Fernando Alonso ha rivelato alcuni dettagli sul suo percorso nel motorsport, dai kart alla F1, rivelando che la decisione di diventare pilota non l’ha presa lui.
Il pilota di F1 Fernando Alonso non sembra intenzionato a fermarsi a breve nel mondo del motorsport. Nonostante adesso il 43enne non riesca a vedersi lontano dal mondo delle competizioni automobilistiche, non era dello stesso pensiero da piccolo.
Per avviare una carriera di successo i piloti vengono messi sui kart da piccolissimi. Tre anni nel caso di Alonso, che a quell’età non era certo in grado di decidere il suo futuro. “Potete immaginare che non sono stato io a scegliere di correre, mio padre era molto felice quel giorno, ma mia madre non tanto”.
La sua prima vittoria è arrivata a sette anni, ed è stata la prima di tanti successi nel mondo del kart e non solo. Ha cominciato a tre anni Alonso, e ha proseguito per nove anni, prima di passare alle monoposto. “Quando avevo otto, nove o dieci anni, ricordo che guidavo nei fine settimana, ma il resto dei giorni giocavo a calcio a scuola e facevo il portiere. Ricordo che mi piaceva più giocare a calcio che correre nei fine settimana“.
Da qui arriva l’ammissione di Fernando Alonso: “Non ho scelto io di fare il pilota, è stato mio padre, lo ammetto”. L’asturiano ha poi proseguito spiegando: “Ma non potevo dirlo a mio padre (che preferivo il calcio n.d.r.). Oltretutto nel calcio ci sono migliaia di calciatori e nella Formula 1 solo venti, era più attraente, più esclusiva…“
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Quella dei giovani piloti che passano i weekend tra un autodromo e l’altro è una vita dedicata alla propria passione, che comporta sacrifici quali andare via dal proprio paese, come succede alla maggior parte di loro.
Ciò ha portato Fernando Alonso ad avere abitudini diverse rispetto ai suoi coetanei, a cominciare dall’istruzione. “Non avevo orari scolastici normali, saltavo tante lezioni perché correvo in Italia e in altri paesi, ho dato gli esami molto più tardi ed è stato un po’ difficile per me”.
“Probabilmente a 15 o 16 anni mi immaginavo una vita diversa. Sono diventato pilota di F1 a 19 anni, e la prima volta che sono stato in una discoteca è stato a 29. Mi sono mancate tante cose”. Il pilota spagnolo ha però concluso sottolineando: “Ovviamente mi piace quello che faccio“.
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Fonte copertina: f1.com