Bearman in un’intervista parla della sua prima volta come pilota ufficiale in F1 per la Scuderia Ferrari e dell’aneddoto relativo alla prova di guida della patente
Oliver Bearman, già soprannominato “Ollie” dapprima in casa Ferrari e adesso anche dai tifosi del cavallino, è il nome in questo momento sulla bocca di appassionati e tecnici di F1. La sua prestazione sotto i riflettori sauditi ha lasciato tutti di stucco con una qualifica in grado di tenere fuori il futuro pilota Ferrari, Lewis Hamilton, e capace di tenere un passo gara a “solo” mezzo secondo al giro di media da Charles Leclerc. Non per questo motivo, l’esame di guida per la patente ha fatto sconti ed è lo stesso Bearman a raccontare, oltre alle proprie emozioni nel guidare la Ferrari e di come senta la F1 più vicina, quanto accaduto.
Sensazioni in Ferrari e in F1
Sull’esordio a Jeddah il pilota britannico ha le idee abbastanza chiare: “L’esordio in Ferrari? fisicamente provante soprattutto per il collo, a tal punto che Hamilton ha dovuto tirarmi fuori dall’abitacolo.” Abbiamo visto come Bearman, soprattutto nella seconda parte dell’ultimo stint, abbia ripetutamente appoggiato il collo sul poggiatesta della SF-24 a tal punto da piegarlo.Â
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“Ho amato ogni momento sulla macchina. Inoltre ho ricevuto anche un paio di messaggi da Sebastian Vettel sia prima che dopo la gara, mi ha fatto molto piacere.” Ciò dimostra come piloti di F1 plurititolati come il tedesco o il sette volte campione del mondo abbiano un’umiltà che li contraddistingue, cercando di essere vicini a piloti debuttanti, e in questo caso anche con un grande talento.
“Se sento la F1 più vicina? Diciamo che con questa prestazione sento di avere messo un piede dentro la F1, mi ha fatto capire cosa mi sto perdendo e questa sarà una motivazione in più per far bene.”
Infine Bearman ha parlato del suo esame della patente: “Stiamo parlando di qualcosa di completamente diverso; non che portare una Ferrari sia facile, ma in strada bisogna tenere conto di moltissime cose extra, mi sono dovuto esercitare molto.”Â
Ricordando che il pilota britannico è stato bocciato la prima volta a causa di un semaforo non rispettato, riuscendo poi a prendere la patente al secondo tentativo.
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Crediti immagine di copertina: Racingnews365