Gennaio 18, 2025
Paddock News 24
AutoAutomotive

Come si vende una supercar? Intervista a Trezzani Riccardo di “da 0 a 100”

Riccardo Trezzani, fondatore della concessionaria “da 0 a 100”, ci ha raccontato i segreti dietro alla ricerca e alla vendita di supercar esclusive.

Quello delle supercar è un mondo completamente diverso rispetto al mercato tradizionale delle auto. Qui a farla da padrone sono spesso i particolari e l’esclusività. In un’intervista esclusiva a Riccardo Trezzani, fondatore della concessionaria “da 0 a 100” di Castano Primo, abbiamo parlato proprio del lavoro di ricerca e vendita della supercar.

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Lotus Exige 380 Sport provata con Riccardo Trezzani di “da 0 a 100” © PaddockNews24

Da dove nasce l’idea di da 0 a 100?

Da 0 a 100 nasce dall’idea di un concessionario che esca dalla solita concezione di concessionario. Quindi non un qualcosa legato a quello che può essere un’autovettura standard, ma il concessionario di autovetture per appassionati. Quindi macchine sportive, emozionali, per clienti altrettanto emotivi ed emozionali. Per incarnare quindi quello che è il concetto di passione e amore per queste auto.

Quindi deduco che sia una passione che ovviamente nasce e parte principalmente da te

Ovviamente è una passione molto viscerale che mi ha portato nel corso del tempo ad intraprendere un po’ di Motorsport. Ad esempio qualche campionato che ancora oggi sovvenzioniamo o partecipiamo. Oppure quello che possono essere eventi sulla neve o sul ghiaccio. Qualcosa che quindi nasce personalmente già 20 anni fa.

Dicevi appunto di questi campionati cui a cui partecipate anche. Di cosa che vi occupate in particolare?

Collaboriamo un po’ con tutti i campionati minori e quelli che sono le organizzazioni di vari track day in pista o anche giri panoramici con tappe enogastronomiche. Posso citare lo special stage o Track For Fun di Luca Adami ed il Time Attack con cui collaboriamo e facciamo qualche preparazione a livello di setup piuttosto che motoristiche. Fondamentalmente le LLCC, il campionato che ormai ufficialmente da due anni sponsorizziamo e corriamo all’interno.

Con che vettura correte?

Corriamo con una Lotus S1 del ’98, uno dei primi modelli. Tutta rivista e rivisitata da noi in collaborazione con Marco di Q-Setup. Abbiamo fatto tutto l’assetto e via dicendo per avere la migliore ottimizzazione del mezzo.

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La Lotus S1 di Riccardo Trezzani

Guardando i profili social sia della concessionaria che i tuoi hai avuto la possibilità di provare diverse vetture. Adesso io ti chiedo, se dovessi scegliere una macchina per tutta la vita, quale terresti?

Ti direi una Lotus. Nello specifico ti potrei dire proprio la mia S1. Ci sono parecchio legato perché è quella che mi regala un divertimento assurdo, con tanto di lavoro ingegneristico, setup, sviluppo e ormai tanti chilometri in pista sulle ruote.


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Vediamo che qui ne hai parecchi di marchi, non solo Lotus. In tutti questi anni di attività qual è stata la macchina più particolare che hai avuto l’occasione di vendere? O quella che hai avuto tra le mani che dici “è stato un affare”.

Diciamo che l’affare dal punto di vista economico è una cosa, l’affare dal punto di vista emotivo direi che è altro. Legati molto alla passione ti risponderei dal punto di vista emotivo. Forse è stata una 360 Modena spider cambio manuale che recuperammo io e Marco a Monaco dal famosissimo RM supercar.

Mi è rimasta impressa per tutto il viaggio di ritorno. Aperta, con questo cambio manuale e con questo sound anni ’90 che risuonava ed echeggiava in tutte le gallerie. È stato davvero emozionante. Una delle macchine che ho consegnato a fatica. da 0 a 100 trezzani riccardo

Deduco quindi che nel tuo lavoro ci sia anche un’attività di ricerca dell’auto giusta, soprattutto all’estero, che è particolarmente importante.

Assolutamente sì. La parte consulenziale e la parte di ricerca è fondamentale per mantenere i nostri standard di livello che ci contraddistinguono nel tempo rispetto alle concessionarie standard dove il cliente è fondamentalmente un numero. Qui invece è proprio un pezzo di storia con cui usciamo, facciamo un certo tipo di evento, lo portiamo in pista. Permane un rapporto che dura nel tempo. Quindi si instaura una sorta di club, chiamiamolo così.

Non solo quindi legato all’autovettura, all’acquisto, alla vendita, all’officina o agli assetti ma legato proprio anche ad una fase di corredo che c’è intorno. Quindi di conseguenza la parte di ricerca è molto importante per avere questo tipo di livello di clientela e questo tipo di livello di auto. Vetture genuine, mai schilometrate, mai incidentate. Siamo molto selettivi e, passami il termine, anche un po’ dei rompipalle quando dobbiamo valutare una macchina o una permuta che ci viene data da un cliente privato.

Quali sono le caratteristiche che su queste vetture, soprattutto edizioni limitate, che un cliente cerca e che fanno la differenza?

