Marc Marquez si rivede nel talento del connazionale Pedro Acosta: e se fosse proprio lui l’erede del campione del mondo spagnolo ex Honda?
Il gran premio delle Americhe ha evidenziato delle similitudini tra il pluricampione Marc Marquez e il rookie Pedro Acosta.
Otto mondiali contro due, undici anni di differenza, uno alla sua dodicesima stagione in MotoGP, l’altro alla sua prima in assoluto. Ma la performance di Acosta di domenica ha impressionato persino Marquez, il quale ha ritrovato nel rookie una mentalità e una guida molto simili alla sua.
La gara di domenica ha visto l’alternarsi di diversi piloti in prima posizione. Tra questi anche Marquez e il rookie Acosta, prima volta in assoluto per lui nella massima serie.
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La speranza del numero 93 di aggiungere l’ottava vittoria nel COTA col nuovo team si è spezzata durante l’undicesimo giro, a causa di un problema ai freni che ha provocato la sua caduta. Ciò ha assicurato a Pedro il secondo gradino del podio, ritrovatosi dietro all’Aprilia di Viñales, il quale ha messo in scena un vero e proprio spettacolo durante tutto il weekend.
Acosta ha così stabilito il record del pilota più giovane nella storia della MotoGP a ottenere due podi consecutivi (il primo nel GP del Portogallo). Da notare un episodio particolare: proprio a causa della sua giovane età, il pilota della GASGAS non ha potuto bere alcol sul podio, dato che negli Stati Uniti è possibile farlo solo dopo i ventuno anni.
Dopo tre gare il rookie si trova nella quarta posizione della classifica piloti, a soli ventisei punti dal leader, Jorge Martín, ed è quindi in lotta per il mondiale.
Le staccate, i sorpassi, l’aggressività, il talento e la facilità con cui si è adattato alla moto della massima serie, fanno pensare ad Acosta come a un prodigio e quindi come il diretto erede di Marquez. Certo, c’è ancora tanta strada, ma le premesse sembrano essere molto buone.
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