Emergono retroscena sul caso Horner che aggiungono nuove gravi accuse: tentativo di insabbiamento da parte del Team Principal della Red Bull.
Il Team Principal della scuderia di Formula 1 austro-britannica Red Bull Racing è attualmente oggetto di un’indagine, avviata dalla Red Bull GmbH, con l’accusa di comportamento inappropriato nei confronti di un membro del team. Tuttavia, spuntano ai danni di Horner nuove accuse. Analizziamo la situazione.
In occasione del lancio della nuova Red Bull RB20, si è presentato al pubblico con un atteggiamento tranquillo nonostante le voci che corrono dietro le quinte della Formula 1. Infatti, prima dell’evento si vociferava che Horner avrebbe potuto essere sostituito come TP della squadra già alla presentazione della nuova monoposto.
Tuttavia, il quotidiano olandese De Telegraaf , che ha pubblicato per primo la vicenda il 5 febbraio, ha gettato benzina sul fuoco con una nuova pubblicazione che precisa le accuse contro Horner e ne solleva di nuove. Oltre al caso ormai allo scoperto, sembra sia spuntata un’aggravante. La testata infatti afferma di aver prima confrontato Horner con le accuse il 2 febbraio per dargli l’opportunità di rispondere. Entro 24 ore da questo contatto, l’avvocato di Horner avrebbe mandato un’offerta di 650.000 sterline inglesi (equivalenti a 760.000 euro) per risolvere la questione “in via amichevole”.
Oltre questo nuovo dettaglio, escono anche delle precisazioni sull’accusa ad Horner. Secondo il giornale, il TP avrebbe inviato al dipendente messaggi inappropriati “regolarmente e per un periodo di tempo significativo”. Il dipendente avrebbe, dunque, documentato l’avvenimento e l’avrebbe mandato come segnalazione alla Red Bull GmbH Compliance alla fine del 2023.
Horner non considererà le dimissioni
Secondo indiscrezioni, Horner ha avuto l’opportunità di “uscire dalla questione” senza perdere la reputazione. L’offerta prevedeva di dimettersi di sua spontanea volontà dalla carica di TP della Red Bull e il motivo ufficiale che sarebbe venuto fuori sarebbe stato “problema di salute”.
Christian Horner però, convinto di avere ragione, non accettò l’offerta. Il 9 Febbraio è stato, poi, interrogato dall’avvocato inquirente per più di otto ore e nel corso dell’interrogatorio sarebbe spuntato un dossier creato sulla base delle accuse mosse dal dipendente.
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De Telegraaf è ormai venuto a conoscenza del contenuto del dossier. Questo è ciò che sostiene nella sua ultima pubblicazione il giornale.
Horner è ancora ritenuto innocente. Giovedì ha rilasciato un’intervista a Sky in cui ha dichiarato: “Nego tutto quello per cui sono stato accusato. Ovviamente collaboro alle indagini e spero si concludano in breve tempo”. Oltretutto il TP non vuole sapere nulla della lotta di potere dietro le quinte della Red Bull.
Tuttavia, fonti ben informate si attengono a questo: si dice che la relazione tra Horner e Jos Verstappen sia finita. Il fatto che la nuova storia che ora fa venire il mal di testa a Horner sia apparsa in Olanda, la patria dei Verstappen, non aiuta a smentire i sospetti. Horner però ha dichiarato di essere stato con Jos e Max qualche tempo fa e “vedere Max così concentrato sul suo lavoro” l’ha aiutato.
No comment dalle persone coinvolte
Il team Red Bull Racing non commenta ufficialmente la storia pubblicata. Jos Verstappen è stato contattato per delle interviste, ma non vuole parlare di quanto sta accadendo. Helmut Marko, consulente motorsport della Red Bull, si dice abbia spento il cellulare.
La posizione della Red Bull è chiara: non parleranno fino alla conclusione delle indagini.
La stagione 2024 di Formula 1, che la Red Bull Racing inizia come campione in carica, inizierà il 2 marzo con il Gran Premio del Bahrain. I test invernali ufficiali si svolgeranno in Bahrein la prossima settimana, dal 21 al 23 febbraio. Non è chiaro se Horner sarà ancora il TP della squadra finché non saranno disponibili i risultati finali dell’indagine.
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Immagine copertina: la Repubblica