Nell’unica giornata di test in Australia prevista per la Superbike è Toprak Razgatlioglu a fare la voce grossa. Il turco firma infatti il miglior tempo siglando il nuovo record della pista di Phillip Island.
I test in Australia svolti sul circuito di Phillip Island, pista che nel fine settimana ospiterà il Round di apertura della stagione 2024, hanno scritto la parola fine sulla preseason della Superbike.
Limitati ad una sola giornata per via di alcuni problemi logistici che hanno ritardato l’arrivo degli pneumatici nella terra dei canguri, l’unica sessione di prove sul tracciato australiano ha confermato i valori emersi già nel mese di gennaio nei test di Jerez e di Portimao.

In vetta alla classifica, infatti, si confermano i nomi di Toprak Razgatlioglu e di Nicolò Bulega probabilmente i piloti più in forma di questo pre-stagione. Il turco della BMW ha chiuso la giornata in prima posizione con il crono di 1’28.511 precedendo di meno di un decimo il rookie della Ducati (1’28.585). Tempi particolarmente significativi visto che entrambi sono scesi sotto l’attuale record della pista di Phillip Island.
Una condizione che ha riguardato anche Andrea Locatelli (1’28.835), Andrea Iannone (1’29.001), Alex Lowes (1’29.211) e Micheal Ruben Rinaldi (1’29.213). Tutti questi piloti, infatti, hanno fatto registrare un tempo più basso rispetto a quello che attualmente rappresenta il record del tracciato australiano. Una situazione agevolata dalle opere di riasfaltatura subite dalla pista di Phillip Island e che testimonia la bontà del nuovo asfalto per lo meno nelle condizioni di time attack.
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Proprio il nuovo asfalto ha costretto i piloti a concentrarsi anche e soprattutto sulla gestione del passo gara per iniziare anche a studiare i possibili scenari legati al consumo degli pneumatici. Tra chi ha preferito non provare l’attacco al tempo, il più veloce è stato Alvaro Bautista (1’29.278). Lo spagnolo, settimo nella classifica di giornata, è anche stato autore di una caduta.
La top ten giornaliera è completata da Scott Redding (1’29.370), Remy Gardner (1’29.399) ed Axel Bassani (1’29.406). Per l’italiano della Kawasaki la sessione in Australia ha rappresentato un importante passo avanti per quel che riguarda la fiducia in sella alla ZX-10RR.

Non compare invece nelle prime dieci posizioni il nome di Jonathan Rea (1”29.966). Il nuovo pilota della Yamaha ha visto la sua giornata essere condizionata da una caduta nella mattinata. Il “Cannibale” è stato autore di un brutto highside in uscita di Curva 11. Una caduta da cui è uscito dolorante e che lo ha costretto a percorrere solamente pochi passaggi nella sessione pomeridiana.
È andata ancora peggio ad Iker Lecuona. Lo spagnolo della Honda è caduto nello stesso punto e con la stessa dinamica di Jonathan Rea. Le conseguenze sono però state leggermente più gravi: il nativo di Valencia, infatti, non ha più ripreso la via della pista presentandosi nei box HRC con una vistosa fasciatura al braccio dovuta alla lussazione della spalla sinistra. Una doppia beffa, considerando che Honda è probabilmente il costruttore che ha la maggiore necessità di sfruttare al massimo le sessioni di prova extra weekend di gara. Una necessità dimostrata anche dalla classifica con le CBR1000RR-R che occupano la sedicesima posizione con Xavi Vierge (1’29.977), la diciannovesima con Lecuona (1’30.468) e le ultime posizioni con Tarran Mackenzie (1’31.580) e Adam Norrodin (1’32.088).

LA CLASSIFICA DEI TEMPI DELLA SESSIONE DI TEST DELLA SUPERBIKE IN AUSTRALIA

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