Gennaio 17, 2025
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IndyCar | Tutti gli iscritti alla 500 Miglia di Indianapolis 2024, edizione numero 108

Saranno 34 gli iscritti all’edizione numero 108 dell’Indianapolis 500, tra veterani della competizione, partecipanti abituali dell’IndyCar e piloti desiderosi di risplendere, nella gara più importante del calendario

Sono 34 gli iscritti – sei gli esordienti – all’edizione numero 108 dell’Indianapolis 500, la gara più importante dell’IndyCar, che si correrà il prossimo 26 Maggio, al culmine del “Month of May“. Josef Newgarden e il Team Penske, vincitori nel 2023, cercheranno di emulare il successo della passata stagione.

Proprio rispetto all’ultima edizione, non ci saranno sostanziali novità. Si è deciso infatti di confermare i punteggi classici, come nel 2023, mentre dal 2014 al 2022 i punti erano stati raddoppiati.

Riflettori puntati su Kyle Larson, in gara con l’Arrow McLaren. Dopo la Indy 500, Larson volerà a Charlotte, per presenziare in serata alla Coca-Cola 600 della NASCAR, tentando il cosiddetto “Double Duty”. Ossia, provare a partecipare e a completare i due eventi, entrambi nel Memorial Day. Il nativo di Sacramento sarà il primo a provarci dal 2004, quando Kurt Bush, sesto a Indianapolis, si era però dovuto ritirare in North Carolina.

La struttura dell’evento

All’edizione numero 108 della Indy 500 sono iscritti in 34. I posti disponibili rimangono 33. Dunque, così come lo scorso anno, per assegnare l’ultima casella disponibile ci sarà il ‘bumping‘. Sin dalle prime battute, la pioggia è stata protagonista e ha costretto gli organizzatori a ridefinire le sessioni di prove. Al netto di eventuali stravolgimenti, le qualifiche si svolgeranno in due giorni, sabato 18 maggio e domenica 19.

Sabato, le qualificazioni (dalle ore 11:00 alle 18:00 locali) saranno valide per le posizioni dalla prima, alla trentesima. I primi dodici si giocheranno successivamente la pole position. Le vetture comprese tra quella qualificata tredicesima e la trentesima, cominceranno la gara nelle medesime posizioni ottenute nelle Qualifiche 1.

Per il 19 maggio, sono state invece fissate tre sessioni. Nella prima – secondo un ordine basato sui riferimenti del sabato, dal più lento al più veloce – ogni vettura avrà un tentativo. I sei più rapidi avanzeranno alla Fast 6. In secondo luogo, torneranno in pista gli ultimi quattro del sabato. Nell’occasione, verranno assegnate le posizioni dalla 31 alla 33, con l’esclusione di un concorrente, il trentaquattresimo.

L’ultimo turno di giornata – per l’appunto la Fast 6 vedrà sfidarsi i sei migliori alfieri. Il più veloce conquisterà la pole position, ottenendo il riconoscimento NTT P1 Award. Come già deliberato per il 2022 e per il 2023, anche quest’anno le qualifiche assegneranno punti ai primi dodici delle prove ufficiali.

Le squadre della Indianapolis 500, edizione 108

Le squadre partecipanti saranno undici. Di queste, il Dreyer & Reinbold Racing/Cusick Motorsports (con due vetture, la numero 23 e la 24, motorizzate Ilmor-Chevrolet) ha convogliato i suoi sforzi unicamente sulla gara dell’Indiana. Le altre dieci, prendono parte a tutto il Campionato.


Leggi anche: IndyCar | Niente Indy 500 per Abel Motorsports: saranno 34 le vetture iscritte all’edizione 108


Come già evidenziato, le più recenti stagioni hanno visto l’aumento delle vetture iscritte all’intera annata, fino alle attuali ventisette. Questo aspetto, se dal punto di vista quantitativo è stato un punto di forza, dall’altro ha portato alla riduzione degli spazi per le squadre che volessero concentrarsi sulla ‘sola’ Indy 500.

IndyCar Indianapolis 500 Iscritti
Tutti gli iscritti all’Indianapolis 500 numero 108, quinta gara valida per il Campionato IndyCar del 2024 – Francesco Ghiloni per Paddock News 24 Credits

A. J. Foyt Enterprises

Santino Ferrucci (col numero 14), terzo nella Indy 500 del 2023, sarà la punta di diamante di Foyt, vista la sua grande abilità sugli ovali. L’ex collaudatore della Haas ha finora preso parte a cinque 500 Miglia (esordio datato 2019), chiudendo settimo, quarto, sesto, decimo e per l’appunto terzo.

