Tatsuki Suzuki trionfa in solitaria nel GP di Argentina Moto3 ricco di sorprese, tra cadute e piloti inaspettati in lotta per il podio. Moreira e il rientrante Migno chiudono il podio. Cadono mentre erano in posizioni nobili Oncu, Masia, Sasaki e il rookie Almansa.
La Moto3 ha inaugurato la domenica del GP di Argentina. La classe minore del Motomondiale è arrivata nel nuovo continente con due defezioni rispetto allo standard: Migno torna per sostituire Fellon e Almansa debutta per sostituire Kelso.
Tutto il weekend è stato, come da tradizione per il GP di Argentina, condizionato dalle condizioni meteo, Moto3 compresa.
Le sessioni di venerdì, svolte sotto un cielo nuvoloso, hanno visto Sasaki essere il migliore in entrambe le sessioni. Masia e Suzuki hanno impersonato il ruolo degli inseguitori in mattinata, mentre nel pomeriggio il solo Masia si è confermato cogliendo il terzo tempo, dietro anche a Moreira, terzo in Portogallo e sul podio con Holgado e Munoz.
L’attuale leader del mondiale ha concluso le due sessioni di venerdì in quarta e decima posizione. Il migliore degli italiani è stato Bertelle nelle FP1 con l’ottavo tempo e Nepa con il quinto crono nella sessione pomeridiana.
Le FP3, causa le basse temperature, ha proiettato al miglior tempo di sessione, più lento di tre secondi rispetto a quelli del pomeriggio di venerdì, Romano Fenati. L’esperto pilota ha preceduto i soliti Moreira, Masia e Suzuki.
Diversi piloti, tra cui lo stesso Fenati, hanno dovuto affrontare il Q1. I piloti qualificati per la seconda sessione sono stati Ortola, Oncu, Rueda e Yamanaka. Riccardo Rossi, così come Fenati, non ha strappato il pass per la seconda sessione ed è scattato oggi dalla diciannovesima casella.
La Pole Position è andato al mattatore del weekend: Ayumu Sasaki. Il giapponese ha girato in 1.48.539 ed è partito davanti a Oncu e Moreira dalla prima fila. Partenza dalla seconda fila per Ortola, Masia e Suzuki. Settima casella Alonso che è stato affiancato da Ogden e dal rientrante Migno. Quarta fila per Holgado, Toba e Bertelle.
Sintesi GP Argentina Moto3
La gara della Moto3 nel GP di Argentina si è corsa, per la prima volta nel weekend, in condizioni di bagnato pesante, che, senza il Warm Up, diventa una condizione completamente sconosciuta ai piloti. La temperatura atmosferica era di 18°C, mentre l’asfalto ne misurava 20.
La partenza premia Sasaki che passa tranquillamente primo alla uno, prima di allargarsi in percorrenza, permettendo il rientro di Moreira, seguito da Alonso e Oncu che, alla cinque, viene sopravanzato da Suzuki. Alla sette Oncu stacca primo ma va lungo e torna indietro. Il turco prende la prima posizione all’ultima staccata del giro.
Giro 2 – Moreira gli risponde all’ultima curva e torna in testa. Il turco ritorna primo alla uno, con Moreira risucchiato fino alla quarta posizione e finendo alle spalle anche di Suzuki e Ortola. Moreira va lungo alla cinque e scende in nona posizione. Suzuki si mette alla caccia di un Oncu che emergeva per feeling con le condizioni, tallontato da Masia, Holgado e Sasaki.
Giro 3 – Almansa, partito venticinquesimo, transita ottavo sul traguardo. Oncu, invece, gira più veloce di tutti in 1.57.716, mettendo mezzo secondo tra lui e Suzuki che si era liberato di Masia e navigava in solitaria. Alla sette Almansa infila anche Ortola per la sesta posizione. Migno, invece, è sceso in decima posizione. Alla undici succede una cosa prevedibile: Oncu finisce a terra a causa anche del grande ritmo impresso e butta via una plausibile vittoria.
IT'S OVER FOR @Denizoncu53! 😱
The Turk crashes out of the lead! 💥#ArgentinaGP 🇦🇷 pic.twitter.com/fNRfO6P90f
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Giro 4 – Almansa alla cinque entra su Holgado e sale in quarta posizione, mettendo subito nel mirino Sasaki. Il sorpasso sul giapponese arriva in staccata alla tredici .
Giro 5 – Almansa, dopo aver segnato il giro veloce in 1.56.840, alla uno sopravanza anche Masia che viene poi infilato anche da Sasaki. Alla cinque Artigas infila sia Almansa, che Sasaki. Nelle curve successive, tuttavia, Almansa torna in seconda posizione, lasciando Sasaki e Artigas in bagarre per il terzo posto.
Giro 6 – Suzuki si porta a due secondi da Almansa che, alla due, viene superato da Sasaki. Alla cinque Almansa risponde in staccata ma, in percorrenza, Sasaki incrocia e, dopo un contatto, si riprende la seconda posizione, relegando il rookie in quinta posizione, superato anche da Artigas e Masia.
Giro 7 – Suzuki gira in 1.56.774, segnando il nuovo record della gara. Più indietro, impazzava la lotta fraternicida tra Almansa e Artigas, con Holgado che fiutava l’occasione di mettersi davanti alle due CF Moto.
Giro 8 – Nuovo giro veloce di Suzuki in 1.56.590, con il vantaggio che sfiora i tre secondi. Dietro a Suzuki la classifica era la seguente: Sasaki, Masia, Almansa/Artigas, Holgado, Ogden, Migno, Moreire, Ortola. Almansa, alla tredici passa Masia.
