Dicembre 5, 2023
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MotoGP

MotoGP | GP Portogallo, Risultati Prove 2 – Sorpresa Miller in una sessione interrotta da ben due bandiere rosse

Jack Miller piazza il miglior tempo delle Prove 2 del GP del Portogallo di MotoGP proprio all’ultimo giro disponibile. Bene Aprilia e Ducati, con Vinales 2° e Bagnaia 3°. Anche Quartararo e Bastianini in top 10, mentre Marc Marquez dovrà passare dal Q1.

A sorpresa, è Jack Miller su KTM a stampare il miglior tempo del venerdì di Portimao. Vinales su Aprilia e Bagnaia su Ducati completano la top 3.

Come sono andate le prove 1

All’inizio della sessione, i team sono rimasti sorpresi dall’arrivo della pioggia che nessuno si aspettava a Portimao. Una pioggia che per fortuna ha avuto durata breve e così , dopo circa 10 minuti, tutti sono potuti scendere in pista con gomme da asciutto.

I piloti hanno adottato strategie diverse in questa sessione: Alex Marquez (Ducati Gresini) si è issato in vetta alla classifica con il tempo di 1:38.782. Lo spagnolo ha montato una gomma morbida nuova al posteriore nelle fasi conclusive del turno, esattamente come Mir (Honda Repsol), Marini (Ducati Mooney VR46) e Bezzecchi (Ducati Mooney VR46), rispettivamente secondo, terzo e quarto.

Quartararo (Yamaha  Monster) e Bagnaia (Ducati Lenovo) hanno invece girato con la stessa gomma media fino alla fine della sessione. Molto bene il francese, che ha stampato il suo miglior crono proprio all’ultimo giro, dimostrando quindi che la M1 è ben messa per quanto riguarda il degrado delle gomme.

Si ricorda che con il nuovo format del weekend il venerdì assume ora una maggiore rilevanza, perché le due sessioni di prove di oggi sono le uniche valide per determinare i 10 piloti che accederanno direttamente al Q2 e chi invece dovrà passare dal Q1. Inoltre la durata del secondo turno del venerdì è stata allungata nel 2023 e portata a 60 minuti.

Le Prove 2 diventano così le ultime per poter migliorare il proprio tempo e indirizzare il proprio weekend in un certo modo, con i tempi che sicuramente scenderanno rispetto alle Prove 1. Ricordiamo infatti che nei test pre-stagionali, Bagnaia ha stampato il record non ufficiale del circuito con il crono di 1:37.968.

Cliccando QUI potrete leggere i risultati delle Prove 1 del GP del Portogallo di MotoGP.

MotoGP – GP Portogallo, Sintesi Prove 2

Splende il sole a Portimao, il che permetterà di assistere ad una divertente sessione di Prove 2, con i tempi che andranno sempre più giù col passare dei minuti. Subito problemi per Pol Espargarò che cade proprio all’ingresso dell’ultimo curvone del circuito. Brutta caduta per lo spagnolo della KTM GasGas, che per fortuna abbandona la pista sulle sue gambe.

Ecco che arrivano subito i primi miglioramenti. Protagoniste le due Aprilia ufficiali: Aleix Espargarò sale in P3 nella classifica combinata, seguito a ruota dal suo compagno di box Maverick Vinales. Nel frattempo scivola anche Joan Mir: nessun problema fisico per il neo pilota Honda.

Intanto, come prevedibile, fioccano i miglioramenti fin dai primi minuti: Quartararo (Yamaha Monster) monta una soft al posteriore a sale in P4, mentre Bagnaia (Ducati Lenovo) con la media sale in P7.

Dalle indicazioni raccolte nei test, la gomma soft ha molto più grip della media nei primi giri ed è dunque quella indicata per la Sprint. La gomma media è invece quella più adatta per la gara. Per quanto riguarda l’anteriore, la stragrande maggioranza è orientata verso la media.

Bandiera Rossa! A 46:38 dalla fine la sessione viene interrotta per problemi tecnici al circuito. Nello specifico, dovrebbe trattarsi di mancanza di corrente elettrica.

Dopo quasi mezz’ora di stop, i problemi sembrano risolti e finalmente si torna in pista. Marco Bezzecchi (Ducati Mooney VR46) e Augusto Fernandez (KTM GasGas) si rendono subito protagonisti di due cadute: entrambi sono ok.

Bagnaia scende sul tracciato con la coppia di gomme medie montate in precedenza: il campione del mondo non migliora e resta in P9, ma stampa un bell’1:39.0. Tempo che viene ribadito anche nelle due tornate seguenti, quindi ottima costanza per lui. In vetta persiste Alex Marquez con l’1:38.782 realizzato al mattino.