Al suo fianco, sulla vettura numero 41, ci sarà Sting Ray Robb. Arrivato in A. J. Foyt Enterprises dal Dale Coyne Racing w/Rick Ware Racing, il canadese cercherà di mettere insieme miglia ed esperienza. Anche il solo concludere la gara potrebbe già essere un risultato degno di nota.

Andretti Global

L’Andretti non vince a Indianapolis dal 2017 e questo sarà il punto di partenza. La squadra di Micheal Andretti si presenterà con quattro auto, le ‘titolari’, ossia le numero 26, 27 e 28, rispettivamente per Colton Herta, Kyle Kirkwood e Marcus Ericsson, più una quarta, per Marco Andretti, con il numero 98.

Nel 2024, oltre all’esperienza di Marco Andretti (secondo nel 2006 e terzo nel 2008, 2010 e 2014), ci sono le ‘frecce’ di Colton Herta e Marcus Ericsson. D’altro canto, lo svedese ha già sbancato l’Indiana, due anni fa e vorrà senza dubbio riscattarsi dopo aver perso la gara, un anno fa, proprio all’ultimo giro. Kirkwood – dopo il brutto incidente del 2023 – potrà anche lui dire la sua, sin dalle qualificazioni.

Arrow McLaren

Nel borsino dei più importanti favoriti, un posto d’onore spetta sicuramente all’Arrow McLaren. La squadra diretta da Gavin Ward farà saldo affidamento su Pato O’Ward, secondo nel 2022. Il messicano è fortissimo su questa tipologia di circuiti e nel 2024 è tornato alla vittoria in IndyCar, ritrovandosi primo a Saint Petersburg, in seguito alla squalifica di Josef Newgarden.

IndyCar Indianapolis 500 Iscritti
Pato O’Ward dovrà riscattare il ritiro dello scorso anno e sarà fortemente intenzionato a farsi largo tra i trentaquattro iscritti all’Indianapolis 500, edizione numero 108, gara di punta della IndyCar – Joe Skibinksi/Official NTT IndyCar Series Website Credits

Callum Ilott (sulla numero 6, al posto di Théo Pourchaire) e Alexander Rossi (sulla Dallara numero 7) offriranno le dovute garanzie. Più arduo il compito di Kyle Larson – iscritto ufficialmente sulla vettura numero 17 della McLaren-Hendrick – che ha però già mosso l’immaginario collettivo.

Chip Ganassi Racing

Altro ‘squadrone’ al via è il Chip Ganassi Racing. Nella stagione corrente, Ganassi ha deciso di schierare cinque vetture in ogni gara e questo, forse, potrebbe rendere più difficoltoso il lavoro a Indianapolis. Andato via Ericsson, nel 2024 – almeno in teoria – per gli ovali ai vertici della squadra si pongono Scott Dixon (numero 9) e Alex Palou (numero 10).

Con loro, un insieme ben assortito di ‘giovani’, tutti alla loro prima 500 Miglia. Kyffin Simpson (sulla numero 4), Linus Lundqvist (numero 8) e Marcus Armstrong (numero 11), potranno dire la loro, anche se non per il successo. Il livello resta comunque elevatissimo.

Dale Coyne Racing

Saranno due le vetture iscritte sotto l’egida del Dale Coyne Racing – a motore Honda – con i numeri 18 e 51. Senza più David Malukas, la compagine di Plainfield (Illinois) cercherà di massimizzare le poche opportunità disponibili. In pista scenderanno l’esordiente Nolan Siegel (sulla 18) e la veterana Katherine Legge, classe 1980.

La britannica, sulla Dallara-Honda numero 51, ha dalla sua tre partecipazioni all’Indianapolis Motor Speedway, brillando decisamente in qualifica lo scorso anno. Proprio da lei, dunque, dovrà arrivare il maggior contributo nel lavoro di Dale Coyne, anche e soprattutto nel giorno della gara.

Dreyer & Reinbold Racing

Per il Dreyer & Reinbold Racing, Indianapolis costiuirà la cifra del 2024, in quanto sarà il suo unico impegno. Due vetture, la numero 23 e la numero 24. Sulla prima, ci sarà Ryan Hunter-Reay, già vincitore nel 2014 e campione della serie nel 2012. Per il pilota di Dallas i tempi dell’Andretti appaiono lontani, ma la velocità non sembra troppo dissimile da quella dei giorni migliori. L’undicesimo posto dello scorso anno è lì a dimostrarlo.

Contestualmente, Conor Daly (un altro specialista degli ovali) – ottavo l’anno scorso e sesto due anni fa, in entrambi i casi con l’Ed Carpenter Racing – guiderà la Dallara motorizzata Ilmor-Chevrolet numero 24. Il nativo di Noblesville ha in carriera un’altra Top 10 nell’Indiana, ossia il decimo posto del 2019 (con Andretti). Chissà che Daly non possa essere nel novero delle grandi sorprese.

