Karun Chandhok, ex pilota F1 e opinionista per Sky Sports F1 UK, ha parlato di come Kimi Antonelli e tutti gli altri rookie non potranno permettersi errori durante la loro stagione d’esordio.
La stagione 2025 di F1 vedrà il debutto di diversi giovanissimi piloti: Andrea Kimi Antonelli debutterà con Mercedes, Gabriel Bortoleto con Sauber e Isack Hadjar con la Racing Bulls, ma vedrà anche il debutto come titolari di Oliver Bearman, Liam Lawson e Jack Doohan, che hanno già corso alcune gare in qualità di sostituti.
Se solitamente ai rookie viene concesso di sbagliare e di commettere alcuni errori, chiudendo un occhio anche su quelli più banali, Karun Chandhok non pensa lo stesso. Per l’ex pilota F1 indiano e opinionista per Sky Sports F1 UK, infatti, i rookie non avranno scuse, a partire proprio da Kimi Antonelli.

Parlando del classe 2006 bolognese, Chandhok ha detto: “Penso che, sia che si guidi per la squadra che ha concluso il campionato all’ultimo posto, sia che si guidi per la squadra in testa alla griglia, come rookie in F1 non ci si può nascondere. Per Kimi Antonelli, il fatto di arrivare da debuttante, ma in un top team, significa che ci si aspetta che faccia risultato, come è successo a Lewis quando è arrivato alla McLaren e ha ottenuto nove podi subito, o come ha dimostrato Oscar Piastri negli ultimi due anni.”
“Le aspettative nei confronti dei debuttanti sono molto alte. Non si può più stare lì a dire ‘Oh, sono qui per imparare’. Questa scusa è venuta meno dopo che abbiamo visto piloti del calibro di Verstappen, Leclerc e Russell”.
Antonelli come Verstappen?
Per l’indiano, quindi, Antonelli e tutti gli altri rookie dovranno essere fin da subito competitivi e lottare per le posizioni che contano, non concedendogli errori. Toto Wolff, Team Principal Mercedes, ha comunque ribadito il talento e il potenziale di Kimi Antonelli, primo pilota italiano a guidare in F1 dopo Antonio Giovinazzi, ma gli verrà dato tempo per ambientarsi e per non fargli sentire tutta la pressione addosso, come invece fanno vari giornalisti e opinionisti. Il percorso di crescita che Mercedes adotta nei confronti dell’italiano è quindi sulla falsariga del percorso di crescita che ha adottato Red Bull per Max Verstappen.
Max Verstappen ha debuttato in F1 nel 2015 a 17 anni alla guida della Toro Rosso, passando nel 2016 già alla Red Bull in sostituzione di Daniil Kvjat. Durante i primi anni in Red Bull, Verstappen si era reso protagonista di errori e incidenti che gli erano valse varie critiche da molti, ma Christian Horner ed Helmut Marko non hanno mai smesso di credere nel talento e nel potenziale dell’olandese, che oggi è uno dei piloti più forti e dominanti nella storia della F1 moderna e non solo, vincitore di 4 titoli mondiali.
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Crediti immagine di copertina: Getty Images