Martin va in controtendenza e monta uno pneumatico Hard all’anteriore. Ma il ritmo di Bagnaia è preoccupante per tutti: 1:38.9, poi addirittura 1:38.798, crono con cui sale in P2 di pochi millesimi alle spalle del più piccolo dei fratelli Marquez. Bene anche Vinales che in 1:38.8 ribadisce la sua quarta posizione: anche lo spagnolo sta girando con la media al posteriore. L’alfiere di casa Aprilia scalza addirittura Bagnaia dalla P2 in 1:38.785, a soli 3 millesimi dal miglior tempo di Alex Marquez. Lo spagnolo in questo momento sembra l’unico in grado di poter impensierire Bagnaia.

A 30 minuti dalla fine, la classifica  combinata recita: Alex Marquez (Ducati Gresini), davanti a Maverick Vinales (Aprilia Racing) e Pecco Bagnaia (Ducati Lenovo). Tre moto italiane comandano la graduatoria.

E’ l’ora dei primi time attack. Torna sul tracciato Marc Marquez: la sua Honda è equipaggiata con una gomma Hard davanti e una Soft dietro. Stessa combinazione di pneumatici adottata da Jorge Martin. L’otto volte campione del mondo sfrutta appieno la gomma soffice per portarsi davanti a tutti in 1:38.665, ma la sua leadership dura pochi secondi perché il connazionale Martin fa meglio di lui di quasi 3 decimi: 1:38.370 è il crono cui l’alfiere del team Pramac si porta in cima alla graduatoria.

Gran tempo di Luca Marini (Ducati Mooney VR46) che con la media usata da diversi giri stampa il terzo tempo in 1:38.7. Intanto è tornato a calcare il tracciato anche Bagnaia: gomma soft per lui al posteriore e attacco al tempo in arrivo. Rischio clamoroso corso dal campione del mondo, che proprio all’ultima curva, una destrorsa lunga e veloce, perde l’anteriore ma resta in piedi con l’aiuto di gomito e ginocchio. Un vero peccato perché alla fine del terzo settore era sui tempi di Martin.

Tutti ora sono in pista equipaggiati da una gomma posteriore soft. Alex Marquez si conferma in grande forma e con 1:38.409 sale in P2, ma meglio di lui fa Joan Mir: 1:38.394 e seconda posizione per il pilota di casa HRC. Davvero in pochi si aspettavano una Honda così competitiva fin da subito.

Ma fioccano i miglioramenti: Aleix Espargarò porta l’Aprilia davanti a tutti in 1:38.253, mentre Zarco sale in P5 in 1:38.4.

Bagnaia torna in pista con una gomma soft nuova, ma a 13:55 dalla fine viene nuovamente esposta la bandiera rossa. Pol Espargarò è scivolato alla curva 10 e resta a terra. Lo spagnolo viene soccorso a bordo pista, ma per fortuna è cosciente. Pochi secondi prima sono scivolati anche Miguel Oliveira e Raul Fernandez, ma i due piloti del team Aprilia RNF sono subito tornati ai box a piedi.

Pol Espargarò viene caricato sull’ambulanza per essere portato al centro medico. Davvero tante cadute in questa sessione.

Semaforo verde! Dopo diversi minuti di pausa, il rombo dei motori torna a salire. Gli ultimi minuti saranno infuocati: tutti infatti tenteranno l’attacco al tempo per entrare nei primi 10. Mancano all’appello ancora Bagnaia e Quartararo, che non hanno ancora effettuato un giro veloce con gomma soft.

Luca Marini, sotto di 3 decimi alla fine del terzo settore, rovina tutto scivolando alla penultima curva. Bagnaia non si fa attendere a con 1:37.856 si mette in cima alla classifica. Il giro seguente la sua Ducati si ferma e il torinese deve parcheggiarla a bordo pista.

Ma la sorpresa viene da Jack Miller: l’australiano, mai nelle prime posizioni, proprio all’ultimo giro mette clamorosamente la sua KTM davanti a tutti. Prima posizione e record della pista in 1:37.709! Secondo è Vinales (Aprilia), staccato di 37 millesimi.

La Ducati si conferma la moto per eccellenza da qualifica. Sono ben sei le Desmosedici in top 10 e che quindi accedono al Q2. Ottima prestazione del team Mooney VR46, con Marini in P4 e Bezzecchi in P8, nonostante entrambi siano scivolati. Enea Bastianini è l’ultimo dei piloti ad accedere al Q2.

In casa Aprilia possono sicuramente essere soddisfatti perché, oltre a Vinales, figura in top 10 anche Aleix Espargarò. Direttamente in Q2 anche Fabio Quartararo, ottimo sesto con la sua Yamaha.

Resta escluso invece Alex Marquez, dopo essere stato nelle prime posizioni per buona parte dei turni. Grande delusione anche in casa Honda: le RC213V avevano effettuato una buona prima sessione e anche nella seconda erano partite bene. Alla fine sono invece tutte fuori dai primi 10, con Marc Marquez che conclude soltanto in P14. Tra l’altro, l’otto volte campione del mondo è scivolato negli ultimi secondi della sessione: nessuna conseguenza fisica per lui.

MotoGP – GP Portogallo, Classifica Prove 2

MotoGP prove libere 2 gp portogallo portimao

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