Ed Carpenter Racing

Per l’Ed Carpenter Racing, il riferimento è quello di Rinus VeeKay (monoposto numero 21). L’olandese ha corso quattro volte nella 500 Miglia, qualificandosi quarto (2020), terzo per due volte (2021, 2022) e secondo nel 2023. In gara, poi, il rendimento è stato molto diverso, ma è comunque arrivato ottavo tre anni fa e decimo l’anno scorso. Il suo nome, però, almeno per le qualificazioni, sarà nella parte alta della lista.

Di fianco a VeeKay ci sarà Ed Carpenter (tre pole position a Indy e il secondo posto nel 2018 quale miglior piazzamento), sulla numero 20. Una terza vettura, numerata con il 33, sarà affidata all’esordiente Christian Rasmussen.

Juncos Hollinger Racing

Lo Juncos Hollinger Racing ha ormai una portata che va oltre le piste. Romain Grosjean (sulla monoposto numero 77) ha mantenuto inalterato il suo status. Agustin Canapino (sulla monposto numero 78) avrà la forza e il supporto di tutta l’Argentina.

Tuttavia, resta difficile, alla vigilia, prevedere quale postura manterranno Grosjean e Canapino. Certo, le ambizioni non mancano. L’incostanza sulla distanza del francese e la poca esperienza del sudamericano, però, potrebbero essere ostacoli difficilmente sormontabili.

Meyer Shank Racing

Il Meyer Shank Racing è di diritto tra le compagini che potranno dire la loro. Sulla vettura numero 06, all’esordio in stagione, ci sarà Helio Castroneves, celebre per le sue arrampicate sulle reti. Il brasiliano ha qui vinto per ben quattro volte. Nel 2001, 2002, 2009 e 2021. La compagine di Pataskala (Ohio), inoltre, si affiderà ai due piloti ingaggiati per il 2024.

Nell’abitacolo della Dallara-Honda numero 60, guiderà Felix Rosenqvist. Arrivato dall’Arrow McLaren, lo scandinavo si è messo in luce, in questo inizio di stagione, con delle ottime prestazioni sul giro secco e delle corse molto costanti. Anche quello di Rosenqvist – sia in qualifica, che in gara – sarà uno di quei nomi da tenere sempre a mente.

Sulla numero 66 Tom Blomqvist, che esordirà nella 500 Miglia. Il grande protagonista dell’IMSA, farà di tutto per ritagliarsi qualche opportunità, imparando soprattutto nel susseguirsi delle varie fasi di gestione.

Rahal Letterman Lanigan Racing

La compagine fondata nel 1992 può sfoggiare due successi ottenuti nella Indy 500. Quello del 2004, con Buddy Rice e quello nel 2020 con Takuma Sato. Proprio il nipponico, in Indiana, prenderà il via alla sua prima gara in IndyCar nel 2024, con il numero 75. Sato ha già corso con Rahal, nel 2012 e dal 2018 al 2021. Al suo fianco, Graham Rahal (numero 15), Pietro Fittipaldi (numero 30) e Christian Lundgaard (numero 45).

Per il Rahal Letterman Lanigan Racing, tuttavia, è ancora presente e vivo il ricordo del 2023, quando proprio Graham Rahal è stato addirittura ‘bumpato‘. La squadra diretta da Ricardo Nault dovrà perciò, in primo luogo, cercare di non ripetere le prestazioni di un anno fa. Tutto quello che arriverà in più, sarà comunque positivo, anche solo ‘per il morale’.

Team Penske

Ultimo, ma solo per motivi ‘alfabetici’, il Team Penske. Lo squadrone di Mooresville (North Carolina) – al netto dei ‘fatti di Saint Petersburg‘ e delle conseguenze – si presenterà come la più completa e forte sugli ovali. Il successo del 2023, in effetti, è stato soltanto l’ultimo di una lunga serie.


Leggi anche: IndyCar | Presi provvedimenti in Penske per i fatti di Saint Petersburg


In qualità di portacolori di un’altra delle più iconiche compagini d’oltreoceano, Josef Newgarden (col 2), Scott McLaughlin (col numero 3) e Will Power (col numero 12) saranno chiamati a tenerne in alto l’effigie. E non solo quello del Team Penske, ma anche quello dell’Ilmor-Chevrolet. L’imperativo, allora, non potrà che essere quello di giocarsela almeno fino in fondo.

La gioia di Josef Newgarden e del Team Penske, vincitori a Indianapolis nel 2023 e che cercheranno di ripetersi nella Indy 500 del 2024, edizione numero 108 della gara dell’IndyCar, alla quale si sono iscritti in trentaquattro – Chris Owens/Official NTT IndyCar Series Website Credits

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Copertina: Travis Hinkle/Official NTT IndyCar Series Website Credits

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