Jorge Martin ha ottenuto il miglior tempo nel venerdì di prove del GP degli Stati Uniti di MotoGP. Ottimo secondo tempo per Bagnaia.
Terza posizione per un eccellente Alex Rins in sella alla Honda del team LCR. Accedono al Q2 anche Luca Marini e Fabio Quartararo, mentre il leader del campionato, Marco Bezzecchi, è fuori dalla top 10 e dovrà passare dal Q1.
Sintesi Prove 1
I piloti utilizzano la prima parte della sessione soprattutto per pulire la pista e prenderne la giusta confidenza. La stragrande maggioranza monta la gomma soft all’anteriore e la media al posteriore, mescole che non dovrebbero essere usate nelle sessioni che contano davvero.
Piero Taramasso, responsabile in pista di Michelin, spiega infatti che la gomma Soft sarà quella più gettonata non solo per la qualifica e la sprint, ma anche per la gara. La gomma anteriore, invece, ad Austin è molto sollecitata, quindi tendenzialmente si useranno le mescole più rigide.
Nelle fasi finali della sessione è però già tempo di time attack. Ricordiamo infatti che, con il nuovo format del weekend, le due sessioni del venerdì sono le uniche valide per la classifica combinata che decreterà i 10 piloti che accederanno direttamente al Q2 e chi invece dovrà passare dal Q1. Inoltre il cielo è piuttosto uggioso sopra Austin, ma non dovrebbe piovere.
Negli ultimi 7 minuti è così già tempo di montare la gomma Soft nuova al posteriore e il miglior tempo lo piazza Luca Marini (Ducati Mooney VR46) in 2:03.250, davanti ad un redivivo Fabio Quartararo (Yamaha). Dei primi 10 però non tutti hanno montato la Soft nuova nelle frazioni conclusive. Jorge Martin (Ducati Pramac) e Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo) hanno infatti optato per la media, ma sono comunque riusciti ad entrare nei primi 10.
Il leader del mondiale, Marco Bezzecchi (Ducati Mooney VR46), è invece scivolato proprio in uno dei suoi giri veloci ed è momentaneamente solo 14°.
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MotoGP – GP Stati Uniti, Sintesi Prove 2
La maggioranza dei protagonisti scende in pista con le gomme usate nella prima sessione. Non così Miguel Oliveira (Aprilia RNF), che monta subito una soft nuova e piazza il terzo tempo nella combinata in 2:03.407. Una volta tagliato il traguardo, il portoghese però scivola: nessuna conseguenza fisica per lui.
Bagnaia vuole accantonare il brutto errore dell’Argentina e dimostra di aver trovato subito un ottimo feeling con il COTA: il torinese piazza un eccezionale 2:03.339 con due gomme medie usate e sale in P2 a soli 89 millesimi da Marini. Ma questo è stato solo l’ultimo di una serie di giri su un ottimo passo per il campione del mondo in carica.
A circa metà sessione, Jorge Martin monta uno pneumatico morbido nuovo e piazza il nuovo miglior tempo della tempo di giornata in 2:03.241. Ma la pista sta migliorando notevolmente, tant’è che Maverick Vinales (Aprilia Racing), con una morbida usata, si migliora e piazza il nono tempo. Lo spagnolo dunque precede i compagni di marca Marini e Bagnaia, poi Quartararo in P4.Intanto Miguel Oliveira scivola per la seconda volta in questa giornata.
Dopo l’ottimo run precedente, Bagnaia è tornano ai box per poi uscire nuovamente con una gomma hard all’anteriore. Il torinese farà dunque una prova comparativa con la media usata finora. Anche Quartararo è impegnato in un long run: la Yamaha del francese è equipaggiata con una gomma dura davanti e una morbida dietro e ha già compiuto un bel po’ di giri senza passare dalla pit lane.
Pecco continua a martellare sul 2:03 alto: la sua gomma posteriore media ha ormai parecchi giri sulle spalle. A circa 20 minuti dal termine, sono quasi tutti rientrati ai box: è la quiete prima della tempesta, perché a breve sarà il momento dei time attack decisivi per l’accesso diretto al Q2. I tempi ottenuti finora saranno sbriciolati e la classifica stravolta: quasi tutti probabilmente monteranno addirittura due gomme morbide.
Ed è proprio con la seconda gomma nuova che si ottengono i migliori tempi della giornata. A porsi davanti a tutti è Jorge Martin (Ducati Pramac), solito asso sul giro secco, in 2:02.178. Ma Bagnaia ribadisce le ottime impressione avute finora ed è subito in scia, staccato di soli 63 millesimi dallo spagnolo.
Ottimo terzo tempo per Alex Rins, con la prima delle Honda. L’ex Suzuki conferma un feeling speciale con il COTA: ricordiamo che, con le assenze di Marquez e Bastianini, Alex è l’unico pilota in griglia ad aver vinto in MotoGP su questa pista.
Anche Luca Marini ci ha abituato a ottime prestazioni sul giro secco: l’alfiere del team VR46 è quarto davanti ad Alex Marquez. Lo spagnolo di casa Gresini si conferma in un grande periodo di forma e chiude il pacchetto di quattro Ducati nelle prime cinque posizioni.
Fanno parte della top 10 anche entrambe le KTM e le Aprilia ufficiali. Brad Binder ha ottenuto il tempo che gli è valso la P8 proprio sotto la bandiera a scacchi ed ha messo fuori il leader del mondiale, Marco Bezzecchi, costretto così a passare dal Q1. Fabio Quartararo piazza il settimo tempo, approfittando della scia di Bagnaia, e accede a sua volta al Q2.
Dopo l’ottimo weekend di Termas, ripiomba nelle posizioni di rincalzo Franco Morbidelli (Yamaha), solo in P16. Proprio a pochi secondi dalla bandiera scacchi, Johann Zarco (Ducati Pramac) è scivolato nello snake e la sua moto è rimasta praticamente in traiettoria. Questo episodio ha di fatto messo fine alla sessione con qualche secondo di anticipo.
MotoGP – GP Stati Uniti, Classifica combinata prove venerdì

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