In una recente intervista Kimi Antonelli ha raccontato il suo percorso, nessuna alternativa, in futuro l’unico piano è la F1
Il passaggio di Kimi Antonelli in F1 è sempre più vicino. Dopo la conclusione dei test sul circuito di Spa il giovane bolognese ha raccontato in un’intervista esclusiva il suo percorso fino ad ora nei test con la Mercedes W13 e nel campionato di F2.
Il programma con la W13 e il rapporto con Mercedes
Il futuro di Antonelli resta un tema molto caldo con l’annuncio che dovrebbe arrivare nel weekend brianzolo. In un’intervista esclusiva rilasciata a motorsport.com il giovane talento della Mercedes ha risposto ad alcune delle domande sul recente passato e sui suoi programmi per il futuro. Nell’intervista, nonostante Antonelli non si sia ancora definito un pilota di F1, il tema principale è stato incentrato sui test e sulle sensazioni del 17enne alla guida della W13 e sui rapporti con la casa di Brackley.
Com’è andata la prima volta che ti sei messo alla guida della monoposto?
“Una grande emozione. Non ero abituato a vedere così tante persone intorno alla macchina, sono rimasto impressionato. L’emozione mi ha accompagnato anche durante il primo giro a Spielberg mentre diluviava, poi il secondo giorno la pista è migliorata. Quando sceso in pista ho capito perché ci sono duemila persone a realizzare la monoposto”.
Com’è stato il primo briefing con gli ingegneri?
“Impressionante, quando sono arrivato sono rimasto di stucco nel vedere tutta quella gente. Sono dei professionisti, devo rispondere ad un sacco di domande e fornire molte informazioni, ci ho messo poco ad abituarmi”.
Come sono andate le prime simulazioni?
“In qualifica ad impressionarmi più che il grip della gomma è stata la differenza tra la macchina carica e scarica di benzina. Nella simulazione gara abbiamo portato avanti un lavoro abbastanza standard, ho modificato l’utilizzo della batteria, ma è stato tutto naturale. Con l’ibrido senti molto la differenza tra qualifica e gara, la velocità in rettilineo ad un certo punto si stabilizza e non spinge più come quando la macchina è settata per la qualifica”.
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Sei insieme a Mercedes da ormai 5 anni come vivi questo rapporto?
“L’aspetto positivo di una relazione longeva è che la squadra ha avuto modo di conoscermi col tempo. Mi hanno detto sempre che conoscono bene ciò di cui sono capace e sentire la loro fiducia mi gratifica e mi da la carica. Mi hanno aiutato e mi stanno aiutando molto, il supporto è aumentato man mano, ad esempio quest’anno è entrata anche la preparazione fisica. L’aspetto che però apprezzo di più è il loro sostegno nei momenti difficili, sono molto contento di fare parte di questa famiglia.“
Com’è il rapporto con Toto Wolff?
“Il nostro rapporto non riguarda solo la sfera professionale. Nei momenti di difficoltà gli chiedo una mano e lui trova sempre un modo per darmi fiducia. Ad esempio a Silverstone dopo la brutta qualifica l’ho chiamato, abbiamo parlato e il giorno dopo ho vinto. Sono molto contento del rapporto che abbiamo”.
F1 unico piano, ma l’attenzione rimane in F2
La reputazione in questo sport è facile guadagnarla se l’esordio è buono, ma se va male ci vuole molto tempo per far cambiare idea, ti spaventa questo aspetto?
“Qualche timore credo ci sia sempre, l’ipotesi di non riuscire a performare spaventa sempre. Preferisco vedere un’offerta come un’opportunità per imparare. Non ho paura del giudizio, Mercedes ha un’opinione chiara di me, già questa stagione non è iniziata nel migliore dei modi, ma non ci sono stati ripensamenti”.
Hai mai pensato ad un piano B oltre alla F1?
“Sinceramente no. Sto dedicando tutte le energie per provare a raggiungere questo obiettivo, Ho in mente solo la F1”.
la prima parte del 2024 per te è stata molto intensa, come la stai vivendo?
“Piuttosto bene, recentemente c’è stata una forte pressione nei miei confronti per via delle voci riguardanti il prossimo anno, ma ho sempre cercato di divertirmi. Dopo le due vittorie l’atmosfera è un po’ cambiata e me la sto godendo. La prima parte di stagione è stata più difficile del previsto, il mio obiettivo era quello di crescere gara dopo gara per arrivare in alto. Credo che il 2024 sia stato molto formativo, ho imparato a rialzarmi ed è stata una soddisfazione enorme”.
Cosa ne pensi di chi storce il naso guardando la classifica in F2?
“La mia posizione non è poi così male, ultimamente abbiamo recuperato parecchio e spero che la scalata continui, mancano ancora diverse gare e il trend è più che positivo”.
Come vivi la possibilità di essere a Melbourne l’anno prossimo al fianco di Russell?
“La vedo ancora come un sogno. Ci penso sporadicamente, mi sono imposto di restare focalizzato su quello che è il mio obiettivo in F2”.
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