Toprak Razgatlıoglu ha concluso il Round d’Australia del campionato Superbike con un secondo posto in gara 1 e due zeri in Superpole Race e in gara 2.
Non è stato un inizio di campionato Superbike semplice per Toprak Razgatlıoglu, che sabato si è classificato secondo nelle qualifiche, mantenendo la posizione nella prima gara di Phillip Island, ma i risultati della domenica sono stati decisamente più negativi.
Il pilota turco ha concluso la Superpole Race al tredicesimo posto e ha rischiato un incidente a causa di alcuni problemi avuti nel frenare alla quarta curva. Queste difficoltà hanno inficiato negativamente anche sulla posizione di partenza della gara 2. Nonostante fosse risalito fino al quinto posto, c’è stato un problema tecnico sulla sua moto dopo il pit stop obbligatorio ed è stato costretto al ritiro.
Ai microfoni di Speedweek, Toprak Razgatlıoglu ha definito il mondiale Superbike una “Ducati Cup” e non ritiene normale la presenza di tutte le Ducati davanti. Il turco ha anche affermato di non essere convinto a continuare a correre in Superbike se la situazione dovesse rimanere invariata.
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Le parole di Toprak Razgatlıoglu
“Le cose sono iniziate male nella Superpole Race, ho avuto un grosso problema. Sono stato fortunato a non scontrarmi con nessuno e a non cadere. Nella seconda gara la moto aveva un feeling migliore, ma è sorto un problema e non sono riuscito a continuare. Non sono mai stato molto contento dopo le prime gare della stagione, gli ultimi due anni sono iniziati in modo molto strano. Ora mi sto concentrando sulle gare in Europa. Voglio combattere contro le Ducati lì.”
“Il campionato mondiale è ormai diventato quasi una Ducati Cup. Fino ad allora faremo del nostro meglio e ci concentreremo sul tornare più forti. I due giorni di test prima della gara di Portimao saranno molto importanti per noi. Cercheremo di migliorare la moto perché non siamo ancora al 100%”.
“Non mi sorprende che Bulega sia veloce, era forte anche l’anno scorso. Anche Álvaro Bautista non è male. Ma quest’anno tutte le Ducati sono davanti e questo non è normale. Se continua così, nessuno ne trarrà piacere. Se il Campionato Mondiale Superbike continua così, non credo che continuerò a correre qui”.
