Nonostante i risultati dei test precampionato non siano stati così positivi, la RC16 del team ufficiale ha decisamente superato ogni aspettativa nel GP del Portogallo
Senza alcun dubbio le maggiori sorprese al termine del weekend del GP del Portogallo a Portimao, contro ogni pronostico della vigilia, sono state le KTM di Brad Binder e Jack Miller. I due piloti della casa austriaca, infatti, sono riusciti a portare a casa una sesta e una settima posizione nella gara della domenica, dopo l’ottimo quarto posto dell’australiano nella sprint race.
Tra le possibili sorprese prima del GP del Portogallo, di certo pochi considerando i vari Quartararo, Marquez e Aprilia avrebbero probabilmente puntato sulle due KTM. I test avvenuti solamente due settimane fa, infatti, avevano illuso che la moto costruita a Munderfing potesse non essere così competitiva in questa pista, con il solo Brad Binder in top 10 nella classifica combinata. Le classifiche al termine della prima settimana di gare, invece, ci mostrano tutti altri risultati, con Miller e il sudafricano rispettivamente in quinta e ottava posizione. In più il debuttante Augusto Fernandez, lato Gas Gas, ha invece ottenuto i primi tre punti in carriera nella classe iridata. Menzione speciale per Pol Espargaro che, dopo la brutta caduta che lo ha visto protagonista nelle libere, speriamo di vedere il prima possibile in pista.
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Tante possono essere le possibili motivazioni per questa ottima prestazione, ma tenendo conto della differenza test/gara anche degli anni scorsi, possiamo notare che non sia nemmeno così sorprendente. Già nei test di Sepang 2022 Binder, anche in questo caso miglior KTM, aveva raggiunto solamente una quindicesima posizione, che però si è trasformata in un’incredibile seconda in Qatar.
In più, parlando di Miller e Binder, ci riferiamo a due dei migliori piloti in circolazione. L’australiano infatti, già l’anno scorso aveva raggiunto un’ottima quinta posizione in classifica generale con la Ducati, dimostrando una costanza spesso ritenuta il suo vero limite. Il sudafricano da diversi anni è invece una certezza in questa categoria, con la costanza in gara e la gestione delle gomme che risultano essere il suo vero punto forte. Non a caso il fratello minore di Darryn ha raggiunto la sesta posizione nella classifica generale, risultato fin troppo sottovalutato dagli appassionati.
Come ultima osservazione, KTM è stata l’unica casa che ha portato in pista l’appendice aerodinamica che riprende gli alettoni posteriori delle Formula 1. Di certo non sarà l’unica novità che ha portato questo miglioramento, ma già sulla Yamaha di Quartararo i risultati erano stati egregi. Il francese, infatti, con un terzo posto nei test prestagionali, si era avvicinato a posizioni totalmente differenti a quelle raggiunte nel weekend di gara.
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