L’addio di Carlos Tavares ha provocato un effetto domino: ora Stellantis vuole ufficialmente tornare in ACEA
Un passo verso il futuro, discostandosi dal passato più recente. Le dimissioni di Carlos Tavares provocheranno diverse conseguenze per Stellantis, la prima delle quali sarà il rientro in ACEA. Il Gruppo ha ufficializzato la richiesta di rientro presso l’Associazione Europea dei Produttori di Automobili, tramite un comunicato rilasciato nelle scorse ore. A ribadire il concetto ci ha anche pensato Jean Philippe Imparato, con poche parole ma ben definite su quelle che saranno le prossime mosse dell’azienda.
Le parole di Imparato su Stellantis
Jean Philippe Imparato ha preso il comando temporaneo di Stellantis. Dopo l’addio di Carlos Tavares, Imparato ha impugnato le redini del Gruppo e ha rilasciato delle brevi dichiarazioni. Il tema è, chiaramente, il rientro in ACEA, in attesa che il comitato nomini il successore dello stesso Tavares.
“L’impegno di Stellantis nella transizione verso l’elettrificazione è profondo, grazie alla nostra tecnologia multi-energia, e affrontiamo con grande responsabilità le sfide dell’industria automobilistica europea. Riteniamo che l’ACEA sia il forum giusto per dialogare con i nostri colleghi e gli stakeholder e costruire insieme un piano di azione a sostegno dell’intera catena del valore”.
Il comunicato di Stellantis
Qui a seguire il comunicato integrale di Stellantis, che ufficializza la richiesta di rientro in ACEA.
“L’industria automobilistica europea si trova in un momento critico, con una profonda trasformazione in corso verso la mobilità a zero emissioni, con nuove forze competitive e un ambiente internazionale in rapida evoluzione. In questo importante momento, Stellantis ritiene fondamentale dialogare e sviluppare una comprensione condivisa delle sfide e dei modi per affrontarle insieme.
Stellantis ritiene che ACEA sia la piattaforma giusta per farlo. Stellantis è impaziente di collaborare con gli altri membri dell’associazione e di unirsi a un approccio comune, che preservi la transizione, la sostenibilità e la competitività dell’industria automobilistica e gli interessi delle sue comunità”.
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