IndyCar | Thermal Club GP 2025 – Gara: sontuosa affermazione di Alex Palou

Al Thermal Club, nel secondo evento della stagione 2025 dell’IndyCar, Alex Palou ha ottenuto il successo, al termine di una gara perfettamente gestita, insieme al muretto

Alex Palou ha vinto il Thermal Club IndyCar Grand Prix, seconda gara della stagione 2025. Scattato terzo, l’alfiere del Chip Ganassi Racing si è dovuto confrontare con Pato O’Ward e Christian Lundgaard, i due alfieri dell’Arrow McLaren pariti in prima fila, rispettivamente primo e secondo. Decisivo, per lo spagnolo, è stato lo stint conclusivo, corso sulle morbide mentre i suoi due concorrenti diretti erano sulle primary.

Palou si è reso protagonista in due duelli di vertici, legittimando la fase centrale di maggiore gestione e ha sorpassato prima Lundgaard e poi O’Ward. In Arrow McLaren non è mancata la velocità, anche se forse alcune scelte sarebbero potute essere più oculate. Il secondo posto del messicano e il terzo del danese (al primo podio con la compagine diretta da Tony Kanaan) restano comunque due risultati di primissimo livello.

Solido Colton Herta (che ha preferito cominciare la gara con le dure), quarto per l’Andretti Global, davanti a Felix Rosenqvist (Meyer Shank Racing) e a Will Power (Team Penske), in grande rimonta dal ventunesimo posto. Decimo Scott Dixon, tredicesimo Josef Newgarden. Per la Prema, Robert Schwartzman si è classificato ventiduesimo e Callum Ilott (coinvolto in un tamponamento nel primo giro) ventiseiesimo. Ritiro per Scott McLaughlin (problema con l’ibrido).

Il Warm Up

Nel Warm Up del Thermal Club, il più rapido è stato Alex Palou (Chip Ganassi Racing), in 1’40″3667, davanti al compagno Scott Dixon, in 1’40″8267. Josef Newgarden (Team Penske), Graham Rahal (Rahal Letterman Lnaigan Racing) e Callum Ilott (Prema) hanno completato la relativa Top 5.


Leggi anche: IndyCar | Guida alla stagione 2025


Oltre i riferimenti cronometrici, la sessione ha confermato le difficoltà delle scuderie nell’interpretare le due mescole, le primary e le alternate. Una pista particolarmente abrasiva come quella del Thermal Club ha perciò aumentato le incertezze in tale senso.

La bandiera verde

Un problema all’ibrido costringe Louis Foster (Rahal Letterman Lanigan Racing), decimo in qualifica, a restare fermo in corsia dei box, ancora prima dell’allineamento. Riuscirà comunque a riprendere la posizione. Dei primi undici, gli unici a scattare sulle dure, sono Colton Herta (Andretti Global), Marcus Armstrong e Felix Rosenqvist (entrambi del Meyer Shank Racing) e Scott Dixon (Ganassi).


Leggi anche: IndyCar | L’ibrido continua a rappresentare un’incognita per la messa a punto


Alla bandiera verde, Pato O’Ward mantiene la testa, mentre per tutte le prime curve si prolunga il confronto tra Christian Lundgaard e Alex Palou, col danese dell’Arroow McLaren che si difende. Marcus Ericsson commette invece un errore, scivolando a centro gruppo. Nelle retrovie, Devlin DeFrancesco (Rahal Letterman Lanigan Racing) si tocca con Scott McLaughlin in curva 15, spedendolo nella via di fuga. Il canadese sarà penalizzato con un drive-trough.

In testa, approfittando delle morbide nuove, O’Ward cerca subito di fare ritmo, girando sul minuto e 43″ alto, minuto e 44″ basso. Il primo sulle primary (nuove), Colton Herta, in 45″ e sei. Si evidenzia dunque – sin dalle prime tornate – la necessità di una gestione puntuale delle gomme. Ericsson, intanto, al giro 9 è risalito nono. In generale, però, salvo O’Ward e Palou, i riferimenti sono tutti tra il 45″alto e il 45″ basso.

Cominciano le soste

Alla fine del giro 9, Lundgaard (partito sulle morbide usate) è ai box per un altro treno di morbide, ma nuove. Il danese si assesta presto sul 45″ basso. Continuano le varie soste (Scott Dixon fine giro 11, Kyle Kirkwood giro 13). Al vertice, il messicano alza leggermente i suoi riferimenti. Per Herta, la fermata arriva alla fine del giro 14, ancora per le primary mai usate. Il californiano riprende la pista settimo, sopravanzato dal compagno Kyle Kirkwood.

