Abbiamo incontrato Alberto Naska che, in esclusiva, ci ha raccontato la sua passione per le corse e i suoi obiettivi futuri.
In un’intervista ESCLUSIVA al Mugello, durante il Campionato Mitjet Italia, abbiamo avuto il piacere di parlare con Alberto Naska. Il pilota – youtuber è una personalità molto amata nel mondo del motorsport perché racconta, con la naturalezza che lo contraddistingue, in modo chiaro e dettagliato tutto ciò che succede nei suoi weekend di gara.
Partiamo dall’inizio: da dove nasce la passione per le gare
Sappiamo grazie ai tuoi video che la passione per il motorsport è nata da piccolo, puoi raccontarci la tua storia e la tua esperienza?
“Sono nato con la passione delle gare, mi piaceva l’idea di correre con una macchina su un circuito; in famiglia nessuno sapeva niente di questo mondo e quindi ho dovuto capire tutto da solo” – ci confida Alberto Naska subito dopo esserci seduti in un angolino dell’Hospitality di Heroes Valley.
“A 15 anni ho cercato ovunque come si potesse iniziare a correre e ho scoperto che servivano veramente molti soldi. La mia famiglia era in una situazione economica molto difficile tanto è vero che faticava ad arrivare a fine mese; da quel momento ho provato di tutto e mi sono laureato in ingegneria informatica con la sola speranza di diventare ricco creando il nuovo social network del millennio.”
“Nel 2012, dopo 6 lunghi anni nel mondo dei simulatori, ho vinto un talent show organizzato da Abarth che andava in onda su Sky Sport e come premio mi hanno dato una macchina stradale che ho subito rivenduto. L’incasso l’ho subito utilizzato come leva finanziaria per comprare le telecamere, inventarmi un lavoro e costruirmi il mio business. Dopo 5 anni ho scoperto che facendo i video per me stesso e non più per gli altri potevo far appassionare molte più persone. Il mio canale è cresciuto molto da quel momento e questo mi ha dato la possibilità di trovare molti sponsor che mi hanno permesso di iniziare a correre.“
Quali sono le differenze tra i campionati che corri e quali sono i tuoi obiettivi futuri
Quest’anno corri svariati campionati: Mitjet, Fx Pro e Lotus. Quali sono le differenze tra queste auto? Il tuo obiettivo per il futuro?
“Ogni anno ho fatto più di un campionato e il motivo è molto semplice; avendo iniziato a correre in macchina all’età di 31 anni dovevo recuperare tutti gli anni che non ho corso, la cosa migliore era fare più campionati possibili nello stesso anno. Sto sperimentando quante più auto diverse possibili per accumulare esperienza così che, mentre accumulo budget e accumulo esperienza, vorrei arrivare entro breve tempo a correre l’europeo o il mondiale GT o GT3.”
“Le auto che guido quest’anno sono tutte e tre diverse tra di loro. La Lotus è molto simile ad una vettura GT però molto più piccola, alla guida ricorda quasi un kart. La Formula 4 è una guida molto più kartistica rispetto alla Lotus. In fine c’è la Mitjet che ha bisogno di una guida molto più sporca, cruda e grezza perché non ha il differenziale. Abituarsi ad assimilare subito tre filosofie di auto completamente diverse è molto difficile, l’idea è quella di imparare ad abituarsi in fretta a tutto.”
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Successivamente ci siamo soffermati con Naska sul weekend di gara del Campionato Mitjet e soprattutto sull’assidua presenza in pista della Safety Car
Durante tutto il weekend di gara di Mitjet Italia c’è stata una protagonista abbastanza indesiderata in pista, la Safety Car. Purtroppo in Gara 3 Alberto è stato protagonista di un incidente alla San Donato, subito dopo la partenza lanciata, dove ha tamponato il suo principale contendente al titolo Gabriele Torelli.
Questo weekend di gara è stato abbastanza complicato. Come mai ci sono state tutte queste Safety Car? È un problema del campionato o della pista?
“La tendenza ad avere tante Safety Car non è mai una problematica della pista, dipende sempre da come arrivano i piloti alla gara. Ovviamente quando i piloti entrano in macchina e tirano giù la visiera diventano tutti scemi” – afferma Alberto Naska alla fine di Gara 4.
“Ci prendiamo tutte le libertà che ci vengono concesse e quando si iniziano a concedere troppe libertà iniziano a succedere le vere problematiche. Purtroppo in questo weekend tanti piloti hanno esagerato anche se fa parte del gioco. Ci sono alcuni piloti però che alcune porcate le fanno a posta pur di far perdere il campionato agli altri ma questo è un altro discorso.”
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O siseroni