Giro 9 – Almansa gira in 1.56.284 e, dopo aver superato Masia, torna a riprendere Sasaki che aveva timidamente provato a scappare. Alla staccata della cinque Masia prova a rispondere in staccata ma il diciottenne mantiene la posizione. Nel giro arriva l’ordine a Sasaki di dare una posizione (ad Almansa) per il contatto avvenuto proprio con lo spagnolo alla cinque, qualche giro prima.
Giro 10 – Suzuki sale a tre secondi e due di vantaggio. Alla quattro Sasaki esce dalla scia di Almansa senza affondare. Il sorpasso arriva con la scia sul rettilineo successivo, dove Almansa, in staccata limita i danni e viene sopravanzato solo dal giapponese, rispedendo al mittente gli attacchi di Masia e Artigas. Alla uno, nelle retrovie, finisce a terra Ortola che riparte rapidamente dal fondo. In uscita dalla tredici Sasaki, tornato in seconda posizione, subisce un High Side e finisce a terra.
THE POLESITTER IS OUT! 😱@AyumuSasaki1 highsides out of the penultimate corner! 🛑#ArgentinaGP 🇦🇷 pic.twitter.com/XT9nMVMI4L
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Giro 11 – Sasaki riparte con visibili problemi alla moto, prima di parcheggiarsi contro il muretto box. Suzuki girava in quel momento con quattro secondi e due su Masia che, in staccata della sette, tira una gomitata ad Almansa per aprirsi la strada e prendendosi la posizione.
Giro 12 – Migno supera Holgado alla uno e prende la quinta posizione, prima di perdere tre posizioni in approccio alla cinque. Al cambio di direzione della 9/10 Artigas supera un Almansa che ha accusato il sorpasso di Masia. Alla tredici Munoz aprofitta delle schermaglie tra le due CF Moto ed entra su entrambi.
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Giro 13 – Anche Migno prova a entrare alla uno su Almansa che ben si difende e tiene la sesta posizione, dietro anche a Moreira. Masia, libero dalla bagarre, mette un secondo e sei sugli inseguitori e si porta a tre secondi e sei da Suzuki. Alla tredici Moreira entra su Munoz.
Giro 14 – Masia gira con un gran ritmo e segna il giro veloce in 1.55.9, prima di finire a terra alla due. Masia è il terzo pilota a finire a terra a causa del forte ritmo impresso. Nel giro finisce a terra anche Mario Aji. Con la caduta di Masia, Suzuki arriva a godere di sei secondi e due sul gruppo composto da Artigasm Munoz, Moreira e Almansa. Alla tredici finiscono a terra, separatamente, sia Munoz, sia Artigas. Entrambi i piloti hanno subito la chiusura dell’anteriore.
MORE key contenders go down! 💥@david64official and @XaviArtigas43 lose the front in tandem! 😮
Somehow, Artigas has remounted and is in P8! 🤯#ArgentinaGP 🇦🇷 pic.twitter.com/s34n8SyQca
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Giro 15 – Munoz è ripartito dalla diciottesima posizione. La classifica aggiornata era la seguente: Suzuki con sette secondi e mezzo su Almansa, Moreira, Holgado, Migno, Ogden, Rossi, Nepa, Artigas (ripartito dopo la caduta) e Salvador.
Giro 16 – Alla cinque Moreira torna secondo superando Almansa. Rossi chiude il gap con il gruppo della lotta per il secondo posto e si aggiungeva alla bagarre.
Giro 17 – Alla uno Rossi supera Hogden, alla due Migno infila Moreira e, alla tre, prova anche su Almansa. Alla cinque, di traverso, Migno entra su Almansa che incrocia e torna secondo. Il sorpasso del Mig arriva alla sette, mentre Rossi prendeva la posizione su Holgado per la sesta posizione.
Ultimo giro – Suzuki inizia in solitaria l’ultimo giro. Alla uno Migno viene infilato da Almansa, prima della risposta del romagnolo alla quattro. Alla cinque, causa la poca potenza della sua KTM, Migno viene risucchiato da tutto il gruppo, compreso Rossi che esagera in staccata e finisce lunghissimo. In percorrenza della stessa curva un contatto tra Ogden e Almansa si risolve con la clamorosa caduta del rookie che getta al vento una chiara occasione da podio.
It's all ended in tears on the final for @DavidAlmansa22! 😮#ArgentinaGP 🇦🇷 pic.twitter.com/MIf5NrVdiL
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Alla sette Rossi e Migno si aprono a ventaglio per tentare di sorpassare Moreira, ma entrambi gettano la spugna in attesa dell’ultima staccata. Alla tredici Rossi viene scaricato violentemente a terra dalla sua Honda nel momento in cui ha toccato i freni.
In completa solitaria, Suzuki taglia il traguardo e vince meritatamente il GP d’Argentina Moto3. Il giapponese, a oltre cinque secondi, viene seguito da Moreira e Migno che torna sul podio da pilota sostitutivo.
🏁 #Moto3 RACE 🏁@TatsukiSuzuki24 IS BACK TO WINNING WAYS! 🥇#ArgentinaGP 🇦🇷 pic.twitter.com/sSXb0Pcwj6
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Hanno chiuso in top ten i seguenti piloti: Holgado, Nepa, Toba, Artigas, Yamanaka e Salvador. Punti preziosi anche per Azman, Ogden (penalizzato di sei secondi per il contatto con Almansa), Bertelle, Fenati e Alonso.
La Moto3 tornerà in pista il prossimo 14 aprile per le Prove Libere del GP delle Americhe.
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