Martin Brundle, giornalista di Sky Sports, ha analizzato la stagione di Lando Norris in F1: il pilota britannico sarebbe mancato il killer instinct dei campioni per insidiare il trono di Max Verstappen.
Lando Norris non è ancora pronto per diventare campione del mondo di F1. Martin Brundle, giornalista dell’emittente televisiva Sky Sports, ha espresso la sua opinione sulla lotta al titolo iridato di F1 proprio tra Norris e Max Verstappen. Secondo Brundle l’olandese avrebbe qualcosa in più, quel killer instinct del campione, che alla fine avrebbe fatto la differenza nel duello tra i due.
“Norris deve riuscire a migliorare rispetto al suo livello attuale” ha dichiarato Brundle. “Ha ottenuto alcune fantastiche vittorie, come a Zandvoort e Singapore. In quelle gare lui ha preso ed è scappato via, un po’ come fa Max quando domina i Gran Premi. A Norris, però, manca l’esperienza per competere per il titolo mondiale. Per vincerlo ci sono sfide e regole diverse da affrontare e credo che le imparerà dall’esperienza di quest’anno“.
Il giornalista ed ex pilota ha poi precisato cos’altro sarebbe mancato al pilota della McLaren: “Qualche volta viene da pensare che a Norris sia mancato il killer instinct. Verstappen sa essere spietato quando si trova ingaggiato in un duello. Inoltre, quando l’olandese ha vinto sette delle prime dieci gare, si è messo in una posizione comoda per il mondiale. Era diventato molto difficile raggiungerlo per chiunque. Norris avrebbe avuto bisogno di recuperare un gruzzolo di punti su di lui in ogni fine settimana, sperando anche che a dividerli ci fosse qualche Mercedes, Ferrari o Piastri“.
Secondo Brundle la situazione attuale sorride a Verstappen, che dovrebbe aver messo in cassaforte il suo quarto titolo mondiale: “Per ribaltare la situazione ora, dovrebbero accadere cose molto strane nelle ultime tre corse stagionali“.
A meno di clamorose sorprese, dunque, Norris potrebbe aver definitivamente perso la chance di lottare per il titolo piloti, a causa dei 62 punti di gap dal rivale. Resta ancora in ballo, però, quello costruttori: la bagarre con Ferrari e Red Bull non è ancora terminata.
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