Nelle giornate di oggi e domani la Yamaha sarà impegnata in due giornate di test sul circuito Ricardo Tormo di Valencia: ecco su cosa si concentrerà il lavoro.
Oggi e domani la Yamaha girerà a Valencia sul noto circuito intitolato a Ricardo Tormo, per un test che il costruttore di Iwata vuole fare nei confronti del motore V4. Nonostante la possibilità data dalle concessioni di poter girare con tutti i suoi piloti, né Fabio Quartararo né Alex Rins si occuperanno di questo compito.

Chi prenderà parte a questo test?
Come un possibile incaricato di questo lavoro, era circolato anche il nome di Andrea Dovizioso ma un infortunio in allenamento gli è costato la frattura della clavicola, obbligandolo a rinunciare al test.
Sarà dunque premura di Augusto Fernandez e Cal Crutchlow dare i giusti feedback su questo motore V4, che la Yamaha si trova a testare per la prima volta in Europa. Infatti, secondo quanto appreso da Autosport, già in Malesia la casa di Iwata aveva avuto l’occasione di girare con questo motore, pur essendo una versione precoce.
Perché a Valencia?
Il circuito originario in cui doveva svolgersi questo test era in realtà quello di Jerez, ma la grave alluvione che ha colpito l’Andalusia agli inizi di marzo ha messo in grave difficoltà il tracciato, dove sono iniziati dei lavori di ristrutturazione.
Inoltre, per via della regola secondo cui non si possono fare test su un circuito 14 giorni prima di un Gran Premio (Jerez ospiterà il motomondiale il weekend del 25-27 aprile) la scelta è ricaduta su Valencia.
L’importanza del motore
Yamaha è al momento l’unico costruttore che gareggia con un motore a quattro cilindri in linea ma, le continue lamentele dei piloti circa la mancanza di potenza, hanno spinto il costruttore giapponese a trovare delle soluzioni.
La casa di Iwata ha optato quindi per un cambiamento radicale nel layout del motore ed ha deciso di affidarsi alla Marmotors, società di ingegneria di Luca Marmorini, consulente motoristico per la Yamaha e noto tecnico con esperienza in Formula 1.
Ad ottobre dello scorso anno, l’Associazione dei Costruttori (MSMA) aveva deliberato il congelamento dei motori fino al 2026 al quale però sono esenti i costruttori che rientrano nella fascia D delle concessioni, in cui è compresa anche Yamaha.
Questo permette al costruttore giapponese di poter continuare il suo sviluppo del motore V4 da 1000cc e di poterne usufruire sia nel corso di questa stagione che nella prossima, prima di arrivare al regolamento del 2027 che prevede la diminuzione della cilindrata a 850cc.
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Crediti copertina: Monster Energy Yamaha
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