Jaume Masia porta a casa la vittoria nella gara del GP d’Olanda della Moto3. Lo spagnolo è il più forte alla fine di una corsa di gruppo caratterizzata da battaglie e sportellate. Completano il podio Ayumu Sasaki e Deniz Öncü.
Dopo un GP di Germania atipico, nel GP d’Olanda è tornata la classica gara della Moto3. Dieci piloti in lotta per la vittoria dal primo all’ultimo giro con sorpassi e sportellate ad ogni curva.
Alla fine, il più forte di tutti, è stato Jaume Masia che alla staccata dell’ultima chicane è riuscito ad infilare Sasaki per passare per primo sotto la bandiera a scacchi.
Il pilota giapponese chiude la corsa al secondo posto, perdendo, come avvenuto in Germania, la vittoria all’ultima curva.
Terza posizione e terzo podio di fila per Öncü che sfrutta il caos creato da Muñoz all’ultimo giro. Lo spagnolo del team BOE, che chiude quinto, spinge prima largo Fenati, che era terzo, alla Curva 15 e poi all’ingresso di Curva 16 non lascia spazio a Nepa che tentava un attacco dall’esterno. I due italiani hanno chiuso poi la gara rispettivamente al settimo e al decimo posto.
CRONACA DELLA GARA
Un sole splendente accoglie i piloti della Moto3 per la gara del GP d’Olanda. Alla partenza ottimo spunto di David Muñoz che mantiene la prima posizione davanti a Joel Kelso e Riccardo Rossi. In quarta posizione è salito Stefano Nepa che alla Curva 4 ha passato Ayumu Sasaki e Deniz Öncü. In uscita della Curva 7 finisce largo Muñoz che perde la posizione a vantaggio di Kelso. Alla Curva 10 primo colpo di scena della gara con Daniel Holgado, leader del campionato, che perde il posteriore in percorrenza, scivola e rovina il suo Gran Premio.
A metà del secondo giro, Muñoz ripassa Kelso alla veloce Curva 6 e si riprende la testa della corsa. Sconta il suo Long Lap Penalty Ivan Ortolá che era già risalito in ottava posizione.
Al termine del terzo giro Jaume Masia, dopo aver passato Kelso e Rossi, sale in seconda posizione. Sulla scia dello spagnolo è risalito anche Stefano Nepa, che è quarto. Continuano a cambiare la posizioni nel gruppo di testa che è composto da undici piloti. A passare per primo sul traguardo alla fine del quarto giro è Masia che ha passato Muñoz alla Curva 15. Dietro di loro è salito Sasaki con Kelso che è sceso in sesta posizione dopo essere stato passato anche da Nepa e da Öncü. Il pilota giapponese del team Dynavolt con un’entrata aggressiva alla Curva 9 sposta Muñoz dalla seconda posizione. Il lungo rettilineo che porta all’ultima chicane permette ad Öncü di sfruttare al meglio le scie e di presentarsi in testa alla fine del quinto giro.
Nel sesto giro, alla Curva 14, Nepa passa Öncü e si prende la testa della corsa. Dietro i primi due è risalito Muñoz che ha passato Sasaki all’uscita di Curva 15. Prosegue intanto la nuova risalita di Ortolá che dopo la penalità è tornato in sesta posizione. Lo spagnolo passa Masia all’ingresso della Curva 16 e passa quinto.
Il giro successivo il pilota iberico del team Angelus MTA passa, nello stesso punto, anche Sasaki e sale in quarta posizione. All’inizio del nono giro, alla Curva 1, Ortolá sorprende Muñoz all’interno e passa terzo. Il pilota numero #44 prova la risposta ma Ortolá resiste e anzi, alla Curva 9, passa secondo infilando Öncü.
Muñoz prova a seguire la scia della connazionale e passa Öncü alla percorrenza di Curva 15. Il pilota del team BOE sorprende alla Curva 5 anche Ortolá e torna in seconda posizione.
La situazione a metà gara vede un gruppo di dieci piloti in lotta per podio e vittoria con Nepa che precede Muñoz, Ortolá, Masia, Sasaki, Romano Fenati, Öncü, Kelso, Collin Veijer e José Antonio Rueda.
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Scivola un po’ più indietro Ortolá che scende dalle posizioni del podio dopo aver subito il sorpasso di Masia. Alle sua spalle Fenati buca Sasaki alla Curva 5 e sale in top cinque. Il pilota italiano, all’esterno alla staccata di Curva 16, passa anche Ortolá che però si riprende la posizione sul rettilineo del traguardo.
Si accende anche la lotta per la seconda posizione con Masia che sorpassa Muñoz alla Curva 5. Il pilota del team BOE si riprende però la posizione nel rettilineo che porta alla Curva 6. Il giro successivo la manovra riesce e Masia sale in seconda posizione.
All’inizio del sedicesimo giro è doppietta italiana in testa al gruppo con Fenati che nella percorrenza della Curva 15 è riuscito a passare sia Masia che Muñoz. Un contatto alla Curva 15, il giro successivo, rimescola le carte con Nepa e Muñoz che scivolano rispettivamente in quinta e sesta posizione lasciando spazio a Masia e Fenati. Il pilota marchigiano è però autore di un giro negativo che lo fa scivolare quinto. Quinto almeno fino alla percorrenza della Curva 15 dove, sfruttando maggiore velocità dall’esterno, torna con una manovra in seconda posizione.
Il giro successivo è Muñoz a commettere un grave errore che lo porta largo alla Curva 7 e lo fa scendere in settima posizione.
Nel penultimo giro a scambiarsi più volte le posizioni sono Ortolá e Sasaki con lo spagnolo che si prende la terza posizione. La spinta della scia porta Ortolá ad iniziare l’ultimo giro in seconda posizione alle spalle di Masia.
L’ultimo giro parte con l’errore di Ortolá alla Curva 1: lo spagnolo finisce lungo e scivola in settima posizione. Davanti Sasaki e Fenati si prendono le posizioni da podio ai danni di Muñoz e Öncü. Alla Curva 15 Sasaki si infila su Masia ma presta il fianco all’attacco della spagnolo all’ultima chicane. L’attacco puntale arriva e Masia in volata vince la gara del GP d’Olanda della Moto3. Alle spalle di Masia e Sasaki, alla Curva 15 Muñoz esclude dal podio sé stesso e Fenati con una manovra troppo aggressiva. A raccogliere il regalo è Öncü che chiude terzo la gara di Assen.
Quarta posizione per Ivan Ortolà che, come i tre occupanti del podio, recupera tanti punti su Daniel Holgado in ottica mondiale. Muñoz chiude la top cinque precedendo sul traguardo Rueda, Veijer, Fenati, Kelso e Nepa che chiude la top dieci e il gruppo che ha lottato per la vittoria in tutta la gara.
RISULTATI DELLA GARA DEL GP D’OLANDA DELLA MOTO3
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