La Rimac Nevera ha ufficializzato oggi un nuovo record, ma stavolta è stato fatto in retromarcia.
A Luglio la Rimac Nevera si presentò al FOS di Goodwood come la vettura “di serie” elettrica più veloce al mondo, segnando il record di 49,32 secondi per la salita dell’evento. Poco tempo dopo, ad agosto, entrò al Nordschleife per battere il record precedente delle vetture elettriche. Tuttavia, questi tentativi sono stati effettuati nella normale modalità d’uso della vettura, in marcia avanti. Quello ufficializzato oggi, invece è stato realizzato in retromarcia, con la Rimac Nevera che ha fissato il nuovo record di velocità “all’indietro“.
Il tentativo della Rimac è stato ufficializzato dal Guinnes World Record e verificato dai dati misurati da Dewesoft. Ora la Nevera detiene il record per la massima velocità registrata in retromarcia. Come a luglio, il test è stato effettuato sulla pista di Papenburg in Germania, dove aveva toccato anche i 412 km/h di punta. La vettura si è presentata con l’allestimento Time Attack Edition, proprio come i precedenti record.
Con il tentativo di oggi, la Rimac Nevera è riuscita a raggiungere le 171,34 miglia oraria, ovvero i 275,74 km/h in retromarcia. Questo si è reso possibile per la sua speciale architettura, infatti, grazie ai suoi 4 motori elettrici, uno per ogni ruota, le prestazioni sono simili alla marcia avanti. I motori elettrici, trifase per costruzione, possono ruotare sia in avanti che indietro, mantenendo la stessa accelerazione. Durante il test, oltre alla velocità massima, sono stati registrati anche i classici test di velocità. Per lo 0-160 km/h, la Nevera ha impiegato 3,21 secondi, mentre ne ha impiegati meno di 11 per toccare i 320 km/h.
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Su quanto registrato oggi dal Guinnes World Record si è espresso Matija Renic, responsabile del progetto Nevera. “Durante lo sviluppo ci siamo resi conto che la Nevera sarebbe probabilmente stata l’auto più veloce al mondo in retromarcia, ma abbiamo un po’ riso pensando a questa idea. Dopotutto, l’aerodinamica, il raffreddamento e la stabilità non erano stati progettati per viaggiare all’indietro ad alta velocità. Ma poi abbiamo cominciato a parlare di quanto sarebbe stato divertente provarci. Le nostre simulazioni hanno mostrato che avremmo potuto raggiungere ben oltre i 150 mph, ma non avevamo idea di quanto stabile sarebbe stata – stavamo entrando in territorio inesplorato.“
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