in 1’09″6108 e Armstrong (su primary nuove), ne ritocca il giro , abbassandolo sino all’1’09″5749. Con i pit stop, anche in questo caso la tattica – per provare a giocarsi le qualifiche – è quella di montare le morbide mai usate.
Dunque, al termine del secondo run – sulle morbide nuove – il più rapido è stato Felix Rosenqvist. Lo svedese ha girato sull’1’08″9912, assicurandosi un piazzamento tra i dodici del secondo round. Con lui, Lundgaard, Armstrong, Graham Rahal, Alex Palou e Dixon.
Non Colton Herta, rimasto escluso dal confronto per il vertice. Il pilota dell’Andretti Global – con il tempo di 1’09″5391 come migliore personale – è in pista su gomme morbide, nuove. L’obiettivo è quello di risalire in graduatoria. Ai box, però, hanno evidentemente calcolato male il quantitativo di carburante da imbarcare. Rimasto senza benzina, il numero 26 è costretto a rallentare, per poi fermarsi all’esterno della curva 7.
The championship points leader runs out of fuel!@ColtonHerta and the No. 26 will not advance to Q2!
📺: Peacock pic.twitter.com/zVgv5mmmet
— NTT INDYCAR SERIES (@IndyCar) May 10, 2024
Sebbene fosse tra i più quotati di giornata, il nativo di Santa Clarita si ritrova col dodicesimo tempo del Gruppo 2, eliminato. Per la gara, quel dodicesimo tempo (parziale) si tramuterà nella ventiquattresima posizione al via. Herta, dunque, sarà chiamato ad un difficile recupero.
Il secondo round
La seconda parte delle qualifiche vede i dodici i migliori di giornata in pista con le primary usate. Il passo del run iniziale è in 11″ basso, con Power che segna un 1’11″3033 e Felix Rosenqvist che si porta secondo (1’11″6663). In testa, successivamente, si alternano Christian Lundgaard e Alex Palou. Power, però, è il primo a scendere sotto al minuto e 10″ (in 1’09″8722).
Al pit stop, la scelta condivisa da tutti è quella delle morbide nuove. Ai meno 4’37”, Palou è primo, in 1’09″7862, ma poi – allo scoccare del minuto finale – in testa è Lundgaard, col tempo di 1’09″0758. Power gli soffia il primato (1’08″9664), ma una volta decretata la fine, con la bandiera a scacchi, il danese ripassa in prima piazza, col riferimento di 1’08″8388. Power, però, ha ancora un tentativo, che concluderà in 1’08″8194.
Alle spalle di Power e Lundgaard, Palou, Pato O’Ward, Josef Newgarden e Scott Dixon. Nelle posizioni dalla settima alla dodicesima, nell’ordine, si sono piazzati Alexander Rossi, Marcus Armstrong, Graham Rahal, Felix Rosenqvist, Pietro Fittipaldi e Rinus VeeKay.
Il confronto per la pole position di Indianapolis
La quarta Fast 6 del 2024, nelle qualifiche del Gran Premio d’Indianapolis si apre con un tentativo iniziale di Will Power. L’alfiere del Team Penske, su morbide già rodate, segna un tempo di 1’09″1636, per poi rieintrare ai box. Si fa notare anche Palou, ma a causa di un fuoripista in curva 12, arrivando lungo in frenata.
Cambiati tutti gli pneumatici per le alternative usate, Lundgaard ritocca il primato, fissandolo sull’1’09″0921. Palou, però, lima ancora qualcosina e lo affina, in 1’09″004. Quando ormai la bandiera a scacchi è sventolata, Will Power potrebbe in teoria ancora impensierire lo spagnolo.
L’australiano, tuttavia, perde leggermente il posteriore in uscita dalla curva 10 e si deve accontentare della terza piazza (in 1’09″1636).
No better way to begin the Month of May.
🥇: @AlexPalou #INDYCAR // #INDYGP pic.twitter.com/gPYCgMvrgp
— NTT INDYCAR SERIES (@IndyCar) May 10, 2024
Alex Palou conquista dunque la partenza al palo del Gran Premio d’Indianapolis, la quinta in carriera, sesta considerando anche la corsa del Thermal Club. Era da quasi un anno – precisamente dall’appuntamento di Detroit dello scorso Giugno – che l’alfiere del Chip Ganassi Racing non conquistava una pole position.
Lundgaard è stata una bella conferma. Power e Josef Newgarden (1’09″2528), le certezze. Positive anche le qualifiche di Pato O’Ward. Con il quinto meglio tempo, in 1’09″3320, il messicano si è dimostrato a abile a ricattarsi, dopo la difficile domenica di Birmingham. Sesto riferimento per Scott Dixon, in 1’09″5270.
La graduatoria delle qualifiche del Sonsio Grand Prix of Indianapolis
Di seguito – con Alex Palou a svettare in pole position – la graduatoria delle qualifiche del Sonsio Grand Prix of Indianapolis, quarta gara del 2024 ad assegnare punti validi per l’IndyCar. La classifica è tratta direttamente dal sito ufficiale della serie.
Segui il nostro canale Telegram dedicato all’IndyCar
Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter
Copertina: Official NTT IndyCar Series Website Credits