Jorge Lorenzo, 3 volte campione del mondo MotoGP, dice la sua riguardo Marc Marquez e la “promozione” nel team Ducati ufficiale, e ripensa alla sua esperienza in rosso…
Jorge Lorenzo, pilota spagnolo 5 volte campione del mondo di cui 3 volte campione MotoGP nel 2010, 2012 e 2015, ha presenziato al “Festival dello Sport” di Trento dove ha analizzato la figura di Marc Marquez e il suo passaggio in Ducati, nonché la “promozione” nel team ufficiale a partire dal 2025.
L’arrivo di Marc Marquez in MotoGP è sicuramente stato storico: nel 2013, alla sua prima stagione nella classe regina, Marquez vincerà il mondiale con 4 punti di vantaggio proprio nei confronti di Jorge Lorenzo, campione in carica. Lo spagnolo ripensa a quella stagione: “Nel 2013 non accettavo il suo modo di correre molto aggressivo. Ora ha un po’ più di rispetto per i suoi rivali, ma va detto che le regole sono più severe rispetto a dieci anni fa.”
Jorge Lorenzo, comunque, non nasconde l’ammirazione che ha nei confronti di Marquez: “È una bestia a livello sportivo. Dal 2020 è stato molto sfortunato in termini di condizioni fisiche. Senza questi problemi, avrebbe vinto almeno altri due o tre Mondiali“.
In un’altra intervista, rilasciata ad As, Lorenzo si era soffermato sulla condizione dell’ex compagno di squadra: “A livello del braccio, pur non andando così male, non è al 100% e questo gli toglie qualcosa. Nonostante questo, avendo questo handicap al braccio, è in grado di vincere gare e di lottare testa a testa con Pecco Bagnaia e Jorge Martin. Pensate quanto è bravo.”
“Se con l’handicap al braccio e con una moto inferiore riesce a fare questo, l’anno prossimo con il team ufficiale e conoscendo già la moto dovrebbe essere ancora più veloce.”
L’esperienza in Ducati
I commenti finali di Jorge Lorenzo al Festival dello Sport sono invece sulla Ducati e sulla Desmosedici GP. Lorenzo, dopo aver passato dal 2008 al 2016 in Yamaha, si trasferisce nel 2017 in Ducati e qui correrà fino al termine della stagione 2018. L’esperienza in rosso, nel complesso, non è stata molto positiva, specie il primo anno non esaltante dove conclude al settimo posto senza nessuna vittoria (non accadeva dal 2005), mentre nel 2018 vince 3 gare e ottiene 4 pole position, ma conclude l’anno in nona posizione a causa della sua assenza per infortunio in 4 GP.
“[La Desmosedici GP] ora è la moto migliore. Non ha punti deboli” dice Lorenzo, ricordando come la moto di riferimento nel 2017 non era la Ducati, e conclude parlando del suo rapporto con Dall’Igna: “Ci siamo conosciuti nel 2004, nel mio ultimo anno in classe 125. Il destino ci ha fatto reincontrare in Ducati. Ho il rimpianto di non aver vinto un titolo con il marchio italiano. Sono convinto che se fossi rimasto per altri due anni, l’avremmo vinto“.
Post-Ducati: ritiro in Honda e debutto nelle quattro ruote
Come precedentemente detto, l’esperienza in Ducati di Lorenzo si conclude dopo sole due stagioni, e lo spagnolo si trasferirà nel 2019 in Honda come compagno di squadra di Marc Marquez, in quella che sarà una stagione funestata dalla frattura della sesta vertebra dorsale che lo porta a saltare 4 GP, chiudere la stagione al diciannovesimo posto con 28 punti (con un undicesimo posto come miglior piazzamento in gara) e ad annunciare il suo ritiro dalle due ruote.
Dal 2022 lo spagnolo si è trasferito nelle quattro ruote e da quest’anno partecipa all’Italian GT Endurance Championship, alla guida di un’Aston Martin Vantage AMR GT3 Evo assieme a William Alatalo e Mahaveer Raghunathan.
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Crediti immagine di copertina: MotoGrandPrix.com