Alla tornata 15, O’Ward ha distanziato il secondo, Palou di oltre quindici secondi. Lo spagnolo rientra alla fine dello stesso passaggio, per un treno di dure nuove. Nel frattempo, Ericsson era andato in testacoda in curva 9 dopo un’escursione. Al termine del passaggio 16, è la volta di O’Ward (prime mai rodate).

Pur lasciando il primato al non ancora fermatosi Alexander Rossi, il numero 5 è davanti al compagno danese, avendone vanificato il tentativo di undercut. Rossi avrebbe pittato la tornata successiva (dalle alt nuove ad un treno di alt usate), riprendendo la carreggiata settimo.

Il secondo stint

Dopo che entrambi gli alfieri dell’Arrow McLaren si sono fermati, ricominciano a confrontarsi, pur su gomme differenti. Il numero 7 ha puntato sulla velocità, il numero 5 sulla costanza. Lo si nota per il fatto che l’ex alfiere del Rahal Letterman Lanigan Racing comincia a girare, mediamente, mezzo secondo più veloce del messicano.

Non si fermano intanto le difficoltà di McLaughlin, costretto ai box – dopo 19 tornate – per un surriscaldamento collegato al sistema ibrido. Will Power, invece, infila il terzo alfiere dell’Arrow McLaren, Nolan Siegel al giro 22, portandosi dodicesimo. A centro gruppo, in effetti, si conta qualche sorpasso. Davanti, il passo si è allineato al 45″ alto, 46″ e zero. Proprio questa necessità di gestire le gomme, comunque, non consente grandi battaglie di vertice.

La girandola delle seconde soste

La misura la offre Rossi, sesto – e secondo sulle morbide (usate) – che ha un ritmo sul 46″ e nove, praticamente un decimo sotto ad Herta. Dal passaggio numero 25, ci si proietta nella seconda tornata di fermate. Dixon, Power, sono tra i primi in questo comparto. Alla fine del giro 29, Kirkwood torna ai box per la sua seconda sosta. Per lui, morbide usate. Lundgaard va il passaggio successivo, per le dure nuove.

In testa, O’Ward comincia il passaggio 32 con 3″7 di vantaggio su Palou. A conclusione di quella tornata, sia O’Ward che Rossi cambiano le loro gomme. Il messicano rientra secondo (sulle dure nuove), Rossi – sulle dure usate – ottavo. Il turno di Palou è arrivato a conclusione del giro 35 (confermando delle prime mai rodate). Lo spagnolo scivola nuovamente terzo, alle spalle del duo dell’Arrow McLaren.

Conseguentemente, i primi tre si ritrovano tutti sulle stesse mescole (nuove), compresi in poco meno di nove secondi quando sono entrati nel giro 39. Seguono Kirkwood, Herta e Felix Rosenqvist.

IndyCar Thermal Club Gara
Nella prima metà della gara del Thermal Club, la seconda stagionale in IndyCar, l’Arrow McLaren ha mostrato un ottimo passo, sia con Pato O’Ward che con Christian Lundgaard – Official NTT IndyCar Twitter Account Credits

Il pilota del Chip Ganassi Racing, però, quasi all’improvviso comincia a recuperare decimi sul diretto concorrente. Addirittura tre secondi in altrettanti passaggi. Al giro 42, in curva 6, Palou prova a farsi vedere. Soprattutto nel tratto misto, lo spagnolo si fa sotto, mentre Lundgaard sembra difendersi sul dritto, arrivando addirittura il pilota della Ganassi a doversi un poco distanziare, anche se per poco.

I confronti

Si entra negli ultimi venti giri con questo serrato confronto per il secondo posto. Alla fine del giro 46, Lundgaard effettua la terza e ultima sosta, per le dure nuove. Lo stesso Rossi (dalle dure usate alle morbide usate) e Herta (per le morbide nuove). Palou può completare le tornate 47 e 48 ‘in aria pulita’, per poi fermarsi al termine proprio del giro 48. In Ganassi scelgono delle morbide

Al rientro in pista, l’iberico è comunque terzo, dietro Lundgaard, ma sulle morbide e con più secondi di push to pass. O’Ward è di nuovo ai box alla fine del giro 49 (ancora prime nuove). Ripresa la pista è sempre primo, anticipando di poco il primo vero tentativo di Palou. Proprio al giro 50, in curva 1, lo spagnolo ritarda la staccata e si infila all’interno. Lundgaard non ci sta e gli risponde, contrattaccando alla chicane, in curva 4.

