Siamo agli albori di una nuova era, nuove imposizioni, ed inevitabilmente nuove interpretazioni. Ecco dunque che Lamborghini presenta il suo nuovo v12 ibrido, con il nome di progetto LB744.
L’incertezza sul futuro dei motori endotermici è sempre più reale, anche se in questi giorni l’Europa pare abbia fatto un temporaneo dietrofront allo stop dei motori endotermici per il 2035. Tuttavia le case automobilistiche stanno cercando di correre ai ripari, progettando e sviluppando nuove motorizzazioni in gradi di rientrare sempre più nelle restrizioni imposte da Bruxelles. La casa del Toro non fa eccezione e dichiara i dati del nuovo Lamborghini Ibrido LB744 V12 che sarà montato nella sostituta della Aventador.
I dati
Dopo la notizia della futura Lamborghini Aventador con una motorizzazione ibrida, molti appassionati hanno storto il naso; dopo la divulgazione dei dati sul nuovo motore le critiche si sono notevolmente ridimensionate.
Innanzitutto la buona notizia è che il <v12 aspirato è ancora presente sotto il cofano ed è più potente che mai, la casa del toro infatti dichiara 825 cavalli di potenza massima, mentre per la potenza totale del sistema vengono dichiarati ben 1.015 cavalli. La coppia è di 725 Nm erogata a 6.750 giri/minuto, mentre l’allungo totale è di 9.500 giri/minuto.
I motori elettrici sono ben tre e sono alloggiato due nell’asse anteriore e uno nel tunnel centrale per una migliore distribuzione dei pesi, i due davanti sviluppano una coppia di ben 350 Nm ciascuno, mentre quello al posteriore ne sviluppa 150. La potenza dichiarata per loro è di 110 KW, ovvero 150 cavalli.
La tecnica
Sospiro di sollievo dunque per gli appassionati di benzina che ritrovano il V12 aspirato, ora ruotato di 180 gradi in maniera tale da far alloggiare la trasmissione a valle del propulsore. Ciò ha comportato uno sviluppo del cambio più compatto in maniera tale da farlo alloggiare nel migliore dei modi e dar spazio anche al motore elettrico, posto proprio sopra la trasmissione. Quest’ultimo assolve al compito di accendere il V12, ricaricare la batteria e fornire coppia alle ruote.
La trazione è integrale, grazie ai due motori elettrici che forniscono trazione alle ruote anteriori e al motore termico che provvede per quelle posteriori. La dinamica di guida dunque è stata preservata nel migliore dei modi, grazie anche ai due e-motor anteriori che svolgono il compito di differenziale. Il cambio a doppia frizione, come detto in precedenza, è stato rivisto per una maggiore compattezza; è costituito da due alberi al posto di tre, mentre i rapporti sono otto.
Passato, presente, futuro
Di fatto la sostituta della Aventador, sarà la prima e vera ibrida plug in della Lamborghini (senza contare concept e vetture di piccola produzione) e andrà a definire un nuovo paradigma come la stessa casa ha ammesso. I punti di contatto con il passato ci sono e riguardano principalmente l’adozione del V12 aspirato che ha fatto sognare generazioni di appassionati, ma anche la ricerca della dinamica di guida, quella per cui i clienti del toro sono disposti a fare investimenti ingenti.
Il presente è rappresentato dal motore ibrido che qui prende l’acronimo di Hpev (High Performance electric vehicle). Interessante anche il rapporto peso/potenza: i 1.015 cavalli sono un bel traguardo, così come il peso del motore che ferma l’ago della bilancia a 218 kg. Il futuro sarà sempre più elettrificato, così come riportato nelle ultime indiscrezioni che riguardano la Lamborghini Urus.
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