I due piloti Yamaha, Fabio Quartararo e Alex Rins, hanno avuto grossi problemi alle braccia durante il Gran Premio di MotoGP al Mugello, a causa di quella che hanno descritto come una moto “super pesante”.
Il Mugello è una delle piste più complicate e difficili di tutto il calendario di MotoGP che mette a dura prova la resistenza fisica dei piloti, ma secondo Quartararo e Rins si è aggiunto anche un problema di eccessiva pesantezza sulla loro Yamaha M1 che ha reso la loro gara interminabile.

Oltre alla mancanza di performance, che colpisce Yamaha da un paio di stagioni, si sono aggiunti anche i problemi relativi alla guidabilità della moto, che era sempre stato un punto di forza della casa giapponese. Infatti dopo aver introdotto una serie di aggiornamenti, che hanno reso Quartararo soddisfatto dell’impegno del team, la moto è diventata molto più pesante nei cambi di direzione.
Il francese aveva già lamentato problemi al braccio, il mese scorso, a Jerez e qualche anno fa, ma le cose sono peggiorate durante il Gran Premio d’Italia, quando ha fatto fatica a guidare da metà gara in poi.
Il 25enne, dopo un buon venerdì, non ha concluso la gara sprint a causa di un contatto con Oliveira e nella gara della domenica è arrivato 18°.
Le parole di Quartararo su Yamaha dopo la gara del Mugello
Quando gli è stato chiesto di parlare della sua gara, il campione del mondo 2021 ha detto: “Soprattutto a metà gara ho avuto un problema e non ho potuto proprio guidare. Dobbiamo migliorare questo aspetto, perché non si tratta di arm pump (indurimento delle braccia)”.
“È solo che il mio braccio è chiaramente al limite in questo tipo di piste, quindi dobbiamo trovare una soluzione. L’aderenza che ci manca e i problemi al motore rendono la moto molto, molto pesante”.
Quartararo si è espresso sul lavoro di Yamaha: “Penso che il modo in cui abbiamo fatto la moto quest’anno sia sbagliato, perché anche se si stanno facendo passi avanti, dall’inizio dell’anno sentiamo che è super pesante. Dobbiamo quindi capire qual è l’aspetto che rende la moto così. In questo momento la priorità numero uno per noi è ritrovare il feeling che avevamo in passato, soprattutto nei cambi di direzione”.
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Il pilota francese ha già subito due interventi per risolvere la sindrome compartimentale al braccio, il primo durante la stagione 2019 e il secondo nel 2021, in seguito al GP di Jerez, dove stava dominando la gara, ma è stato costretto a terminarla in tredicesima posizione.
“È difficile. Mi sono già operato due volte e sembra tutto a posto. Ma il problema arriva comunque, in pratica non ho spazio per muovere il braccio come vorrei”.
El Diablo è convinto che sia un problema della moto, infatti: “Penso che mi sto allenando nel modo migliore possibile, anche meglio rispetto al passato”. E sul dubbio che possa essere colpa della MotoGP moderna ha concluso: “No, perché l’anno scorso non abbiamo avuto questi problemi”.
Le parole di Rins su Yamaha dopo la gara del Mugello
Anche la gara di Alex Rins è stata ostacolata dallo stesso problema, e nonostante le ottime prove del venerdì, ha terminato la gara solo 15° dopo essere partito 10° in griglia.

Lo spagnolo ha rivelato di aver avvertito un senso di vertigine nel periodo immediatamente successivo al termine del GP, mentre cercava di riprendersi dopo una faticosa gara di 23 giri.
“Ho faticato per tutta la gara”, ha ammesso. “Ho perso due posizioni alla partenza. Poi, giro dopo giro, ho cercato di essere presente, di gestire la moto, di gestire la mia condizione fisica perché in questo momento la nostra moto è piuttosto dura e critica”.
“Sono distrutto. Quando sono tornato al box mi hanno dovuto aiutare perché mi girava la testa. Con la moto di adesso, con i problemi che abbiamo, tutto diventa più difficile ed è molto fisica”.
La causa di questa stanchezza nasce dal fatto che per sopperire ai problemi bisogna dare tutto, infatti Rins ha concluso: “Devi dare di più da te stesso per risolvere i problemi”.
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Crediti immagine di copertina: yamahamotogp.com