Queste parole di De Meo non lasciano spazio ad interpretazioni e sottolineano come sia vicina la fine del motore endotermico. Il messaggio alla Germania lascia spiazzate le case automobilistiche.
Con una situazione in Europa ancora incerta sull’abolizione dei motori termici e l’introduzione degli e-fuels, il messaggio del CEO di Renault destabilizza ancora di più l’ambiente. Parlando in un evento indetto da POLITICO, Luca De Meo, non ha usato mezzi termini e ha sancito ” è la fine del motore endotermico “.
Messaggio destabilizzante
Il governo tedesco sta cercando, in tutti i modi, di assicurare un futuro alla filiera dell’automotive nazionale. Ma secondo De Meo è troppo tardi, visto che gran parte degli investimenti sono stati destinati allo sviluppo delle batterie e dell’idrogeno. Inoltre, il CEO ha anche affermato che le case automobilistiche avevano accolto i piani dell’UE sulla vendita di modelli a emissioni zero a partire dal 2035.
“Non credo ci sia nessuno che stia sviluppando un motore completamente nuovo in Europa”, ha detto de Meo. “Nessuno sta sviluppando da zero un nuovo motore a combustione in Europa. Tutti i soldi andranno alla tecnologia elettrica o all’idrogeno.”
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E-fuel morti sul nascere?
Quanto sta accadendo in Europa non sta aiutando la transizione elettrica. Infatti, il blocco alla votazione di Germania, Italia e altri stati rischia di far tardare l’obiettivo della vendita di sole vetture a zero emissioni dal 2035. Come avevamo già scritto in un precedente articolo, la Germania è in trattativa con la Commissione Europea per una soluzione ai carburanti sintetici, alternativi a benzina e diesel. Ciò che però non incentiva l’approvazione agli e-fuel è la loro reperibilità. Infatti, questi carburanti sintetici sono ancora troppo costosi e la produzione è minima e De Meo ha aggiunto ” sono una specie di soluzione di nicchia ” in quanto ancora mancano le catene di approvvigionamento. La questione sugli e-fuel potrebbe anche trasformarsi in una guerra a tutto campo all’interno del blocco Europeo.
Alcune case mettono la parola fine al motore endotermico
Non tutti gli stati sono d’accordo sulla conclusione affrettata alla produzione dei motori endotermici. Tra questi l’Italia, rappresentata da Giorgia Meloni, ha affermato che lo stop, porterebbe ad una deindustrializzazione del paese. Opinione diversa in Francia, che afferma di voler attenersi all’accordo sul 2035. Anche Renault, dice De Meo, era inizialmente intenzionata a ritardare lo stop dal 2035, ma di recente ha annunciato di voler vendere solo auto elettriche in Europa entro il 2030.
Anche Audi, Volvo e Ford hanno deciso di seguire la strategia di Renault, annunciando la data di fine produzione dei propri motori endotermici. Questa strategia, secondo De Meo, metterebbe la parola fine alla vendita di veicoli inquinanti entro il prossimo decennio. Inoltre, aggiunge che l’obbiettivo principale è quello di mettersi in paro con la Cina, che ad oggi sono almeno dieci anni avanti sul know-how delle batterie.
Il CEO ha anche aggiunto di essere a favore della “ neutralità tecnologica “, con la legislazione sulle emissioni dell’Europa non dovrebbe dettare il modo in cui le case raggiungeranno le emissioni zero nel 2035. Allo stato attuale, le uniche tecnologie valide alternative a benzina e diesel sono l’elettrico e l’idrogeno, senza escludere l’arrivo degli e-fuels.
In conclusione De Meo è convenuto sul fatto che i veicoli elettrici sono prossimi a diventare la soluzione dominante sul mercato per raggiungere le zero emissioni.
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