Dopo aver visto le novità estetiche della nuova Ferrari 12Cilindri, scopriamo in questo approfondimento le novità del motore e dell’aerodinamica.
Una vettura tutta nuova e che rompe i legami con il passato. Le forme sono decisamente più sinuose e ispirate al passato, specialmente all’anteriore dove è chiaro il richiamo alla Daytona degli anni ’60. A non cambiare però è ciò che nasconde il cofango controvento, ovvero il V12 che è ancora puro, senza elettrificazione. Scopriamo in questo approfondimento come cambia il motore e l’aerodinamica della nuova Ferrari 12Cilindri.
Il motore V12 che si nasconde in posizione anteriore centrale è l’ultima evoluzione dell’iconico propulsore di Maranello. Il motore può produrre 830 cavalli, con un regime massimo di 9500 giri/min, grazie all’adozione di soluzioni innovative.
Peso delle componenti ridotto per raggiungere velocità di rotazione elevate. Le bielle sono in titanio, che garantisce un risparmio del 40% di massa rispetto all’acciaio a parità di resistenza meccanica. I pistoni sono in una lega di alluminio più leggera rispetto alle versioni precedenti, e l’introduzione del dito a strisciamento aumenta la resistenza a fatica. Questa riduzione di peso è accompagnata da un nuovo bilanciamento dell‘albero motore, alleggerito del 3%.
Le valvole sono aperte e chiuse dal “dito a strisciamento”, componente sviluppato dalla Ferrari con l’obiettivo di ridurre la massa in movimento e migliorare le prestazioni delle valvole. Questo dito, rivestito in diamond-like carbon (DLC), trasmette il movimento dalla camma alla valvola attraverso una punteria idraulica, riducendo l’attrito e migliorando l’efficienza del motore.
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Collettore e polmone sono ora più compatti per esprimere potenza agli alti regimi. Il riempimento della curva di coppia è garantito da un sistema di trombette a geometria variabile per massimizzare il riempimento dinamico del cilindro. Inoltre, è stata sviluppata una strategia software per modificare la coppia massima in funzione della marcia inserita, per una spinta lineare e progressiva al crescere del rapporto di trasmissione.
Il cambio è il doppia frizione (DCT) a otto velocità, questa versione offre rapporti più corti del 5% alle marce basse e un aumento del 12% della coppia rispetto alle precedenti V12. Questo si traduce in migliori accelerazioni e tempi di cambiata ridotti del 30% rispetto al passato. La progressione in aumento marcia è notevolmente migliorata e l’ottavo rapporto favorisce l’autonomia in autostrada.
Aerodinamica Ferrari 12Cilindri
Il cofano posteriore con un nolder da 25 mm e l’aerodinamica attiva sono le principali caratteristiche distintive del posteriore. Il nolder garantisce la necessaria forza all’aria per preservare l’efficienza aerodinamica quando la resistenza è minima. Compito diverso per le appendici mobili che dalla alla 12Cilindri due configurazioni, Low Drag (LD) e High Downforce (HD).
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In configurazione LD, tutti gli elementi sono allineati alla scocca per ridurre al minimo il disturbo all’aria. Tale impostazione rimane attiva fino ai 60 km/h e si riattiva quando vengono oltrepassati i 300 km/h. Gli spoiler si trovano in posizione LD nell’intervallo di velocità in cui il carico verticale è importante, e la loro regolazione dipende dalle accelerazioni longitudinali e trasversali. In configurazione HD, la Ferrari 12Cilindri genera il massimo carico verticale e raggiunge un perfetto bilanciamento aerodinamico.
Tutto nuovo il fondo per massimizzare la generazione di carico in modo efficiente, anche gestendo il flusso d’aria in uscita dai radiatori centrali. Il carico verticale sul fondo anteriore della 812 Competizione è generato da tre generatori di vortici ottimizzati in galleria del vento. Questo contribuisce al raffreddamento dell’impianto frenante assicurando un flusso a bassa temperatura dallo splitter anteriore.
Il fondo centrale è progettato per indirizzare correttamente i flussi d’aria e preservare l’energia fino al diffusore posteriore. Il fondo posteriore ha due generatori di vortice per generare carico efficiente e indirizzare i flussi verso l’estrattore.
Crediti immagini: Ferrari
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