Quest’anno Briatore è tornato in Formula Uno per rilanciare Alpine, non facendo mancare forti critiche alla gestione precedente per aver perso Alonso e Piastri…
Flavio Briatore è stato nominatore proprio nel corso della stagione 2024, consulente esecutivo di Alpine, per risollevare le sorti di un team che ha iniziato la stagione in maniera disastrosa, vista la pessima gestione degli anni scorsi, colpevole tra l’altro, di aver perso piloti dal calibro di Alonso e Piastri.
Briatore racconta la sua avventura in Alpine, tra presente e futuro
“Ci è voluta una certa inettitudine nel perdere due dal calibro di Fernando Alonso ed Oscar Piastri in una sola estate. Alonso voleva restare, perché la stagione precedente non era andata poi così male, tanto che volevamo firmare il rinnovo in Canada“, ha affermato Briatore ad Auto, Motor und Sport
L’attuale consulente esecutivo del team francese è a conoscenza di questi dettagli proprio perché è il manager di Alonso. Dunque è stato proprio lui a gestire la situazione in merito al futuro dello spagnolo.
Ma Laurent Rossi è improvvisamente scomparso, era irraggiungibile. E allora ho iniziato a parlare con Lawrence Stroll dell’Aston Martin e abbiamo ricevuto un’offerta della Williams. Alla fine abbiamo firmato con Aston Martin, perché non riuscivamo ad andare d’accordo con il management Alpine, gli errori erano loro”.
Ma l’errore più grave è stato quello commesso con Piastri, quando Alpine tra continue lotte di potere, non fece firmare il contratto all’australiano, che di conseguenza poi si trasferì in McLaren.
Leggi anche: F1 | Tutti i motori dei team di F1 per il 2026 dopo l’accordo tra Ferrari e Cadillac
Briatore poi ha parlato dei progetti futuri della scuderia francese e del lavoro che ha iniziato a svolgere dal suo arrivo nel mese di giugno.
Il primo passo è stato liberarci del nostro motore, dicendo addio a qualcosa che ci costava tanto e non ci portava nulla. Idem il cambio, non può farti vincere le gare, può solo fartele perdere. Ora abbiamo una struttura chiara e semplice”.
“Sono stato team principal già abbastanza a lungo. Voglio occuparmi del quadro generale e non essere presente ogni giorno in fabbrica a Enstone.
“Non ho bisogno di un titolo per farlo, lo sanno tutti che sono io a prendere le decisioni. Ora tutti possono vedere la luce alla fine del tunnel, con il motore Mercedes abbiamo le basi per vincere. Questa è la mia missione”.
Credit copertina: Getty Images
Seguici sui social: Telegram – TikTok – Instagram – Facebook – Twitter
