I team della Superbike hanno svolto due importanti giornate di test sulla pista di Aragon, in attesa della ripresa del campionato. Tutte le case in pista hanno portato interessanti novità con Jonathan Rea che ha stampato il miglior tempo finale.
Nonostante la stagione si ormai abbondantemente entrata nella sua fase finale, i Team della Superbike continuano a testare le proprie moto per fornire ai piloti il miglior pacchetto possibile per concludere l’annata di gare. In questo contesto, quasi tutte le squadre del Mondiale, si sono date appuntamento sul tracciato di Aragon per una due giorni di test che ha spezzato l’attesa per la ripresa del campionato dopo la pausa estiva.
Alle sessioni, come dicevamo, hanno partecipato diversi Team del WorldSBK, ma non tutti. Yamaha, per esempio, ha completamente balzato le sessioni mentre per quel che riguarda la Ducati erano presenti solamente la squadra ufficiale ed il Team Barni. Discorso simile anche per Kawasaki, scesa in pista solamente con la moto del KRT. Al completo, invece, sia BMW che Honda.
KAWASAKI
La squadra giapponese esce dal test di Aragon con il miglior tempo assoluto. La firma è quella di Jonathan Rea capace di segnare un 1’49.101 nel pomeriggio della seconda giornata di prove.
Un test che per Kawasaki ha rappresentato una novità anche per quel che riguarda i piloti. Sulla ZX10-RR, nel corso del primo giorno di test, è infatti salito Adrian Huertas. Lo spagnolo, all’esordio ufficiale su moto di queste potenze, ha ben figurato, segnando il sesto tempo di giornata in 1’51.044.
Per il marchio giapponese, comunque, l’impegno in queste giornate è stato importante anche dal punto di vista tecnico. Rea e Alex Lowes, nella sola seconda giornata, hanno infatti provato la moto in cinque configurazioni diverse. Il sei volte Campione del Mondo Superbike ha provato alcune novità che dovrebbero essere introdotte per gli ultimi Round della stagione 2023. Lowes, invece, ha testato la moto in configurazione 2024: l’obiettivo di Kawasaki è quello di riuscire a migliorare l’accelerazione e la velocità di punta.
DUCATI
La moto del costruttore italiano sono state portare in pista ad Aragon solamente da tre piloti: Micheal Ruben Rinaldi (autore del miglior tempo nella prima giornata), Alvaro Bautista e Danilo Petrucci.
Lo spagnolo, attuale leader della classifica del Mondiale, ha lavorato per migliorare il proprio feeling sull’anteriore. Il nativo di Talavera de la Reina ha infatti testato una nuova forcella Ohlins ispirata alla tecnologia che già si usa in MotoGP.
Giornate positive anche per Rinaldi. L’italiano, non ha testato nessuna novità tecnica sulla sua Panigale V4R concentrandosi soprattutto sul cercare il miglior setup e le migliori mappature elettroniche per adattarsi meglio alla riduzione di 250 giri motore imposta dal regolamento.
Soddisfazione anche per quel riguarda Petrucci. Il pilota di Terni ha lavorato, su richiesta del Team ufficiale Aruba, su elettronica e freno motore. Il trentaduenne ha poi testato dei nuovi dischi freno, aggiustando il setup per avere maggiore confidenza soprattutto durante l’utilizzo della gomma SCQ.
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HONDA
La squadra che ha lavorato di più nella due giorni di Aragon è stata sicuramente la Honda. Il marchio giapponese, oltre agli ufficiali Iker Lecuona e Xavi Vierge, ha fatto scendere in pista anche il collaudatore Tetsuta Nagashima.
Il cronometro ha sicuramente sorriso alla casa nipponica con Xavi Vierge che ha firmato il secondo miglior tempo nella prima giornata e il quarto nella seconda.
Dal punto di vista tecnico, Vierge e Lecuona hanno lavorato soprattutto in ottica finale di stagione, cercando di migliorare il setup generale della moto. Il lavoro in ottica 2024 è stato invece svolto da Nagashima. Il giapponese ha provato diverse nuove soluzioni sviluppate per migliorare la fase di accelerazione e il grip sulla gomma posteriore in uscita dalle curve.
BMW
Presente ad Aragon con tutti e quattro i piloti titolare la BMW. Il marchio teutonico ha però sempre occupato le posizioni finali della classifica, sintomo di un test non troppo positivo.
Gli alfieri della casa bavarese, infatti, hanno accusato, in entrambe le giornate, un distacco di più di un secondo dal giro più veloce. Il primo giorno, a firmare il miglior tempo con la M1000R era stato Scott Redding mentre nella seconda giornata il “titolo” è finito nelle mani di Micheal van der Mark.
I RISULTATI DELLA PRIMA GIORNATA DI TEST
I RISULTATI DELLA SECONDA GIORNATA DI TEST
Il prossimo appuntamento per vedere i piloti della Superbike in azione è per il fine settimana dell’8-10 settembre quando a Magny-Cours, si svolgerà il GP della Francia.
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