Da qualche anno ormai è entrato in uso comune quello che è valorizzare le autovetture con la prima vernice. La prima vernice secondo me è una chicca. Quando troviamo una GTR, come quella che vedete alle nostre spalle, con 20.000 km, prima vernice, mai preparata, tutta originale, è una chicca. È una delle cose secondo me più importanti.

Poi naturalmente lo stato d’uso generale, la manutenzione, l’assenza di difetti e che sia molto ben presentabile anche già dalla nostra prima valutazione, per noi è un fattore aggiunto. Quello che dico sempre il cliente è che quando compravo un’autovettura io avrei preferito pagarla 1.000/2.000 € in più ma trovarla in migliori condizioni.

Usciamo da un periodo un po’ particolare come quello della pandemia che per il mercato delle auto è stata una mazzata. È una cosa che si è riflessa anche su questa tipologia di auto, più di nicchia, sportive e limitate?

Assolutamente no. Diciamo che noi abbiamo vissuto il rovescio della medaglia. Tutto quello che è sportivo e fuori produzione e ormai con l’avvento, purtroppo e per fortuna, dell’elettrico fa sì che queste saranno le future auto d’epoca. Pezzi unici e mai più replicabili come il telaio 111 Lotus o autovetture come Porsche sei cilindri aspirati. Addirittura adesso toglieranno di produzione Cayman e Boxster proprio come motore endotermico. Quindi chi comprerà una Boxster Spyder come questa comprerà un pezzo unico con un 4 litri 6 cilindri aspirato mai più replicabile.

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Alcune delle vetture disponibili da “da 0 a 100” di Trezzani Riccardo © PaddockNews24

Sono quindi auto che guadagnano valore col tempo.

Esattamente. Noi vendiamo prodotti emozionali ormai debiti ad investimenti. Un po’ come gli orologi o i mercati azionari. Tante cose che nel corso del tempo fanno la loro salita. Abbiamo colto il lato positivo della pandemia. Quello che è stato l’insegnamento un po’ per l’essere umano e per l’umanità è che la vita è ora, la vita è adesso. Viviamola adesso, godiamocela subito. Questo fa innescare un meccanismo emotivo per coronare un sogno che magari è nel cassetto da chissà quanto tempo.

Hai accennato al mercato delle auto classiche. Sono di tuo interesse o magari lo diventeranno? È un mercato fiorente che negli ultimi 10 anni è salito di oltre il 300%.

Si tratta di un mercato molto selettivo. Per mantenere un certo tipo di standard, che noi siamo abituati ad avere, richiede necessità un investimento di tempo nella parte della ricerca che è assurdo. Vedere e trovare una 964 in grazia di Dio che non abbia ruggine, che non sia stata picchiata, che non sia stata stuccata, non sia stata preparata, non sia stata snaturata e poi ricomposta un po’ come se fosse un puzzle è veramente difficile, sacrificante e, tirando la riga, non conveniente. Per questo cerchiamo, a meno che non ci siano delle autovetture nella nostra rete di clientela e quindi referenziate, di evitare quello che potrebbe andare indietro agli anni ’90.

Facciamo un gioco. Se tra le macchine che hai gestito dovresti sceglierne una per diverse fasce di prezzo, quale sarebbe? Partiamo sotto ai 50.000 €.

Sotto i 50.000 € ricadiamo sempre lì, una Lotus. Rapporto peso potenza e qualità prezzo è imbattibile. Troviamo diverse Elise, come può essere la nostra S1 da corsa, che saranno tra i 40 e i 50. Autovetture veramente ormai youngtimer che per quello che sono le agevolazioni su bollo, assicurazioni e tutto sono pazzesche e, nonostante i loro 120 o 160 cavalli di serie, regalano prestazioni eccezionali con i loro 740 kg.

Tra i 70 e i 100.000 € ? 

Tra i 70 e i 100 direi che Porsche vince a mani basse. da 0 a 100 trezzani riccardo

Budget illimitato

Budget illimitato mi piacerebbe pormi il problema un giorno. Direi però un prodotto magari made in Italy. Fatto magari in maniera un po’ più artigianale, manufatturiera. Ti direi quindi Pagani.


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Prima invece parlavi di eventi che fate sul ghiaccio. Come si svolgono? Sono eventi aperti?

Sono eventi che organizza Luca Adami di Track For Fun a cui noi non vogliamo mancare mai. Questi eventi sono strutturati con un numero chiuso di auto e su questi circuiti che vengono adibiti apposta con dei fondi giustamente bagnati giustamente arati per far sì che comunque ci sia un po’ di grip con una gomma invernale tosta piuttosto che un chiodo abbastanza soft. Si passa poi la giornata ad impratichirsi sempre di più e con un fattore che solitamente in pista non c’è. Naturalmente con tutto il bello del corredo della montagna.

L’ultima domanda è semplice ma magari per te ha un significato particolare. Cosa rappresenta per te l’auto? Mi hai fatto capire che quello che vendi non è che non è solo un prodotto, è qualcosa di più.

Innanzitutto è un amore. È la prima cosa che mi viene da dire così, a botta calda. È un’estensione di me. Nel momento in cui tu ti ci trovi realmente con un’auto, hai quel feeling, hai quel coinvolgimento, perché percepisci un’estensione di te stesso. Nello sterzo, nelle ruote, nell’appoggio, nell’uscita di curva ed in quei piccoli controsterzi. O anche solo un sound pazzesco che ti mette un sorriso.

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