Il Racing Director di Ducati, Luigi Dall’Igna, non è soddisfatto delle concessioni che favoriranno anche Aprilia e KTM, tuttavia Ducati le ha accettate per aiutare Honda e Yamaha.
Ai microfoni di Motorsport.com, il Racing Director di Ducati Luigi Dall’Igna, ha parlato del nuovo sistema di concessioni, uno dei temi chiave della stagione 2024 di MotoGP.
Le ultime norme serviranno per cercare di livellare meglio le prestazioni dei team di MotoGP. I costruttori sono divisi in 4 fasce a seconda dei punti raccolti in due finestre temporali e ricevono, in proporzione, pneumatici, giornate di test, aggiornamenti aerodinamici e possibilità di sviluppare i motori. Le norme andranno a favore soprattutto di Honda e Yamaha, che avranno test liberi (con il limite di 260 gomme), 6 wild card, 2 aggiornamenti aerodinamici e la possibilità di sviluppare liberamente il motore nel corso della stagione. Anche Aprilia e KTM riceveranno delle agevolazioni. Al contrario, la Ducati non avrà wild card e disporrà di meno gomme per i test.
Il gap tecnico che c’è oggi tra la Desmosedici e le moto giapponesi è molto elevato, di conseguenza a risentirne è lo spettacolo. La stagione precedente ha, infatti, visto diciassette vittorie della Ducati su venti gare. In passato le concessioni andarono a favore della casa di Borgo Panigale, quando nel 2014 la Dorna introdusse l’obbligo della centralina unica, tuttavia non sono garanzia di recupero.
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Luigi Dall’Igna si è detto favorevole ad aiutare Honda e Yamaha, ma contrario ad estendere le concessioni anche ad Aprilia e KTM. “Siamo sempre stati favorevoli ad aiutare Honda e Yamaha. Dal mio punto di vista, se una Casa ha dei problemi, è corretto darle una mano per aiutarla a crescere e a raggiungere quelli che stanno vincendo. Tuttavia sono totalmente contrario a concedere le concessioni ad Aprilia e KTM. Aprilia ha vinto due gare, KTM nell’ultima parte della stagione è quasi sempre salita sul podio. Non capisco perché dobbiamo dare loro delle agevolazioni”.
“Abbiamo accettato le concessioni dal momento che era più importante aiutare Yamaha e Honda rispetto alla nostra insoddisfazione per i vantaggi che ottengono Aprilia e KTM di rimbalzo”, ha aggiunto Dall’Igna.
Nonostante ciò, tutti si aspettano che la Ducati avrà ancora la moto migliore anche se Dall’Igna crede il 2024 sarà un anno più duro rispetto al precedente. “Mi aspetto che facciano tutti un passo avanti nel 2024. Sicuramente con le concessioni e il livello mostrato da alcuni di loro nell’ultima parte del 2023, le cose saranno più complicate”.