Otmar Szafnauer lascia il team Alpine di F1, aprendo le porte alla suggestione Mattia Binotto. Il team francese pronto a rivoluzionarsi.
Il team principal Alpine F1, Otmar Szafnauer, dà l’addio alla squadra: porte aperte per Mattia Binotto? È questa la suggestione che circola nel paddock del GP del Belgio, in queste ore. La separazione “di mutuo accordo” fra il team francese e Szafnauer arriva in un momento critico per l’Alpine: fra le ombre del budget cap e i motori “non competitivi“, è tempo di rivoluzione.
Nelle scorse settimane era stato il turno di Laurent Rossi, ex CEO Alpine, dirottato sui progetti speciali da Luca de Meo, boss della Renault. Al posto di Rossi è subentrato Philippe Krief. Dopo la pausa estiva, invece, toccherà ad Alan Permane, direttore sportivo, lasciare la scuderia di Enstone: al suo posto, ad interim, arriverà Julian Rouse, direttore dell’Alpine Academy.
Una vera e propria rivoluzione, che ora ha coinvolto anche il ruolo di team principal. “Il team desidera ringraziare Otmar per il duro lavoro svolto negli ultimi 18 mesi e per aver guidato la squadra nel raggiungimento del quarto posto nel campionato costruttori 2022. Il team gli augura il meglio per il futuro“, si legge dal comunicato ufficiale Alpine.
Alpine, chi per il dopo Szafnauer?
L’ingegnere statunitense, durante il GP dell’Ungheria, aveva dichiarato di avere piena fiducia in Luca De Meo: “Il piano Alpine copre 100 gare. Ne abbiamo corso solo una trentina, quindi abbiamo ancora almeno tre anni per vincere. Ci vuole tempo e Luca [de Meo] mi ha dato la sua parola: abbiamo 100 gare prima di cominciare a vincere“.
Szafnauer, prima di approdare in Alpine, aveva lavorato in Aston Martin. A Silverstone dal 2009, è rimasto con il team fin dai tempi della Force India, divenuta poi Racing Point e, infine, acquistata da Lawrence Stroll. Alpine ha confermato che il tecnico statunitense resterà alla guida della scuderia fino al termine del weekend in Belgio.
Al suo posto subentrerà , ad interim, Bruno Famin, che era stato già nominato Vicepresidente Alpine Motorsport. Prima di questa nomina, era a capo delle operazioni presso lo stabilimento Renault di Viry-Chatillon.
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Mattia Binotto: quanto c’è di vero?
Con la nomina di Famin ad interim, il ruolo di team principal Alpine è destinato a cambiare ancora. Pezzo del grande scacchiere francese è anche Pat Fry: l’ex ingegnere Ferrari, ora direttore tecnico Alpine, dovrebbe lasciare il team di Enstone a fine anno per accasarsi in Williams.
È qui che entra in gioco Mattia Binotto: secondo il giornalista Joe Saward, ci sarebbero degli attriti fra la sede della scuderia di Enstone e quella di Viry-Chatillon. Questi attriti sarebbero alla base della diatriba sulla competitività dei motori francesi, che ha fatto tornare lo “spettro” del BoP sulla Formula 1.
A risolvere queste problematiche interne, secondo Saward, potrebbe essere proprio l’ex team principal Ferrari, uno dei pochissimi dirigenti con esperienza sia in campo motoristico che telaistico. Se c’è del vero, lo scopriremo nei prossimi mesi. Intanto, Binotto si è fatto rivedere nel paddock, a Silverstone.
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