Al Thermal Club, Pato O’Ward ha conquistato la pole position e il secondo posto finale, pur rimanendo qualche interrogativo al termine del secondo evento dell’IndyCar
Pato O’Ward ha concluso secondo la gara del Thermal Club, la seconda stagionale dell’IndyCar, contribuendo con il compagno di squadra Christian Lundgaard – terzo – al doppio podio dell’Arrow McLaren. Scattato dalla pole position sulle morbide nuove, il messicano ha condotto largamente le operazioni, imponendo un ritmo sostenuto.
Alla prima fermata – alla fine del giro 16 – il messicano ha montato le dure (nuove), confermando questa tipologia di pneumatici anche nelle successive due soste. Ossia, alla fine del passaggio numero 31 e del 49, correndo sempre dei tempi molto veloci. Di fatto, però, nell’ultimo stint, O’Ward ha rallentato nettamente, fino a subire il sorpasso di Alex Palou (sulle morbide dopo la terza sosta) quando mancavano dieci tornate alla fine.
Sotto la bandiera a scacchi si è così accontentato del secondo posto. Il nativo di Monterrey ha comunque condotto più passaggi in testa di tutti gli altri, con 51 sui 65 totali. Per lui, inoltre, anche il giro più veloce, in 1’43″3875 (106.794 mph), siglato alla tornata numero 3. Al netto dell’evoluzione materiale della corsa, la compagine diretta da Tony Kanaan ha potuto lo stesso guadagnare consapevolezza e insieme valutare il lavoro che ci sarà da fare.
Non solo gomme
Al di là della tattica, comunque, O’Ward ha risentito di un particolare assetto che i tecnici dell’Arrow McLaren hanno definito in relazione allo smaltimento del calore sulla vettura.
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Alla distanza infatti, secondo RACER, una perdita di prestazione sarebbe stata imputabile all’impostazione dei ‘blockers‘ – tenuti più chiusi dall’Arrow McLaren – e che hanno costretto O’Ward a non poter usare l’ibrido per metà gara. Il rischio, infatti, sarebbe stato quello del surriscaldamento eccessivo.
Le alte temperature e soprattutto l’assenza di neutralizzazioni hanno estremizzato le conseguenze di questa scelta. La vettura ne ha evidentemente risentito. Tanto che, con il trascorrere delle tornate, il numero 5 si è ritrovato a dover in primo luogo gestire, più che a spingere.
La voce di Pato O’Ward
Una volta che si è conclusa la gara, Pato O’Ward si è soffermato sugli aspetti principali che ne hanno caratterizzato l’andamento, fino alla perdita di passo nelle ultime battute.
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Così il messicano al portale ufficiale dell’Arrow McLaren: “Abbiamo rischiato e non è andata bene. Abbiamo usato pneumatici alternate nuovi in partenza perché non sapevamo come sarebbe stato il profilo di degrado. Le primary si sono rivelate un po’ negative verso la fine della gara e da quel momento non abbiamo più avuto alcuna possibilità di lottare. Ogni anno ci aspettiamo di lottare per il Campionato e in fine settimana come questi, ogni punto conta molto di più”.

E ancora: “Tuttavia quando si perde per così poco, si ha sicuramente la sensazione di aver lasciato dei punti sul tavolo in cui avremmo potuto pensare a qualcosa di diverso. Sono comunque contento dei punti ottenuti. Continueremo a spingere. Ci aspetta una stagione lunga, lunga, lunga e anche gli ovali sono ‘una bestia’ diversa”.
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Copertina: James Black/Official NTT IndyCar Series Website Credits