Con una due giorni di test i piloti della Superbike hanno preso per la prima volta contatto con il tracciato di Cremona. La pista ospiterà nel week-end del 20-22 settembre il Round d’Italia 2024.
Il lungo periodo di pausa imposto dal calendario della Superbike tra il Round di Olanda e quello dell’Emilia-Romagna è stato interroto da una due giorni di test svoltasi sul tracciato di Cremona.
Un test che, oltre a far provare novità sulle moto a tutti i team, è servito anche ai piloti per prendere il primo contatto con il circuito lombardo. La pista, infatti, ospiterà per la prima volta un Round del WorldSBK nel week-end del 20-22 settembre 2024.
In generale il feedback sul tracciato è stato positivo, anche per via dei lavori di ammodernamento resisi necessari per poter ospitare un evento iridato. Scott Redding, per esempio, ha sottolineato la presenza di almeno cinque o sei punti di sorpasso nonostante una carreggiata meno larga rispetto a quella della maggior parte degli altri tracciati. Il giudizio finale, in ogni caso, è rimandato a settembre quando nella testa dei piloti subentrerà anche l’adrenalina dovuta al fine settimana di gara.

A fare la voce grossa nei test di Cremona, in ogni caso, sono state le Yamaha. Remy Gardner ed Andrea Locatelli sono stati gli unici piloti a scendere sotto il muro dell’1’29 segnando rispettivamente un 1’28.860 e un 1’28.919.
I distacchi sono comunque stati minimi: Micheal Ruben Rinaldi (1’29.047) ha conquistato la terza posizione issandosi nel ruolo di migliore Ducati in pista. Alle spalle dell’italiano si è piazzato Sam Lowes (1’29.137). Il pilota del Team Marc VDS, inoltre, aveva fatto segnare il miglior tempo nella prima giornata di test. Una prima giornata che, vista la pioggia caduta nel pomeriggio, ha dato modo ai piloti di testare l’asfalto del Cremona Circuit anche in condizioni di bagnato.
La prima BMW in classifica, invece, è quella di Scott Redding (1’29.215), quinto. La prestazione della Casa tedesca è comunque rilevante, considerando la settima posizione di Garrett Gerloff (1’29.325). Sulle M 1000 RR del team Bonovo, le uniche presenti a Cremona vista l’assenza della squadra ufficiale, si è scelto di tornare al setup utilizzato nei test pre-stagionali di Jerez.
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Tra i team ufficiali, inoltre, era assente il Kawasaki Racing Team. Il Marchio verde, comunque, ha avuto modo di farsi vedere nella classifica grazie alla nona posizione di Tito Rabat (1’29.543). Lo spagnolo del Team Puccetti ha addirittura preceduto la Ducati del campione del mondo in carica Alvaro Bautista (1’29.781). L’alfiere del team Aruba, a differenza dei suoi avversari, ha però scelto di non montare la mescola SCQ, concentrando il suo lavoro sull’apprendimento della pista e sullo sviluppo del setup della sua Panigale V4R.
Il miglior pilota del team ufficiale Ducati è stato così Nicolò Bulega, sesto con il tempo di 1’29.223. Il vincitore della prima gara della stagione ha faticato a trovare il feeling con l’anteriore e si anche reso protagonista di due scivolate.
Un altro pilota in difficoltà è stato Jonathan Rea. Il nordirlandese è infatti l’ultimo dei piloti Yamaha in classifica (1’30.027) e continua a manifestare problemi di adattamento alla sua R1. Il suo test si è concentrato così sulla ricerca del miglior setup per la sua Yamaha con un lavoro specifico sull’elettronica.

Nelle ultime posizioni della classifica si piazzano lo Honda con Iker Lecuona (1’29.787), Xavi Vierge (1’30.135) e Tarran Mackenzie (1’31.165). La Casa Alata ha comunque provato diverse soluzioni, tra cui un nuovo forcellone, che sembrano aver soddisfatto i piloti.
LA CLASSIFICA DEI TEMPI DEL PRIMO GIORNO DI TEST SUPERBIKE A CREMONA
LA CLASSIFICA DEI TEMPI DEL SECONDO GIORNO DI TEST SUPERBIKE A CREMONA
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Immagine di copertina: WorldSBK.com