In un’intervista, Valentino Rossi ha raccontato vari aspetti della sua vita, ricordando alcuni momenti della sua carriera.
Qualche giorno fa, Valentino Rossi è stato intervistato dal Corriere della Sera. Nella conversazione con Giorgio Terruzzi, il Dottore ha parlato della vita con le sue figlie e la sua compagna, raccontando poi alcuni aneddoti legati alla F1, in particolare a Schumacher ed Hamilton. Successivamente, la leggenda della MotoGP ha commentato l’approdo del britannico in Ferrari.

“Di cosa conservo dell’incontro con Schumi? Ho un bellissimo ricordo. Era noto che anni prima avevo scommesso su Jacques Villeneuve, dunque contro di lui. Così, quando ci siamo trovati nel box ero un po’ in paranoia. Adesso mi guarda e pensa, eccolo qui il co****e… Invece gentilissimo, mi ha dato un sacco di consigli. Un gran figo”.
Sulle due giornate in cui Rossi guidò la Mercedes ed Hamilton la sua Yamaha, ha rivelato: “Bello. Cena e confidenze. Il giorno dopo, arrivai in ritardo. Mi stavo cambiando, entrò nel motorhome ed era Hamilton vestito da Hamilton. Indicava l’orologio: i soliti italiani, cappuccino, brioche…Mi rimproverava. Sorrideva. Non del tutto però”.
“Se avessi preso Hamilton in Ferrari? Certo, è una cosa bellissima. Vederlo lì, con la tuta rossa, emoziona anche me. Voglio proprio capire come se la cava. E come se la cava Leclerc”.
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Mentre, riguardo alla nuova stagione di MotoGP che inizierà tra esattamente un mese, il campione del mondo ha ricordato le battaglie con i suoi grandi avversari, dichiarando: “Correre contro comporta un odio sportivo fortissimo”.
“Ma quando si smette, resta il rispetto per chi ha diviso con te emozioni e tensioni. Con Stoner, lo stesso. Quando rivedo Gibernau o Lorenzo, provo gusto. Avversari che non sono mai andati oltre un certo limite di aggressività”.
Al suo allievo dell’Academy, Francesco Bagnaia, il 46 ha dato poi dei consigli per affrontare al meglio questo anno al fianco di Marc Marquez.
“Ci sono giorni in cui devi vincere e giorni in cui devi portare a casa punti – ha affermato Rossi – Non l’ha mai fatto, altrimenti avrebbe vinto anche il terzo Mondiale. Non cadere nelle trappole, nei giochi mentali, non farsi condizionare dal compagno di squadra. Nei duelli divertirsi e tentare l’impossibile”.
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Immagine di copertina Credit: via GQ Italia