Stagione decisamente insolita quella dell’AlphaTauri che conclude l’anno in una posizione piuttosto anonima per essere la “sorella minore” della Red Bull campione del mondo.
Una squadra, quattro piloti e venticinque punti. Si riassume così la stagione tutt’altro che lineare dell’AlphaTauri che, come unico punto fermo nel 2023, può contare solo su uno Tsunoda comunque opaco. Per il resto tante incognite quest’anno: dalla partenza di Franz Tost, al nuovo cambio di nome nel 2024, fino all’alternarsi di ben 3 piloti sul secondo sedile della scuderia faentina.

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Prima parte di stagione: dal Bahrain a Silverstone
L’AlphaTauri si presenta in Bahrain con l’ormai rodato Yuki Tsunoda e con Nick De Vries. Il pilota giapponese si dimostra tutto sommato consistente mancando di poco la zona punti nelle prime due gare della stagione e centrandola appena nelle successive due. Per quanto riguarda l’olandese, dopo la vittoria della Formula 2 nel 2019 e della Formula E nel 2021, ottiene finalmente la sua occasione in Formula 1 nel 2023. Purtroppo, però, il connazionale di Verstappen non riesce a spiccare il volo e, come abbiamo avuto già modo di constatare, in Red Bull fanno in fretta a tarpare le ali. De Vries non ottiene i risultati sperati così, dopo soli 10 Gran Premi, viene sostituito da Daniel Ricciardo.
Seconda parte di stagione: alternanza Ricciardo-Lawson
Subito dopo Silverstone l’annuncio shock: Nick De Vries verrà sostituito da Daniel Ricciardo con effetto immediato. L’australiano, reduce da una stagione deludente in McLaren e dopo vari mesi in seconda linea, torna a guidare una monoposto di F1 in Ungheria. La macchina non permette particolari slanci, ma generalmente Ricciardo sembra aver ritrovato la fiducia persa nel 2022 e si mette sulla scia del compagno di squadra.
Parentesi che dura appena due gare: durante le FP2 del GP d’Olanda, nel tentativo di schivare il connazionale Piastri, Ricciardo va a muro e riporta una frattura alla mano sinistra. Al suo posto subentra Liam Lawson che, in appena cinque weekend, dimostra di avere un enorme potenziale, ottenendo buoni risultati in qualifica e in gara con i due punti guadagnati a Singapore. Nonostante le prestazioni impressionanti del neozelandese, Ricciardo ottiene la conferma per l’ultima parte di stagione e per l’anno successivo.
Il punto della situazione a fine anno
Con la coppia ufficiale di nuovo in pista, la scuderia faentina guadagna altri 20 punti negli ultimi 5 Gran Premi. Questo grazie al settimo posto di Ricciardo in Messico e ai tre piazzamenti a punti di Tsunoda in Brasile, ad Austin e ad Abu Dhabi. Nel complesso il lavoro dei 4 piloti ha fruttato alla squadra 25 punti che, però, non sono stati sufficienti per scavalcare la Williams in classifica. L’AlphaTauri si ferma, così, ad un ottavo posto che è ben lontano dal sesto posto guadagnato nel 2021 con 142 punti. Un anno poco soddisfacente, quindi, per la scuderia sorella della trionfale Red Bull. Chissà che la fine dell’era Tost e il rebranding previsto per il prossimo anno non decretino un destino più felice per la scuderia italiana.
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Crediti immagine di copertina: @Scuderia AlphaTauri via X.