Palou però ha più trazione e si rinfila, portandosi poi all’interno sul rettilineo successivo alla curva 6 e poi difendendosi in curva 7, portandosi così secondo.

 

Le tornate conclusive

A questo punto, il classe 1997 legittima le intenzioni di recuperare su O’Ward, forte delle sue morbide. C’è anche il traffico, ma lo spagnolo comincia a girare un secondo meglio del messicano, sul minuto e 44″ basso. Quando mancano undici tornate alla fine (giro 55), Palou è ormai giunto negli scarichi di O’Ward.


Leggi anche: IndyCar | Si continua a lavorare sugli obiettivi tecnici del futuro: motori e telai


L’attacco – sfruttando la scia – arriva in fondo al rettilineo opposto, all’interno della curva 7. È il giro 56. L’alfiere dell’Arrow McLaren non ha quasi accennato a difendersi. Appena preso il comando, Palou frappone quasi immediatamente tra sé e il diretto concorrente tre secondi.

Non troppo indietro, la notevole rimonta di Power – ventunesimo al via – lo ha portato alle spalle di Rossi, ottavo. Il veterano del Team Penske si porta settimo – all’esterno della curva 7 – ai meno sette giri dalla fine. Dopo quindici sorpassi, il numero 12 non vorrebbe fermarsi e si porta sulle tracce di Felix Rosenqvist. Intanto, i tempi, in testa, riprendono a rialzarsi.

Lo svedese del Meyer Shank Racing, invece, più che guardarsi da Power ha ripreso Kirkwood (in difficoltà con le morbide nuove usate montate alla fine del giro 44). Così, il numero 27 si vede sopravanzato in curva 1 al giro 62. Salvo i doppiaggi da effettuare, i rischi per Palou sono pressoché limitati, fino alla tornate finale.

Al termine dei 65 giri in programma, sotto la bandiera a scacchi è transitato da vincitore Alex Palou, davanti a Pato O’Ward e Christian Lundgaard (per quest’ultimo, al primo podio in Arrow McLaren).

Quarto Colton Herta, quinto Felix Rosenqvist e sesto Will Power (con una grande rimonta costruita ai box e in virtù di sedici sorpassi). Il Meyer Shank Racing ha potuto contare anche su Marcus Armstrong, settimo. Kirkwood è ottavo, Rossi nono e Scott Dixon decimo.

I risultati del Thermal Club IndyCar Grand Prix 2025

Alex Palou ha vinto il Gran Premio del Thermal Club, la seconda gara del Campionato IndyCar del 2025. Nevralgico, ancora una volta, il connubio tra la tattica e la sensibilità di guida del pilota. L’alfiere del Chip Ganassi si è confrontato con Lundgaard e O’Ward, superando quest’ultimo al giro 56, quando alla fine ne mancavano dieci.

Lo spagnolo ha condotto in testa tredici tornate, sulle sessantacinque totali. Il massimo dei giri in testa, invece, è stato appannaggio di O’Ward, con 51 tornate. Un giro al vertice anche per Alexander Rossi (poi nono per l’Ed Carpenter Racing). Il messicano dell’Arrow Mclaren è stato anche l’autore del giro più veloce, in 1’43″3875 (106.794 mph), siglato alla tornata numero 3.

Terzo, Christian Lundgaard, poi Herta, Rosenqvist e sesto il principale autore di sorpassi della giornata, Will Power. Settimo Marcus Armstrong, con Kirkwood (in calo nel finale) ottavo, Rossi nono e Dixon decimo. Il neozelandese, in particolare, ha ripreso la Top 10 proprio nelle tornate finali, costringendo Graham Rahal all’undicesimo posto. Giornata pessima per Josef Newgarden, tredicesimo e mai in lotta. Ritirato Scott McLaughlin, a causa dell’ibrido.

Di seguito – con vincitore Alex Palou – la graduatoria del Thermal Club Grand Prix, seconda gara del 2025 in IndyCar. La classifica è tratta direttamente dal sito ufficiale della serie.

IndyCar Thermal Club Gara
Alex Palou ha ottenuto il successo nel Gran Premio del Thermal Club, secondo evento dell’annata 2025 dell’IndyCar – Official NTT IndyCar Series Website Credits

Segui il nostro canale Telegram dedicato all’IndyCar

Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter


Copertina: Official NTT IndyCar Series Twitter Account Credits

Lascia un commento