Febbraio 14, 2025
Paddock News 24
F1PN24

F1 | Ferrari e il patto top-secret con la FIA di cui non sapremo mai nulla

Il 2019 è stato l’anno dell’incoronazione di Charles Leclerc come principe della Ferrari ma fu anche quello in cui la rossa strinse un patto top-secret con la FIA in seguito alla violazione del regolamento. Ripercorriamo insieme i passi di una storia che probabilmente non sarà mai data come vera.

Nel 2019, la Ferrari e la FIA hanno fatto parlare di sé grazie a una power unit che sembrava garantire un notevole vantaggio in termini di velocità di punta alla rossa. Questo ha sollevato sospetti tra i team rivali, soprattutto nella seconda metà della stagione, quando il team italiano sembrava imbattibile sui rettilinei. I sospetti si concentravano su possibili irregolarità tecniche, portando a richieste di chiarimenti formali da parte di team concorrenti come Red Bull e Mercedes.

Per rispondere al dubbio la FIA aveva introdotto un sensore per monitorare il flusso di carburante che ogni team deve rispettare. Tuttavia, si sospettava che Ferrari avesse trovato un modo per aggirare questo sensore, permettendo di iniettare più carburante nei cilindri in determinati momenti, aumentando così la potenza del motore. Alcuni ipotizzavano che Ferrari stesse utilizzando additivi nell’olio motore per migliorare la combustione e aumentare ulteriormente le prestazioni. Anche questa pratica sarebbe vietata dal regolamento.

L’intervento della FIA e le nuove direttive tecniche

Verso la fine del 2019, la FIA ha emesso diverse direttive tecniche per chiarire le regole e chiudere potenziali scappatoie della Ferrari. Una di queste, emessa prima del GP degli Stati Uniti, richiedeva ai team di garantire che il flusso di carburante rispettasse i limiti imposti in ogni momento, eliminando la possibilità di aggirare il sensore. Dopo questa direttiva, le prestazioni della Ferrari sembrarono calare leggermente, alimentando ulteriormente i sospetti.

F1 Ferrari 2019 FIA
(@Eurosport)

L’accordo confidenziale tra la Ferrari e la FIA

A fine stagione, la FIA ha condotto un’indagine approfondita sul motore Ferrari. Tuttavia, non sono state trovate prove conclusive di irregolarità. Di conseguenza, la FIA e Ferrari hanno raggiunto un accordo confidenziale, il cui contenuto non è mai stato reso pubblico. Questo accordo ha suscitato polemiche nel paddock, con molti team rivali che hanno accusato la FIA di mancanza di trasparenza.

Nel 2020, la Ferrari ha registrato un drastico calo di prestazioni. Questo è stato attribuito principalmente alle modifiche che la Scuderia ha dovuto apportare al motore per assicurarsi di rispettare completamente le normative FIA. La SF1000, la vettura del 2020, si è dimostrata poco competitiva sia in termini di potenza della power unit che di efficienza aerodinamica. Il team ha faticato per tutta la stagione, finendo sesto nel campionato costruttori, il peggior risultato dal 1980.


Leggi anche: F1 | Ferrari, l’evoluzione del 2024 continua nel 2025: ecco le nuove modifiche


L’intera vicenda ha avuto un impatto significativo sulla reputazione della Ferrari, che è stata messa in discussione sia dai tifosi che dai rivali. Molti hanno percepito l’accordo confidenziale come una tacita ammissione di colpa, pur senza prove definitive. Inoltre, la perdita di competitività nel 2020 ha ulteriormente danneggiato l’immagine della scuderia che per rialzarsi ha dovuto aspettare la resurrezione avuta nel 2022 con la F1-75.


Seguici sui social: TelegramTikTokInstagramFacebookTwitter


copertina: @DivebombMotorsport

Articoli Correlati

MotoGP | GP Giappone – I Punti Chiave del weekend di Motegi

Elia Aliberti

Salone di Ginevra chiude per sempre

Lucrezia Milanese

F1 | Red Bull pensa già al campionato 2024?

Antonio Spina

Lascia un commento

* By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.