È un Bagnaia estremamente entusiasta dei risultati e delle prestazioni della sua moto in questo GP del Portogallo dove ha raccolto due vittorie su due gare corse.

Weekend da incorniciare per Bagnaia che ricomincia da dove aveva finito nel GP del Portogallo: dominando. Infatti, nonostante nelle sessioni di attacco al tempo non abbiamo visto un Bagnaia strabiliante, nelle due gare del weekend non c’è stata quasi storia.
Nella prima, bagnata, sessione di Prove Libere Bagnaia ha limitato al minimo ogni rischio, chiudendo con un nono crono, in linea con quelli dei suoi avversari A. Espargaro, Quartararo e Marc Marquez.
Nel pomeriggio, dove era fondamentale segnare un tempo per evitare il passaggio per il Q1, il pilota Ducati ha strappato il terzo miglior tempo, a un solo decimo e mezzo dal crono di Miller.
Ieri, nelle Qualifiche, è rimasto l’amaro in bocca al piemontese che ha mancato la Pole Position per sei centesimi. Centesimi guadagnati da Marquez grazie alla scia di Bastianini.
Nella Sprint Race, nonostante un piccolo calo nella fase centrale della gara, Bagnaia ha saputo poi rispondere a Miller prima, e poi su Martin. La vittoria è risultata assolutamente meritato e ha permesso a Bagnaia di incamerare dei primi preziosi punti nel GP del Portogallo.
Oggi Bagnaia ha comandato per quasi tutta la gara. Messosi al comando dopo le prime curve, ha poi sempre saputo gestire il vantaggio e, quando Vinales si è portato sugli scarichi della Desmosedici numero uno.
Le parole di Bagnaia dopo il GP del Portogallo.
Al parco chiuso: “È stata una ara molto lunga e non ero più abituato. Abbiamo fatto un ottimo lavoro per tutto il precampionato e quest’anno abbiamo iniziato come volevamo. Sono davvero contento. dobbiamo continuare così. Mi manca già la mia ragazza e voglio ringraziare il mio team e l’accademy.”
Ai microfoni Sky: “Con la moto dell’anno scorso c’erano degli iniziali problemi che si sono risolti solo quando siamo riusciti a lavorare tutti insieme. L’unità nell’ambiente fa la differenza. Quest’anno siamo partiti nella maniera opposta. La moto mi piace molto, si sposa meglio con il mio stile di guida ed è un importante passo in avanti. Non abbiamo fatto passi avanti nella velocità di punta, ma è rimasta comunque uguale all’anno scorso. Essere migliorati così tanto nella guidabilità pareggia le cose.”
“Alla fine ero al limite con la gomma anteriore, ma in ogni caso le gomme sono quelle degli anni scorsi e giravamo sette/otto decimi più lenti. Sapevo che era fondamentale gestire e usare al meglio le gomme. Maverick spingeva molto, ma ero conscio che l’arma vincente era mantenere un passo costante per tutta la gara. Non era scontato partire come abbiamo fatto quest’anno ed esserci riusciti mi rende contento perché si è rovesciata la medaglia rispetto al 2022.”
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