In vista dell’esordio in IndyCar, nella stagione 2025, la Prema sta continuando le fasi di ricerca e sviluppo, in preparazione del lavoro in pista
Tra le grandi novità del 2025, la stagione dell’IndyCar porterà in dote l’esordio della Prema che infatti sta continuando le fasi di preparazione e sviluppo. La prima compagine non nordamericana nella categoria dai tempi della Carlin (2018-2021) ha già annunciato i suoi piloti.
L’onere e l’onore di rappresentare la Prema in IndyCar – per il 2025 – toccherà a Callum Ilott e Robert Shwartzman. Entrambi con un passato in Ferrari, sia per il britannico che per il russo-israeliano si tratterà di un ritorno presso la compagine di Grisignano di Zocco, avendovi gareggiato in Formula 3.
Dal punto di vista tecnico-sportivo, quella del 2025 sarà un’annata di studio e apprendistato. Dall’assemblaggio delle due Dallara-Chevrolet, alla conoscenza degli ovali, la mole del lavoro renderà la sfida ancora più affascinante.
I livelli di preparazione
In attesa che le vetture possano con continuità girare in pista, la Prema sta continuando a strutturarsi per l’impegno negli Stati Uniti, anche con le assunzioni.
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Di questi aspetti ha parlato Angelina Ertsou, la moglie del responsabile Rene Rosin, in Prema manager e pilastro comunicazione. “La compagine sta progredendo”, ha dichiarato Ertsou a RACER. “L’assemblaggio sta andando molto, molto bene. Siamo molto contenti di questo, quindi è molto positivo. Il nostro centro è in fase di ultimazione e dovremmo trasferirci molto, molto presto“.
E ancora: “Al momento, però, abbiamo uno spazio provvisorio che stiamo utilizzando. Ovviamente abbiamo già iniziato a lavorare all’assemblaggio delle vetture e a tutto il resto. Giacché, come sapete, non è una cosa che si fa dall’oggi al domani“.
In secondo luogo, la Ertsou ha spiegato come sta andando la creazione del gruppo di lavoro. Così: “È stato fantastico in termini di reclutamento del personale. Tutto è in linea con i tempi. Siamo praticamente al completo. Mancano forse un paio di posizioni da occupare. Abbiamo praticamente finito. Sono circa quaranta persone e in futuro saranno di più“.
Poi, ha aggiunto: “Tuttavia, volevamo solo assicurarci un buon numero di persone per far funzionare correttamente le due macchine. Successivamente, man mano che andremo avanti, forse potremo aumentare un po’, ma credo che per la Indianapolis 500 avremo un totale di cinquanta persone“.
Le tempistiche
In termini di tempistiche, la compagine italiana si è dovuta confrontare con le grandi complessità di un’avventura simile.
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L’analisi che la Ertsou ha proposto sul tema è stata esemplificativa. Ha in effetti rimarcato: “Avremmo ovviamente voluto essere in officina un po’ prima, ma si sa come vanno le cose quando si crea una realtà simile. Bisogna avere pazienza. Meglio lavorare bene che di fretta. Vogliamo costruire il progetto nel modo in cui l’abbiamo progettato fin dall’inizio. Quindi sta andando alla grande”.
Alla guida delle due Dallara-Chevrolet della Prema (con i numeri 83 e 90) Callum Ilott e Robert Schwarzman. Il britannico, più esperto, sarà evidentemente il riferimento per il russo-israeliano. La data e il luogo dello shakedown non hanno ancora avuto un annuncio specifico. Verosimilmente, si dovrà attendere l’arrivo del nuovo anno.

Lo ha confermato la stessa manager. Con queste parole: “Non abbiamo ancora una data precisa, ma dipenderà ovviamente dai fornitori, dai motori e da tutto il resto. Non è perciò qualcosa che decidiamo da soli. Non credo che sarà nel prossimo mese. Penso che sarà un po’ più tardi, ma vediamo. Faremo del nostro meglio per farlo il prima possibile“.
Su tale aspetto ha insisitito. Tant’è che ha ribadito: “Ovviamente, noi non vogliamo uscire solo per il gusto di uscire. Vogliamo uscire quando ha senso. Come sapete, questi giorni di test sono limitati, quindi non vogliamo usarli in modo improprio”.
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Immancabile un ringraziamento per Jay Frye, massimo vertice dell’IndyCar, che ha mantenuto contatti regolari con la Prema per offrire spunti e supporto, verso il suo debutto.
“Devo dire che la serie è stata estremamente utile”, ha rimarcato la Ertsou. “È stata una discussione molto aperta. Ogni volta che abbiamo avuto domande o altro, ci hanno onestamente sostenuto molto. Siamo davvero molto felici di iniziare questa nuova avventura. Finora è stato fantastico e non ho dubbi che l’anno prossimo sarà fantastico”.
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Copertina: RACER/Sam Bloxham/Motorsport Images Credits